The Young Pope: un cast di stelle per la serie tv di Paolo Sorrentino
olycom
Televisione

The Young Pope: un cast di stelle per la serie tv di Paolo Sorrentino

Jude Law, Diane Keaton e Silvio Orlando sono solo tre dei nomi che hanno detto sì al nuovo progetto del regista: una serie tv di 8 episodi prodotta da Sky e HBO

L'approdo del regista Paolo Sorrentino al mondo delle serie tv non potrebbe avvenire sotto auspici migliori: nel cast di The Young Pope, la serie che girerà per Sky e HBO, ci saranno Jude Law e Diane Keaton. E anche un'irresistibile sorpresa italiana: Silvio Orlando.

Un cast di stelle
I due divi di Hollywood vestiranno abiti talari: negli 8 episodi della serie, Jude Lawa sarà Papa PIO XIII (un Papa di fantasia, perché l'ultimo Pio è il dodicesimo) e Diane Keaton Suor Mary, una suora americana.

A Silvio Orlando è andato il ruolo del Cardinal Voiello, il Segretario di Stato, Scott Shepherd (Mai così vicini) è il Cardinal Dussolier, un prelato sudamericano. Cécile de France (Hereafter) è stata scelta per il ruolo di Sofia, responsabile marketing del Vaticano mentre Javier Camara (Parla con lei) interpreta il Cardinal Gutierrez, Cerimoniere del Vaticano. Ludivine Sagnier (Swimming Pool) è Esther, moglie di una guardia svizzera mentre l’attore italiano Tony Bertorelli (L’ora di religione) dà il volto al Cardinal Caltanissetta. A James Cromwell (L.A. Confidential) il ruolo del Cardinal Michael Spencer, mentore del Papa. Altri interpreti della serie sono Guy Boyd, Andre Gregory, Sebastian Roché, Marcello Romolo, Ignazio Oliva, Vladimir Bibic e Nadie Kammalaweera.

Di cosa parla

The Young Pope racconta l’inizio del controverso pontificato di Pio XIII, al secolo Lenny Belardo (Jude Law), un personaggio complesso e contraddittorio, così conservatore nelle sue scelte da rasentare l’oscurantismo ma allo stesso tempo straordinariamente pieno di compassione per poveri e i deboli. Un uomo di potere, che caparbiamente resiste a coloro che corteggiano il Vaticano, noncurante delle implicazioni derivanti dalla propria autorità. Nel corso della serie, Belardo si troverà a confrontarsi con l’abbandono degli affetti personali e con la costante paura di essere abbandonato anche dal suo Dio. Egli è tuttavia un uomo che non ha paura di farsi carico della millenaria missione di difendere proprio quello stesso Dio e il mondo che Lo rappresenta.

La versione di Paolo (Sorrentino)
Parlando della serie, Sorrentino ha affermato: “I segni evidenti dell’esistenza di Dio. I segni evidenti dell’assenza di Dio. Come si cerca la fede e come si perde la fede. La grandezza della santità, così grande da ritenerla insopportabile. Quando si combattono le tentazioni e quando non si può fare altro che cedervi. Il duello interiore tra le alte responsabilità del capo della Chiesa Cattolica e le miserie del semplice uomo che il destino (o lo Spirito Santo) ha voluto come Pontefice. Infine, come si gestisce e si manipola quotidianamente il potere in uno Stato che ha come dogma e come imperativo morale la rinuncia al potere e l’amore disinteressato verso il prossimo. Di tutto questo parla The Young Pope”.

I più letti

avatar-icon

Eugenio Spagnuolo