Sanremo 2014, il meglio e il peggio della seconda serata
(Ansa)
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Sanremo 2014, il meglio e il peggio della seconda serata

Dal selfie di Sarcina al pancino sospetto di Kasia Smutniak, passando per l'immensa Valeri - Social #Sanremo - Il racconto - Le pagelle

Da Franca Valeri a Rufus Wainwright. Il megamix di ospiti visti ieri sera al Festival di Sanremo 2014, Paolo Bonolis la chiamerebbe “varieganza”. S’invocava giusto ieri più ritmo e c’è da dire che la seconda puntata del festivalone targato Fazio-Littizetto è stata decisamente più energica dell’esordio: il racconto - per usare un termine caro al padrone di casa - ha convinto, peccato solo per la lunghezza esasperante della serata che sembrava non finire mai. Resistere svegli fino all’una meno un quarto è da eroi (o da masochisti, fate voi), tanto che Fazio nell’ultimo blocco si è presentato sul palco in vestaglia e pantofole. Se vi siete persi la serata, Panorama.it vi racconta il meglio e il peggio. 

ETERNE KESSLER. “Noi noi noi, sempre noi, eternamente noi” cantavano una trentina d’anni fa Alice ed Ellen Kessler con Milva in uno dei momenti stracult di Al Paradise (forse l’ultimo vero varietà Rai, targato ovviamente Antonello Falqui). Dopo tre decenni le Kessler sono sempre lì, iconiche, e chissenefrega se viaggiano verso i 77 anni. Piovono commenti salaci e piuttosto banali sull’età delle due soubrette ma, signora mia, la classe (e la professionalità) non si misura di certo in decenni. Di fatto, reggono la scena molto meglio di certe ventenni senza personalità. “Guarda che due tronchi di pino di Sassonia" le battezza la Littizzetto e loro si prestano al gioco. Intramontabili.

EFFETTO LUCIANA. Se non ci fosse, la Littizzetto bisognerebbe inventarla. E che importa se tra culi, tette e iolande sfiora il già detto e il già sentito: spezza la liturgia sanremese, scuote lo spettatore dalla catatonia ed evita i momenti da letargia incombente.

LA GRANDE BELLEZZA. La più bella di tutte, almeno fino ad ora, è Kasia Smutniak. Una ventata di bellezza vera: incede con passo regale nel suo abito Fendi, altera quanto basta, ammalia Fazio (che ormai subisce il fascino di tutte le ospiti senza distinzioni). “Auguri per tutto quello che verrà”, si lascia sfuggire il conduttore, comprovando indirettamente i sospetti di una gravidanza: il pancino c’è, manca solo la conferma ufficiale. Auguri!

FRANCA VALERI. Davanti al talento si tace, muti e composti, e ci si gode l’immensa professionalità di un’attrice che porta in scena se stessa, la sua vita e anche la sua malattia. Invece è tutto uno strepitare di commenti banali e inopportuni: “signor Fazio, perché l’hai fatto?”, digitano sciocchi via social network. “Ha novantatré anni, deve restare a casa anche se immensa perché non la volete vedere? Lei o la vecchiaia?”, scrive Francesca Archibugi con sommo buon senso. Ma basta la Valeri con la sua Sora Cecioni a zittire tutti e anche se il numero con la Littizzetto riesce solo a metà, poco importa. Assoluta.

KARAOKE TENDENZA BAGLIONI. Esibizione generosa la sua, di cuore, pancia e gola. Tanta gola, soprattutto per Mille giorni di te e di me: brividi in ogni dove e inevitabile standing ovation dell'Ariston, piuttosto reattivo dopo la catalessia di martedì. L’effetto karaoke è inevitabile, anche sul divano. Poi parte la chiacchierata tra amici con Fazio: “Non voglio fare un pippolotto", esordisce Baglioni, salvo tenere il palco per alcuni interminabili minuti, infarciti di frasi criptiche tipo “la musica è un'architettura senza edifici”. Ma è talmente bravo che gli si perdona tutto, anche un po’ di verbosità.

IL SELFIE DI SARCINA. La selfie mania è ormai dilagante: Francesco Sarcina lo sdogana pure sul palco dell'Ariston e si autoscatta a fine esibizione. De gustibus.

MA COME TI VESTI? Premio “Ma come ti vesti” alla pallavolista Veronica Angeloni: vestito con oblò giganti, maxi scollatura, spacco vertigo e trucco kabuki. Roba che nemmeno al Bagaglino avrebbero osato tanto. Bocciata senza appello.

THE BEST TWEET. "Renato Balestra superospite #Sanremo2014". (Selvaggia Lucarelli su Claudio Baglioni).

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Francesco Canino