Project Runway, al via il talent sulla moda con Eva Herzigova
(Ufficio Stampa)
Televisione

Project Runway, al via il talent sulla moda con Eva Herzigova

Il fashion show parte il 26 febbraio su Fox Life: in giuria anche Tomaso Trussardi e la stilista Alberta Ferretti

Poteva forse il talent non cercare volti nuovi e creativi nel mondo nella moda? Dopo il tentativo di La5 con Fashion Style, è ora il momento di Project Runway Italia, il format americano che sbarca dal 26 febbraio in prima tivù su FoxLife (Canale 113 di Sky). Prodotto dalla Fremantle Media di Lorenzo Mieli, è stato presentato ieri ufficialmente a Milano: presenti alla conferenza stampa la conduttrice e giudice dello show, Eva Herzigova, e i due giudici Alberta Ferretti e Tomaso Trussardi. Al loro fianco anche Ildo Damiano, il fashion editor che farà da mentore e guiderà i dodici concorrenti, e Alberto Rossini di Fox International Channels Italy. 

EVA SUPERSTAR. Dopo tanta moda e qualche incursione al cinema, Eva Herzigova debutta alla conduzione. Della sua bellezza si è scritto tutto lo scrivibile, perciò inutile ripetersi: eppure ieri al Salone dei Tessuti a Milano in molti sono rimasti inebetiti per qualche secondo di fronte al fascino sfrontato di questa quarantenne senza tempo, icona dallo charme incantatore. “E’ una grande responsabilità fare il giudice – racconta la modella – Penso di essere stata esigente ma costruttiva: sono stata giudicata per tanti anni e so cosa vuol dire, perciò ho cercato le parole giuste per non ferirli, ma per farli crescere e migliorare”.

TOMASO, IL FINTO CATTIVO. Occhi puntati anche su Tomaso Trussardi, sommerso dalle domande sulla vita privata e su Michelle Hunziker, a cui si è sottratto ma solo in parte. “I giudizi di Michelle sul programma? Sono stati positivi, poi ho scelto di testa mia: in Project Runway faccio quello che abitualmente faccio sul lavoro”. Poi si lascia sfuggire che la Hunziker al matrimonio vestirà un abito Trussardi – “o Ferretti, dipende”, dice ironico – e a chi gli chiede come reagirebbe se, in un’ipotetica inversione di ruoli, Michelle dovesse dedicarsi alla moda, risponde pragmatico: “Se avesse successo, perché no?”. Poi sgombra il campo sui pregiudizi che lo vogliono come il giudice cattivo del talent: “Sono stato il più naturale possibile e anche le critiche più pesanti, se ci sono state, le ho fatte in ottica costruttiva. Non mi confrontate né a Briatore né a Bastianich perché il paragone non reggebbe: sono contesti troppo diversi”.

FERRETTI, REGINA DI STILE. Non si fa contaminare troppo dai ritmi tivù neppure Alberta Ferretti, regina di garbo e low profile. “Ho accetto la sfida perché in Project Runway si parla di moda in maniera reale e non artefatta – spiega la stilista – Ero stata ospite nella versione americana, perciò già conoscevo il format: qui ho cercato di essere una giudice corretta e di far capire ai ragazzi che è importante avere uno stile personale, parlo di una forte riconoscibilità, oltre a saper captare il futuro”.

IL MECCANISMO E GLI OSPITI. Piuttosto nutrito il pacchetto di ospiti che comparirà nel corso delle dieci puntate: ce n’è per tutti i gusti, dalla modella Elisa Sednaoui al fotografo Giovanni Gastel, passando per Malika Ayane, Isabella Ferrari e Alessandro Preziosi, Asia Argento, Federica Pellegrini e lo stilista Renzo Rosso. Ogni settimana ai dodici concorrenti sarà assegnato un tema e dovranno affrontare una sfida, realizzando un outif nel tempo stabilito e con un budget da non sforare. I tre giurati, più l’ospite della settimana, valuteranno tutte le creazioni che sfileranno in passerella - la runway, appunto – e il concorrente che presenterà un abito fuori tema sarà eliminato: solo tre stilisti accederanno alla finale, per la quale dovranno realizzare un’intera collezione. Il bottino in palio è assai succulento: il vincitore otterrà lo stage di un anno nell’ufficio creativo della maison Trussardi, volerà a New York per assistere alle sfilate della settimana della moda e i migliori pezzi della collezione saranno fotografati sul mensile Marie Claire.  

TRA TIVU’ E WEB. Soddisfatto il produttore Lorenzo Mieli: “Era piuttosto anomalo che proprio l’Italia non avesse un talent dedicato alla moda – spiega – Project Runway credo svolga la funzione nobile del raccontare un settore del sistema produttivo che fa grande l’Italia nel mondo, cerca chi ha talento e dà la possibilità di esprimersi a chi difficilmente accesso al circuito della moda”. Sono oltre 3 mila i candidati che si sono presentati dalle più importanti scuole di moda italiane e per questo ci sono voluti oltre sei mesi solo per i casting. Oltre alle 10 prime serate, ci saranno 45 puntate di day time dal lunedì al venerdì raccontate dal mentore Ildo Damiano. Sul sito del programma ci sarà poi “Il diario di Ildo”, con video, contenuti extra e vademecum di stile: gli utenti potranno votare l’outfit preferito grazie al gioco Rate the Runway

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Francesco Canino