MasterChef: tra rane, lingua e anguille escono Beatrice ed Emma
Ufficio Stampa
Televisione

MasterChef: tra rane, lingua e anguille escono Beatrice ed Emma

Nella serata di Philippe Léveillé altre due donne lasciano la MasterClass

Lingua di vitello, rane in padella e spiedini di anguilla. Alta cucina a prova di stomaci forti quella che si é preparata a MasterChef lo scorso giovedì nelle puntate che hanno visto l'addio (questa volta definitivo) di Beatrice ed Emma. Gli episodi del talent show targato Sky Uno andati in onda ieri sono stati i più visti di sempre per il programma, ottenendo una media di 1.142.825 spettatori. In particolare il primo episodio ha registrato 1.105.554 spettatori ed un picco di share del 3,68%, mentre il secondo episodio è volato a 1.180.096 e un picco di share addirittura del 4,5%, con una permanenza record dell’86%.

C'E' POSTA PER TE - La Mistery Box della serata aveva come protagoniste le lacrime. Nessuno dei dieci rimasti in gara ha infatti resistito alla commozione nel leggere le parole contenute nelle lettere che si sono trovati sotto alla scatola di legno. Ognuno ha letto ad alta voce frasi di sostegno di mogli, figli, amici e "paperine" per poi ritrovare sul retro della missiva il rispettivo cavallo di battaglia. Troppo facile, però, mettersi a cucinare il piatto forte. A questo punto della gara la lotta é senza esclusione di colpi e non si possono perdere le occasioni per mettere in difficoltà gli avversari. Così i giudici hanno chiesto ad ogni aspirante MasterChef di "inviare" virtualmente la propria ricetta ad un altro. L'unico ad aver evitato un buonismo francamente fuori luogo é stato Almo che ha mandato il suo filetto di maiale su crema di porri con cannella e chiodi di garofano alla ripescata Beatrice. La studentessa se l'è cavata comunque piuttosto bene piazzandosi tra i migliori tre assieme a Rachida (alla quale Eleonora aveva "donato" il suo cous cous) e alla stessa Eleonora abile con un risotto al provolone del monaco e marmellata di fichi specialità di Alberto. "Se potessi tirare una coltellata ad entrambe lo farei" dirà la concorrente pavese. Vincitrice delle Mistery sarà proprio Beatrice che si godrà il trionfo della ripescata.

ALTA CUCINA FRANCESE - Ospite d'onore della serata è stato lo chef stellato Philippe Léveillé, guru della cucina d'oltralpe trapiantato in Italia da venti anni. La sua è una cucina "generosa, burrosa, golosa" e decisamente distante dai palati mediterranei degli aspiranti chef della MasterClass. Beatrice, vincitrice della Mistery Box, ha così potuto scegliere tra rane, ostriche e lumache da cucinare con il burro per mettere in difficoltà i compagni durante l'Invention Test.

La studentessa ha anche potuto godere di una lezione privata con lo chef che le ha mostrato i trucchi per preparare cappuccino di rane su crema di piselli con schiuma di zenzero e lemon grass. Un piatto molto complesso che Beatrice ha "osato" riproporre con pessimi risultati.

Gli altri concorrenti, invece, hanno potuto inventare una ricetta in stile francese che avesse per protagoniste le rane. Strigliata d'orecchie per Federico che ha voluto presentare un piatto "minimal" al limite della decenza. "Questo non è un piatto - ha esordito Léveillé: è un'autopsia di un piatto". Lo chef francese ha parlato al medico milanese dell'importanza delle materie prime e della necessità di evitare sprechi quando si cucina. "Queste rane costano 30 euro al chilo - lo ha rimproverato - e tu le tratti così?" Salvatore, invece, ha scelto la semplicità e ha fatto centro, così come Michele. Il carpentiere di Rozzano ha scoperto una vena da nouvelle cousine e ha preparato un risotto che ha incantato tutti. Bene anche Enrica, Eleonora e Almo. Pessime Rachida e Emma. Quest'ultima ha abbinato un'italianissima pasta alle rane francesi guadagnandosi un biglietto di sola andata per il ritorno a casa. A vincere è stato, invece, Michele, capitano della prova in esterna.

A COMACCHIO A MANGIARE ANGUILLA- Continua il tour gastronomico di MasterChef alla scoperta dei saporti tipici dell'Italia e, così, dopo i fritti napoletani e la carne toscana è stata la volta delle prelibate anguille di Comacchio. I nove rimasti in gara sono stati divisi in due squadre e Michele ha avuto il vantaggio di poter decidere anche il capitano degli avversari. Il carpentiere ha investito Rachida del compito portando invece con sè Federico Enrica e Alberto. Con Rachida sono così andati Almo, Eleonora e Salvatore. Nessuno ha scelto Beatrice che è finita dritta al duello finale. Il menù comacchiese prevedeva risotto con anguille; anguille in guazzetto con polenta e i tipici spiedini di anguilla cotti nel camino. Le due squadre se la sono cavata piuttosto bene. Rachida, relegata a mescolar polenta, non ha avuto i suoi scatti di confusione e gli altri si sono destreggiati bene nell'ammaestrare a suon di mannaia il pesce. La vittoria è stata per la squadra di Michele che si è salvata ed ha evitato il pressure.

PRESSURE PIEMONTESE - Dopo anguille e rane si è aggiunto al carrello di ieri anche il bollito di lingua. I quattro al Pressure hanno avuto il compito di preparare lingua di vitello nella pentola a pressione da accompagnare con quattro salse tipiche della tradizione piemontese. "Non vorrei raggiungere Beatrice - dirà Salvatore - perchè sta arrabbiata e le donne arrabbiate sono pericolose". Il buon napoletano si salva mentre sbaglia tutto Rachida che prepara salse immangiabili per la quantità di aceto presente. "Puoi togliere la pittura dalla tua macchina" dirà Bastianich all'aspirante chef marocchina prima di mandarla al duello con Beatrice.

DUE GALLI IN UN POLLAIO - Sotto alle cloches per le sfidanti si celavano due galletti da preparare in tre modi in soli 20 minuti. Alla diavola un galletto, mentre del secondo le cosce andavano fritte e il petto andava fatto alla valdostana. Rachida mamma esperta e cuoca da tutti i giorni ha vinto a mani basse togliendo - per la seconda e definitiva volta - il grembiule di MasterChef a Beatrice bollata dagli altri concorrenti come "Ragazzina viziata ed impertinente"

LA VIDEO INTERVISTA A EMMA

 

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Barbara Pepi