MasterChef il cerchio si stringe. Resistono Tiziana, Andrea e Maurizio
Televisione

MasterChef il cerchio si stringe. Resistono Tiziana, Andrea e Maurizio

Parlano Ivan e Marika eliminati ad un passo dalla semifinale - Le immagini

Sono rimasti in tre: Andrea, Maurizio e Tiziana. E' questo il podio della seconda edizione di MasterChef che già adesso ha un vincitore assoluto: Tiziana, la medaglia del personaggio più negativo dell'anno è per lei.

TUTTI CONTRO TIZIANA - Almeno a giudicare da quello che dicono i concorrenti che mano a mano vengono eliminati. "Se tutti ne parlano male un motivo ci sarà", dichiara Marika, la ventottenne napoletana che ha dovuto lasciare il grembiule della MasterClass nella puntata di ieri. Fuori anche il siciliano Ivan che rincara la dose: "Vi regalo un gossip. Prima di iniziare la trasmissione Tiziana si era fatta portare a casa 50 polli per allenarsi a disossarli. Una che fa così cosa gli vuoi dire?". Eppure l'avvocato uno dopo l'altro batte tutti e nonostante continui con la sua tattica 'furbetta' e fatta di 'mezzucci'  (così a turno ci hanno detto tutti gli ex da Nicola a Michele, da Paola fino a Marika e Ivan) lei è ancora lì e gli altri fuori. "L'abbiamo sottovalutata all'inizio - ci spiega Marika - Lei ha studiato tanto, ma non ci mette l'anima e la passione. E' fredda e calcolatrice quando è in cucina e la sua strategia fino ad ora gli ha portato fortuna"

LA NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI - La gara continua senza esclusione ci colpi. Le cozze sono state l'ingrediente principe della MisteryBox. "La difficoltà - spiega chef Cracco - sta nell'utilizzo dei liquidi di cottura. E' lì il vero sapore". I ragazzi se la cavano piuttosto bene. Il migliore è Maurizio che la possibilità di scegliere il piatto dell'Invention Test. Ospite è Lidia Bastianich, la mamma di Joe (che chiama il figlio Giuseppe, vero nome del guru della ristorazione a stelle e strisce). La Signora, dall'aspetto gentile e dai modi cortesi da 'casalinga,' è in realtà proprietaria di 24 ristoranti in giro per gli States e con la sua cucina home made ha creato un impero. Tra pollo e patate, calamari ripieni e gnocchi con guazzetto di coniglio Maurizio sceglie i calamari col preciso intento di mettere in difficoltà l'amico Andrea. "Cucina il pesce come la carne - dice Maurizio - spero che lo faccia anche questa volta".

Obiettivo centrato per Maurizio: Andrea è tra i peggiori insieme a Marika, bene Ivan ma a vincere è Tiziana che conquista il diritto ad una lezione privata con chef Cracco. "Oddio - commenta il sempre sagace Maurizio - non parlerà d'altro d'ora in poi... 'Ah... Ho toccato la sua schiumarolaaa'"

L'ALLEGRA BRIGATA - Dopo l'eliminazione di Marika che esce a testa alta grazie alle parole di Lidia Bastianich: "non aver paura di quello che sei  - le dice la mamma di Joe - credi in te stessa e vai fino in fondo a quello che fai" la prova in esterna è nella cucina di Alain Ducas, l'unico chef al mondo ad avere contemporaneamente tre stelle in tre ristoranti (oltre ad essere uno dei cuochi più famosi al mondo) "Ha più stelle della via lattea" commenta il solito Maurizio. La sfida è quella di cucinare in brigata i piatti di chef Ducas e passare dal suo inappellabile giudizio. Nel menù cocotte di verdure, gnocchi con ragù di agnello, piccione con patate e cipollotto, dolce morbido con albicocche. La migliore è la solita Tiziana con gli gnocchi. Gli altri tutti al Pressure.

UNDER PRESSURE - Sui banchi della MasterClass vengono presentate delle immangiabili spugne di mare da trasformare in un piatto decente. Vince Maurizio e la sfida del duello finale tra Andrea e Ivan sarà quella di cucinare il piatto peggiore che abbiano mai realizzato nella trasmissione. Tra i calamari di Andrea e la passata di fagioli di Ivan vince Andrea.

Ivan lascia la trasmissione con le parole di conforto di chef Cracco che gli dice: "La tua forza e la tua motivazione sono più forti del tuo talento. Lascia che la pancia e il cervello si parlino"

Partiamo da questo Ivan. Che cosa significano per te le parole di chef Cracco

"E' ineccepibile quello che ha detto, in cucina serve il cuore, la pancia e il cervello. Ognuno di noi ha un tot di talento fornito da madre natura e dove non ci si arriva col talento si può supplire con la tenacia e la determinazione".

Cosa ti resta dell'esperienza di MasterChef?

"Mi restano le persone. Il rapporto con gli altri concorrenti e con i tre giudici. Ho avuto un gran bel rapporto dal punto di vista professionale e dal punto di vista umano quasi con tutti. Ho un bagaglio umano più ricco e ho imparato qualcosina di più di cucina".

La prova che ti resta più nel cuore?

"Il guazzetto di scorfano. Lì ho vinto ed è stata una vittoria meritata. E' stupendo entrare nel gusto di chef di quella importanza".

Qual'è stato il momento più difficile?

"Quando ho cucinato il piatto della chef Budel. Avevo la consapevolezza di correre di rischio di poter storpiare un'opera d'arte. Arrampicarsi sugli specchi non serve, avevo fatto una schifezza ed ero pronto ad uscire".

Però chef Barbieri ti ha dato una grande lezione di classe quando davanti alle tue lacrime ha comunque assaggiato il piatto

"E' stata una lezioni importante perchè in primo luogo ha messo la cucina. Non ha abusato dei meccanismi dello show televisivo cavalcando l'onda dell'emotività. Ha avuto un atteggiamento da grande chef".

Un voto per ogni finalista. Partiamo dall'avvocato

"L'avvocato...eh l'avvocato. Quando le cose sono fatte con l'obiettivo di imporsi sugli altri non c'è sentimento. Lei ha molta tecnica e molta tenacia ma poco cuore. E poi dal punto di vista umano è proprio una brutta persona. Quando eravamo in giro e, per esempio, andavamo a mangiare in autogrill lei diceva che è da morti di fame. Diciamo che ha una coscienza di classe molto sviluppata. Là dentro c'erano persone con sogni veri vedi Nicola, Guido o Andrea che erano lì per cambiare vita. Lei invece lo faceva solo per il gusto di competere con quell'atteggiamento da prima della classe che non ha senso davanti a persone che non arrivano a fine mese. AVoto 6 -"

Maurizio?

"Maurizio è un geniaccio. Da un punto di vista tecnico è quello che fa più casino. Tra me e lui non bastava un'intera fila di fuochi e di lavabi. Io a lui ruberei estro e senso estetico. Lui disse che mi avrebbe rubato l'amore per i prodotti. Voto 8"

Andrea?

"Io tifo per Andrea perchè è lui che si meriterebbe di vincere. La sua è passione vera. Voto 9"

Nessuna parola di conforto invece nei confronti di Marika, la bella campana che, nonostante l'appellativo 'gattamorta' che si è portata dietro per tutta la trasmissione è rimasta attaccata con le unghie e con i denti al grembiule di MasterChef. Chef Cracco nel salutarla le ha detto che a remarle contro sono stati il suo vittimismo e la sua presunzione

"Trovo fuori luogo un richiamo nel momento in cui stai uscendo - dichiara Marika - mi ha infastidito la parola vittima. Io posso essere tutto nella vita, ma non questo. Presuntuosa meno che zero. Ho un atteggiamento vittimistico perchè non alzo la cresta? Non credo, ma mi è dispiaciuto non ribattere. Durante la trasmissione sono stata sempre seria e triste, ma non era così. Ero solo intimidita. Avrei dovuto lasciarmi andare di più alle emozioni.

Al di là del vittimismo, però, è risaputo che la cucina è un luogo profondamente maschilista. Una ragazza ha più difficoltà a stare in una cucina perchè gli chef sono poco abituati a confrontarsi con le donne. Bastianich, tra tutti, è quello che ha più dimistichezza a confrontarsi col mondo femminile. Cracco, invece, è più timido e introverso. C'era un grande distacco. Anche fisicamente Cracco aveva atteggiamenti diversi tra uomini e donne e la cosa mi ha molto infastidito perchè mi sono sentita giudicata superficialmente"

In effetti la sensazione anche da casa è stata che quando hanno lasciato il grembiule i concorrenti maschi comunque c'erano parole di conforto e incoraggiamento, verso le donne invece no

"E' stato così nel mio caso e anche in quello di Paola. Ma non ha senso. Se non ci fosse stata Lidia Bastianich sarebbe stato ancora peggio. Ha capito più lei me in due ore che i tre giudici in due mesi".

Al netto dell'avvocato da quando è uscita Paola tu sei di fatto rimasta l'unica donna

"Restare con tutti uomini dopo essere stata definita come sono stata definita non è stato facile. Ci voleva abbastanza capacità di gestire la situazione. Da 'gattamorta' sarebbe stato bello se fossi riuscita a mettermeli tutti sotto ai piedi ma così purtroppo non è stato e me ne spiace tantissimo."

Che differenza c'è tra un uomo in cucina e una donna in cucina?

"Le donne hanno un eccessivo senso pratico e questo può essere un limite. Un uomo non è abituato a stare in cucina e riesce a pensare alla ricetta e non gliene frega niente di sporcare o di ottimizzare tempi e risorse senza sprecare materia prima. La donna, invece, si preoccupa anche di questo e in tal senso perde un po' di estro e di creatività".

La prova che hai amato di più?

"Senza dubbio quella in Puglia. Proprio per l'interazione col luogo, la gente era vera, c'era calore. Le persone si affacciavano dai balconi a chiedere se volevamo qualcosa. Una signora ci voleva fare uno spaghetto al pomodoro".

La prova più brutta?

"Quella col rognone E' bruttissimo trovarsi davanti un ingrediente che non conosci e che ti fa pure schifo. Non solo, dovevamo anche prepararlo in 25 minuti. In generale però l'importante quando facevi le prove era cogliere le indicazioni dei giudici che ti davano sempre la chiave per risolvere il piatto".

Un momento bellissimo della gara è stato quando Chef Barbieri ha cucinato davanti a voi.

"Per un vero appassionato vederlo era una cosa estasiatica. Fai conto che in piccionaia, a causa delle luci, faceva un caldo tremendo, specie nella zona centrale dove non voleva mai stare nessuno. Quando cucinava Barbieri eravamo tutti lì per vedere meglio. Tutti sudati, ma in estasi. Lui è bravissimo ed è estremamente umano, ha un rapporto provilegiato col cibo e riesce a trasmetterlo a chi gli sta intorno".

Domanda di rito, ma quest'avvocato è davvero il 'male' fatto persona?

"Il problema principale è la sua totale assenza di emotività; con una come lei è un gioco perso un in partenza. Adesso voglio vedere se cuore e passione in futuro la terranno in cucina. Se scegli questo percorso è perchè hai un vero interesse, ma la sensazione è che a lei basti vincere. La sua sarebbe una vittoria senza cuore. I suoi piatti erano sempre estemamente costruiti. Prima di una prova ad esempio si studiava due, tre metodi di cottura e qualunque ingrediente si fosse trovata davanti avrebbe usato il metodo appreso.  Trovava mezzucci per apparire chissà come ma senza sostanza. Lei è in gamba ma d'istinto la sua era una cucina fredda e la cucina senza anima non può e non deve vincere MasterChef".

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Barbara Pepi