A MasterChef 4 la strage dei timidi
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A MasterChef 4 la strage dei timidi

Tra le lacrime escono Fabiano e Viola mentre cambiano gli equilibri tra i concorrenti perchè niente è come sembra - Le prime dichiarazioni degli esclusi -

"Alla fine i più deboli si sono rivelati essere i più forti e quelli che si sentivano forti si sono rivelati i più deboli. Ma a noi non importa. Perchè sappiamo sempre chi deve vincere ". Così Joe Bastianich, al termine dei due episodi andati in onda giovedì sera su Sky Uno, ha sintetizzato il senso della gara. A MasterChef nulla è come sembra e, chi si sente al sicuro è in realtà vulnerabile al pari degli altri.

MISTERY A CIELO APERTO

La terza Mistery Box dell'edizione è stata "A cielo aperto". Dieci gli ingredienti a disposizione (tra i quali sogliola, quaglia, patata di montagna, salvia, cipolla dorata, sedano rapa, ricotta, basilico e fiori di zucchina) e sotto la scatola della Mistery solo una padella con olio d'arachidi pronta per contenere un fritto da gourmet. Il compito dei 15 rimasti in gara era quello di cucinare tutti e 10 gli ingredienti friggendone solo uno. Una prova complessa retta sulla massima cracchiana "Poche cose, ma fatte bene".

I migliori si sono rivelati essere Stefano e Filippo (che già si vede in finale accanto all'amico rivale), ma a vincere, a sorpresa, è stata Federica che si è così aggiudicata il vantaggio per la gara ad eliminazione perchè, ha spiegato Barbieri, è stata l'unica ad aver mostrato un piatto d'alta cucina unendo tecniche e cotture diverse.

TRA TRADIZIONE ED INNOVAZIONE

"Non voglio mettere in difficoltà i deboli, quindi non mi accanirò su Chiara e Silvana" dirà Federica nello spiegare la tattica che avrebbe messo in atto per mettere a frutto il suo vantaggio. Primo ospite della stagione è arrivato nella dispensa di MasterChef Matt Preston, critico gastronomico, dandy e soprattutto giudice di MasterChef Australia. Preston, conoscitore della tradizione italiana, ha tre piatti del cuore: ossobuco e risotto alla milanese, cotechino e lenticchie e saltimbocca alla romana. Federica sceglie di far cucinare a tutti l'ossobuco che, però, va rivisitato in chiave contemporanea e personale per presentare il proprio punto di vista sul piatto d'eccellenza della tradizione meneghina.

A sorpresa (ma non per lui vista la tracotanza emersa nelle prime gare) ad aver la meglio è stato il romano Filippo che produce quello che Preston ha definito il "Piatto ammazzadieta". La fase eliminatoria mette davanti al giudizio degli chef il catechista Paolo, il conte Giovanni e l'impiegato Fabiano, mai emerso con forza nel corso della gara e personaggio debole destinato a cadere in fretta. Così è stato e proprio lui, tra le lacrime dei compagni che ne apprezzavano umanità e gentilezza, ha lasciato la gara. "E' stato emozionante - ha dichiarato Fabiano a Panorama.it - vedere tutti commossi e più loro piangevano più a me veniva da piangere. Anche l'abbraccio di Cracco non lo dimenticherò mai. E' stato come l'incoraggiamento di un amico e una spinta a continuare a credere nel mio sogno".

A PASSO DI GAMBERO

Il secondo episodio della serata si è aperto nella suggestiva cornice del porto di Mazara Del Vallo, in Sicilia, tra reti da pesca, gamberi rossi, e pesce freschissimo. Forte dell'influenza araba il paese vanta una solida tradizione nel cous cous, il piatto tipico della zona da presentare con pesce appena pescato. Pescatori d'eccellenza sono state le due brigate definite dalle scelte di Filippo

Il concorrente romano ha voluto per sè una squadra di "forti" mettendo insieme Stefano, Viola, Amelia, Silvana, Valentina e Nicolò e lasciando agli altri "gli scarti".

Dopo la pesca, in due ore, le brigate avevano il compito di preparare cous cous di pesce, gamberi rossi di Mazara a piacere e un dolce a base di ricotta da servire a 60 pescatori siciliani. Sebbene Filippo sia stato un leader in grado di gestire bene la sua brigata al contrario di Arianna, a capo dei blu, nervosa e agitata, a vincere sono stati proprio "i deboli" del gruppo che, caccia grossa, in un sol colpo, hanno mandato tutti "i forti" al Pressure Test.

L'ASTA DELLA SALVEZZA

Lo stratega Filippo, con un ultimo colpo di coda, ha goduto di un ulteriore vantaggio mandando Stefano (che a torto o a ragione ritiene essere il suo avversario diretto) in balconata (chiosato da un'esplosiva Silvana che regala agli annali la frase 'Keep calm and go to balconata'). 

Quella del pressure è stata una gara dove unire "Testa e velocità". Attraverso due diversi "lotti" i concorrenti dovevano aggiudicarsi all'asta un ingrediente principale e uno complementare col quale preparare il piatto. Moneta di scambio: il tempo. Più se ne spendeva all'asta meno ne si aveva in cucina. Valentina si è dimostrata ottima stratega ed è riuscita a far rosicchiare tempo a tutti.

Dopo aver cucinato cervella, creste di gallo, trippa, astice e lepre i 5 col grembiule nero si sono trovati davanti ai giudici. Nessun problema per Amelia e Nicolò che sono volati in balconata seguiti da Valentina. Forte la strizza per "il già finalista" Filippo che ha temuto fino alla fine di uscire dalla gara. La peggio ce l'ha, però, avuta Viola, la timida barista milanese dalla voce tremante ha dovuto dire addio alla gara seguita dalle incoraggianti parole di un particolarmente materno - in questa edizione - chef Cracco che le ha detto: "Il talento ce l'hai, impara ad abbattere la timidezza che ti frena e potrai andare ovunque".

"Per una persona timida come me - ha dichiarato Viola a Panorama.it subito dopo l'eliminazione - partecipare a MasterChef è stata un'esperienza formativa dal punto di vista del carattere e ho imparato che non sempre quello che crediamo di essere poi è quello che siamo e che dobbiamo credere in noi stessi perché tutti ce la possiamo fare". 

E poi conclude: "In futuro mi piacerebbe provare la strada della pasticceria che è la mia passione, non so se lo stress della cucina fa per me, ma auguro il mio in bocca al lupo a Nicolò, Amelia e Valentina che secondo me sono coloro che hanno le carte in regola per vincere MasterChef"

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Barbara Massaro