Un giorno una mia ex-professoressa universitaria mi disse quando l’andai a trovare dopo aver trascorso un periodo di studi a Copenaghen: “nella vita ci sono due categorie di persone, i sedentari e i nomadi. I primi non si spostano dal proprio giardino e sono felici così. I secondi viaggiano spinti dalla curiosità di scoprire il mondo e fanno mille esperienze interessanti ma quando tornano dopo una vita passata all’estero fanno fatica a sentire le proprie radici… Sono due modi validi di interpretare la vita, ma ciascuno ha un suo prezzo”. Un discorso simile me lo fece anche un’altra persona a me cara. Credo sia una grande verità/saggezza e cerco di farne tesoro. Vorrei poter viaggiare e tornare di tanto in tanto per tessere un filo che mi mantenga vicino alle mie radici.  Gli anni che ho passato all’estero sono stati importanti per me (quasi 5 in età adulta). Rientrato in Italia “la” scoprii con gli occhi del turista, apprezzandone la bellezza, i profumi, la vivacità, il sole e la vasta scelta di ingredienti di qualità