Iroko TV: la risposta africana a Netflix
Il cinema africano si prepara a conquistare il mondo. Grazie a una piattaforma tv in streaming
La nuova rivale di Netflix? No, non è Amazon Video. E neppure Apple, che da tempo si vocifera stia preparando lo sbarco in grande stile in tv. La rivale di Netflix è in Africa che sta: si chiama Iroko TV e secondo stime ha più di 5.000 film in catalogo e attira più di 10 milioni di spettatori ogni mese. Non pochi per una tv nata in Nigeria, a mille miglia dai grandi centri decisionali dello showbiz. Eppure...
Nollywood style
La verità è che il limite di Iroko è al tempo stesso il suo punto di forza: Jason Njoku non fa mistero di averla inventata mentre viveva nella lontana Londra, proprio dopo essersi reso conto di quanto fossero diventati popolari i film africani e nonostante la crescente domanda mondiale difficilmente si riusciva a trovarli su internet. Perché per quanto possa apparire strano a noi europei, cultori di Truffaut e del neorealismo, l’industria cinematografica africana è davvero enorme. Dal suo cuore a Nollywood (così viene soprannominata l'industria cinematografica nigeriana), ogni anno escono oltre 2.000 film. Il che la mette in seconda posizione rispetto a Bollywood (India) e Hollywood (Usa) in termini di volume di film.
Purtroppo, Nollywood tra le tre è quella che guadagna meno di tutti: e questo perché prima dell’avvento di Iroko, l'industria cinematografica africana aveva infatti una scarsa rete di distribuzione ed era assediata da milioni di pirati (di contenuti). Inoltre, nonostante la domanda globale, i film erano disponibili solo su CD che ne limitavano notevolmente la portata e la qualità di visione. Tutte cose che solo una piattaforma in stile Netflix avrebbe potuto risolvere. E infatti…
Storie africane
Njoku non ha solo scoperto le vulnerabilità delle distribuzione del cinema africano, tutto sommato evidenti, ma ha anche capito che non erano i soli africani ad avere sete di Nollywood: la maggior parte del traffico verso Iroko proviene infatti da Stati Uniti, Regno Unito, India, Caraibi e Australia. "Nollywood - ha spiegato Njoku in un’intervista - è la seconda industria cinematografica mondiale in termini di produzione, con circa 40 film alla settimana e un costo medio di 40.000 dollari per progetto. Si tratta di un fenomeno culturale globale, adorato da milioni di persone in Nigeria, in Africa e in tutta la diaspora. Accontenta un pubblico assetato di amore, dramma, intrighi, commedia, redenzione, azione e altro ancora. Il prodotto finale è unico: storie africane, da parte di africani, per africani. E noi ne abbiamo tante di storie da raccontare…”.
Gli inizi
Nel 2011, utilizzando YouTube, Njoku ha lanciato NollywoodLove, il primo canale internet in grado di offrire film di Nollywood a tutti, che in meno di un anno ha attirato più di 1 milione di spettatori da oltre 200 paesi. Per quanto sembri strano, nessuno prima di lui aveva pensato di usare internet per distribuire i film africani, così per il giovane imprenditore nigeriano è stato relativamente facile e conveniente acquistare diritti di licenza online da produttori e venditori. E di lungometraggio in lungometraggio, ha gradualmente costruito un impressionante catalogo di film Nollywood on-demand, che gli ha portato anche la prima iniezione di capitali dalla Tiger Global Management, una società di private equity con sede a New York: 10 milioni di dollari, che hanno reso possibile la creazione di Iroko TV, a cui è seguito anche quello di iRoking.com, una sorta di risposta africana a Spotify.
Il modello di business
La maggior parte dei film su Iroko TV sono in offerta gratuita e si finanziano in diversi modi. Il sito web di Iroko TV è visitato fino a 10 milioni di volte al mese da più di 500.000 visitatori unici provenienti da oltre 100 paesi, che fanno fruttare gli annunci pubblicitari sparsi qua e là. Come Netflix, poi, anche Iroko TV conta sugli abbonamenti a pagamento: in 3 anni, Iroko TV ha sottoscritto circa 500.000 abbonati provenienti da più di 200 paesi. Sebbene più dell'80% dei film presenti sul sito web siano gratuiti, le nuove uscite di film possono essere visualizzate solo dagli abbonati, che pagano 5 dollari al mese. Guadagni che in parte Njoku reinveste nel finanziamento di giovani startup tecnologiche nigeriane e nella creazione di posti di lavoro in loco: l’ultimo annuncio di recruiting, pubblicato lo scorso febbraio, prevedeva la bellezza di 300 nuove assunzioni: numeri di tutto rispetto per un paese come la Nigeria, dove 1 giovane su 3 è senza lavoro. E che guarda i film di Nollywood sognando un futuro migliore.