Homeland non parlerà di Isis. Sono troppo malvagi
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Homeland non parlerà di Isis. Sono troppo malvagi

Il produttore della serie ha chiesto agli autori di eliminare tutti i riferimenti. Per non offrirgli un (altro) proscenio in tv

No, nella prossima stagione di Homeland non ci sarà l'Isis. Va bene raccontare la realtà con la realtà (come chiedeva Pasolini) e qualche volta anticiparla. Ma quando è troppo è troppo: l'Isis è brutale per finire in tv. Alex Gansa, produttore di Homeland, la serie che racconta la la guerra segreta tra l'intelligence americano e i terroristi islamici in Medio Oriente, non ha dubbi.

Gansa ha rivelato al Daily Mail di aver chiesto agli sceneggiatori di Homeland di evitare qualsiasi riferimento all'Isis. "Sarebbe davvero difficile parlarne - spiega - perché ciò che stanno facendo sul campo è così medievale e orribile che mi preoccupa offrirgli un proscenio televisivo". 

Non che Homeland, di cui presto arriverà la quinta stagione, abbia timore di confrontarsi con la narrazione del terrorismo islamico. Tant'è che nella scorsa stagione l'Isis era persino stato citato in una puntata. Ma la cosa non avrà seguito. I terroristi dell'esercito nero "non possono essere umanizzati". Per ora. "Siamo molto combattuti su questo punto - chiosa Gansa - forse è troppo presto, forse non li capiamo ancora abbastanza bene. O può essere che sono semplicemente troppo diabolici per apparire in tv". 

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Eugenio Spagnuolo