Giovanni Ciacci
Ufficio Stampa Sky
Televisione

Giovanni Ciacci: "Il nuovo libro, l'addio a Detto Fatto e i reality"

Intervista al costumista, che ora conduce "Vite da copertina" con la Casalegno su Tv8. Giovanni Ciacci rivela di essere stato contattato per L'Isola dei Famosi in Spagna

Giovanni Ciacci si mette in vetrina. Tutta colpa di Favole arcobaleno, il suo ultimo libro (edito da Vallardi) composto di una cinquantina di racconti ispirati alle biografie di persone straordinarie che hanno più o meno consapevolmente combattuto per i diritti civili. «È il mio omaggio ai personaggi simbolo della libertà di pensiero, da Pasolini a Paolo Poli, da Moana Pozzi alla Callas», racconta il costumista, ora conduttore di Vite da copertina in coppia con Elenoire Casalegno, a Panorama.it parlando anche di Freccero, di Detto Fatto e della causa con la Rai.

Giovanni, oggi pomeriggio – giovedì 5 dicembre - si metterà in vetrina alla libreria della Stazione Termini, a Roma, a leggere alcuni brani di “Favole Arcobaleno”. Com’è nato questo libro?

L’editore mi ha chiesto un libro per bambini ed io l’ho voluto fare ma alla mia maniera, raccontando i personaggi che fanno parte del mio immaginario di libertà. È una favola romanzata, in cui compaiono personaggi straordinari e iconici, da Maria Callas a Greta Garbo, da Pasolini a Moana Pozzi e Nureyev. Mi spiace per il no ricevuto da Mika e da Dolce e Gabbana, che non mi hanno autorizzato a scrivere di loro.

Non ci sono politici, perché?

Perché della politica non me ne frega nulla. Ma c’è Harvey Milk, straordinario attivista americano militante del movimento di liberazione omosessuale.

Oltraggio: manca una super icona gay, Raffaella Carrà.

Purtroppo le ho mandato troppo tardi la richiesta. Mi spiace anche che non sia Moira Orfei ma non sono riuscito a contattare il figlio: avrei raccontato di quando faceva lavorare al circo i gay per proteggerli ed evitare che venissero mandati al confino. Entrambe sono state avanti e hanno rotto gli schemi.

Lei nel suo piccolo c’ha provato a rompere gli schemi: a Ballando con le stelle ballò in coppia con un altro uomo nella bigotta prima serata di Rai 1.

Milly Carlucci, che è più avanti di tutti, capì le potenzialità di quella sfida e mi mise subito sotto con gli allenamenti. Lei mi voleva a Ballandoma farlo con una donna sarebbe stato banale. Ebbi un’intuizione e dissi all’ufficio stampa del programma: “E se ballassi con un uomo?”. Lei rimase senza fiato e capii che era la strada giusta.

Nelle scorse settimane a Stricly Come Dance, la versione inglese di Ballando con le stelle, sono arrivate 220 denunce per la same sex dance (il ballo tra due uomini, ndr). Che impressione le fanno?

Le polemiche e i pregiudizi non hanno confini, purtroppo. Ma il pubblico è sempre molto più avanti di ciò che si pensa. Basti pensare a come reagì quello di Rai 1 quando ballammo io e Raimondo Todaro. Fu una piccola rivoluzione.

Che rapporti ha con la Carlucci?

Ottimi. Quando fai parte di una trasmissione così importante, ti senti parte di una famiglia. Milly mi voleva anche nella scorsa edizione per un ruolo speciale – che non ha ancora affidato a nessuno – ma l’azienda si oppose.

Perché?

Perché frequentavo altri salotti televisivi. Ma solo orgoglioso delle scelte fatte.

Non è che c’entra la causa in corso con la Rai per la storia dell’abito sottratto?

No, perché si tratta di un episodio di sette anni fa di cui tutti erano a conoscenza, compresi i direttori di rete. Nel frattempo ho regolarmente lavorato, nessuno ha mai posto un veto nei miei confronti in Rai.

Lei è stato accusato di aver “rubato” un abito di scena appartenuto a Mariangela Melato dalla sede Rai di Napoli. A che punto è la vicenda giudiziaria?

Non ho rubato nulla. Non presi la bolla di accompagnamento per portare l’abito a una mostra della maison Gattinoni ma io facevo il costumista esterno, non era compito mio occuparmi di quegli aspetti. Ho chiesto una conciliazione ma non l’hanno mai voluta fare: dopo sette anni devono ancora fare gli interrogatori.

È vero che ha denunciato Carlo Freccero?

Se ne stanno occupando i miei avvocati: disse che ero stato condannato per quella vicenda ma io sono indagato per ricettazione e tra indagato e condannato c’è una bella differenza. Da quando sono andato via dalla Rai non l’ho mai più sentito.

Se ne è andato o l’hanno mandata via?

Io me ne volevo andare da Detto Fattogià a dicembre del 2018 perché non mi trovavo più bene: fu la Endemol a convincermi a restare, per altro con una proposta economica ottima.

Allora perché poi ha lasciato?

Sentivo che era un programma morto e quando ho letto che volevano inserire Guillermo Mariotto al mio posto, sentii puzza di trappola: le malelingue dicevano che non ero gradito né alla conduzione né alla direzione. A quel punto mi chiamarono da Tv8 dicendomi che Alda D’Eusanio avrebbe lasciato Vite da copertinae che mi avrebbero voluto al suo posto: ho accettato subito.

Con Bianca Guaccero che rapporti aveva?

All’inizio cordiali, poi diciamo che ero diventato una presenza molto ingombrante nel programma: ha portato il suo mondo in cui io non mi riconoscevo. Ma la considero una bravissima artista. Non l’ho mai più sentita, per altro.

Le è capitato di guardare il programma in questi mesi?

No, perché lavoro. Ma so che ce ne sono voluti tre per sostituirmi, una che fa il cambio look, uno che fa gossip e Mariotto: in tre non ne fanno mezzo di me. Gli ascolti sono franati per colpa di chi ha fatto scelte poco lungimiranti.

Che fa, sputa nel piatto dove ha mangiato?

No, affatto. Non rinnego Detto Fatto, ne sono orgoglioso. Ma poi è diventato un’altra cosa. E so di cosa parlo: io conoscevo le curve minuto per minuto, so cosa funziona e cosa andrebbe tolto.

L’hanno accusata di essersi portato via diverse rubriche che ora fa su Tv8 a Vite da copertina.

Io ero autore dei miei spazi. Le pagelle sono una mia idea, la rubrica sulle divine anche, I Ciacci vostripure. Cosa avrei rubato e a chi? La cosa che mi dispiace è che quasi tutti quelli con cui ho lavorato aDetto Fattosiano spariti.

Parlava prima di feeling. Con Elenoire Casalegno è scattato?

Sì, siamo riusciti a fare gruppo. È una professionista straordinaria, è una donna prima che un personaggio tv. Con lei mi trovo molto bene, non c’è competizione e ci divertiamo.

Gli ascolti di Vite da copertina però sono partiti in affanno.

Siamo partiti piano, ora hanno preso l’onda giusta: da meno dell’1% siamo a quasi l’1,80%. Siamo entrati in una trasmissione che già esisteva e l’abbiamo stravolta. La rete è contenta, tanto che ci hanno chiesto anche degli speciali di Natale e Capodanno.

Un reality lo farebbe?

Io farei qualsiasi reality ma ho un impegno con TV8 fino a fine stagione. Mi hanno contattato per l’Isola dei famosi in Spagna, non è detto che prima o poi non parta.

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Francesco Canino