Claudia Potenza: "Ne 'Il Clan dei camorristi' non ci sono idoli"
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Claudia Potenza: "Ne 'Il Clan dei camorristi' non ci sono idoli"

Così l'attrice pugliese risponde alle polemiche: "In questa serie non c'è nulla da emulare"

Tra tutti i volti maschili di Il clan dei camorristi, serie tv diretta dal regista Alessandro Angelini e Alexis Sweet in onda su Canale 5 - 5,5 milioni gli spettatori solo alla prima puntata - spicca, a mo’ di quota rosa, quello garbato della pugliese Claudia Potenza. Non è nuova alle fiction: era già in Giacomo Puccini, in due Distretto di Polizia e in Ris 6, oltre che a teatro accanto a Checco Zalone nello show teatrale Resto umile world tour. E adesso, prima di rivederla sul grande schermo in Outing - Fidanzati per sbaglio e in Una piccola impresa meridionale, affianca Stefano Accorsi e Giuseppe Zeno nei panni di Giuseppina Russa, donna di camorra, moglie del temuto criminale O’Malese.

Cosa l'ha spinta ad accettare il ruolo?

Il piacere di lavorare con un regista come Alessandro Angelini, l’onore di interpretare il primo ruolo importante in Tao Due e la voglia di interpretare un personaggio realmente esistito.

Che tipo di donna è la sua Giuseppina?

Una donna molto forte, che quando viene arrestata dice: “Non avete salvato l’Italia”. E’ complicato affrontare un personaggio così reale e attuale: a volte temi di osare troppo, la responsabilità si sente. Naturalmente da attrice resti libera di creare, ma sempre sulla base di ciò che è esistito ed esiste. Per questo ho guardato molti video e ascoltato diverse intercettazioni, per prepararmi.

Già serpeggiano polemiche sul grande tema della fascinazione del male: il suo parere?

In questa serie non ci sono idoli: non c’è nulla da emulare. Ci sono solo personaggi molto forti, nel bene e nel male. E interessanti, proprio per questo.

Più stimolante interpretare ruoli oscuri?

A me interessano i ruoli ben scritti, a tutto tondo. Quelli che puoi rendere con i tuoi colori, ma sono già efficaci sulla carta. Poi per giovani attori è stimolante lavorare in compagnia di colleghi altrettanto giovani ma con un grande percorso alle spalle, come Stefano Accorsi.

La vedremo ancora in tv, magari in inedite vesti di conduttrice?

Assolutamente no: la mia unica ambizione è fare il percorso giusto come attrice, scalino dopo scalino, arrivare a progetti sempre più interessanti. Cinema, televisione, non ho pregiudizi: per me esistono solo ruoli e prodotti di qualità, al di là del mezzo che li propone.

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