Paolo Bonolis Ciao Darwin 8
Ufficio Stampa Mediaset
Televisione

Ciao Darwin 8: da Bonolis la sfida tra Family Day e Gay Pride

Il cantante Giuseppe Povia e Vladimir Luxuria al timone delle due squadre nella seconda puntata dello show, in onda su Canale 5 venerdì 22 marzo

Dopo l'ottimo esordio della prima puntata, che ha fatto rifiatare una Canale 5 in affanno, torna Ciao Darwin 8-Terre desolate Paolo Bonolis apparecchia una delle sfide più gustose della nuova stagione, quella tra Family Day e Gay Pride. E, come da copione, ancora prima della messa in onda sono già scattate puntuali le polemiche per i temi del confronto televisivo. Ecco perché.

Ciao Darwin 8, la sfida tra Family Day e Gay Pride

La seconda puntata di Ciao Darwin 8, in onda venerdì 22 marzo, vedrà dunque sfidarsi a colpi di prove semiserie due squadre, Family Day vs Gay Pride, capitanate rispettivamente dal cantante Giuseppe Povia e dalla conduttrice tv Vladimir Luxuria. L'obiettivo? Fissare i caratteri dominanti del Terzo Millennio attraverso una serie di prove commentate in diretta da Paolo Bonolis e Luca Laurenti.

Non mancherà poi in studio la nuova splendida Madre Natura - ovvero la  depositaria del meccanismo della casualità - la cui identità cambia di puntata in puntata. La scorsa settimana ha riscosso molto successo sui social e tra il pubblico Ema Kovac, bellissima modella croata di 24 anni, appassionata di disegno e laureanda in economia a Milano. Chi sarà la sua erede?


Bonolis e le critiche sulla puntata 

Ma c'era davvero bisogno di imbastire una sfida tra Family Day e Gay Pride? È questa la domanda che si ripete da diversi giorni sui social, in particolare su Twitter, per altro proprio alla vigilia del contestatissimo Congresso delle famiglie, il 30 marzo prossimo a Verona. A rispondere ero stato fino ad ora uno degli autori di Ciao Darwin, Marco Salvati, che invitava tutti a guardare la puntata prima di giudicare, poi sulla questine è intervenuto lo stesso Bonolis, intervistato da La Stampa.

"Il punto è trattare con leggerezza e disincanto argomenti di rilevanza sociale. Magari può essere utile. Le contrapposizioni ideologica, culturale, politica, religiosa, sentimentale creano solchi e distanze. Se poi ci mettiamo il bombardamento quotidiano che incita alla divisione, come una goccia cinese che alla fine riesce a bucare le teste, grazie anche ai pregressi storici che l'hanno fatta maturare. Quindi, se scherziamo su un tema così importante, è possibile che passi l'idea che l' amore è amore, e che si può condividere", ha spiegato il conduttore, rispedendo al mittente l'etichetta di trasmissione trash. "Certo, Ciao Darwinl racconta, ma lo fa consapevolmente. Il trash vero è quello inconsapevole: e allora fa paura".

Povia e Luxuria a Ciao Darwin

Mentre le critiche aumentano con il consueto effetto valanga, a scendere in campo sono anche Povia e Vladimir Luxuria, investiti dai dubbi dei rispettivi fan. "Non sono contro i gay. Ci siamo divertiti e ho stima per Luxuria", ha precisato con un video pubblicato su Facebook il cantante. Che poi ha aggiunto: "Nel dibattito ho ribadito ciò che penso, che i bambini devono crescere là dove è possibile con una figura materna e paterna e che la maternità appartiene alla donna. Potete non essere d'accordo e potete anche abituarvi alla democrazia".

Più articolata la presa di posizione di Luxuria, che a Vanity Fair ammette di aver riflettuto a lungo prima di accettare la partecipazione: "Alla fine parliamo sempre di un gioco, di una serie di prove molto scherzose e molto divertenti", ha osservato l'ex onorevole, sottolineando le posizioni pro omogenitorialità di Bonolis. 

Poi ha chiosato: "Invito tutti a prendere la cosa per quella che è: un programma di intrattenimento molto leggero. Non bisogna drammatizzare troppo certi timori. So bene che è un periodo in cui bisogna drizzare le antenne perché c’è un bruttissimo clima ma, per quanto mi riguarda, porto avanti le mie lotte senza perdere la mia dimensione artistica di personaggio televisivo".

Per saperne di più: 

I più letti

avatar-icon

Francesco Canino