Buon compleanno Striscia. 25 anni di tiggì satirico
(Olycom)
Televisione

Buon compleanno Striscia. 25 anni di tiggì satirico

Compie oggi 25 anni il programma ideato da Antonio Ricci. Ecco cosa c'è dietro il successo del tiggì satirico, leader d'ascolti da un quarto di secolo

Buon compleanno Striscia! Il tiggì satirico firmato da quel gran genio di Antonio Ricci è sempre più nel guinnes televisivo: venticinque anni di successi e ascolti granitici conditi di polemiche, grandi inchieste e scoop, senza dimenticare personaggi e maschere entrati ormai nell’immaginario collettivo – vedi il Gabibbo o il mitico Tapiro. In venticinque edizioni, dietro il bancone di Striscia la notizia si sono alternati circa quaranta conduttori e altrettante Veline. Ma qual è il segreto del successo? Panorama.it lo ha chiesto ad alcuni esperti di televisione.

FORMAT IMMUTATO. “La continuità è certamente uno degli elementi che più ha consolidato il successo del programma”, spiega Andrea Bellavita, docente di Linguaggi Televisivi e crossmediali all’Università dell’Insubria, e opinionista del programma di Rai Tre Tv Talk. “Il paradosso di Striscia è prorpio questo: all’inizio era in assoluto un programma di rottura e Ricci puntava tutto sull’innovazione. Col tempo ha ripiegato sul conservatorismo e riproponendo la stessa formula ha fidelizzato il pubblico, ma senza stufarlo: continua a dare ai telespettatori ciò che loro si aspettano di vedere e gli ascolti premiano questa strategia”.

STRISCIA LA DENUNCIA. Striscia è talmente credibile che la fiducia del pubblico nel brand è altissima” dice Alessandra Menzani, responsabile delle pagine di spettacolo del quotidiano Libero. “Propone temi e inchieste così importanti che sembra assolvere la funzione di “servizio pubblico”. Questo si deve soprattutto al costante lavoro editoriale che sta dietro al programma e al continuo contatto con il pubblico, che non smette di segnalare ingiustizie e magagne”. Il tiggì di Ricci è diventato ormai un vero e proprio luogo di denuncia, condita di sberleffi e ironia. “Dallo smascheramento di Wanna Marchi alla consegna del Tapiro, sono quelli i veri cult del programma” aggiunge Bellavita. “Gli inviati sono dei vendicatori mascherati, alleati del pubblico, che gode assistendo alla gogna a cui sono sottoposti certi ‘furbetti’ quando vengono smascherati”.

GLI INVIATI. E sono proprio gli inviati uno dei pezzi forti del programma. “Io amo moltissimo quelli che ci mettono la faccia e che qualche volta le prendono anche” racconta l’ex velina Ana Laura Ribas. “Adoro Max Laudario, Valerio Staffelli e Jimmy Ghione. Poi c’è Dario Ballantini, che è un grandissimo artista. Ma quello che mi piace di più, da convinta animalista, è Edoardo Stoppa: prenderei il suo posto anche gratis”. “Striscia è una meccanismo perfetto: ci sono stati degli inviati che non hanno funzionato e sono stati accantonati, penso a Patrick e al Gongolo” sottolinea Andrea Bellavita. “Nell’immaginario collettivo l’inviato per eccellezza è Valerio Staffelli: con quelle espressioni e quei modi di dire è diventato una maschera perfetta”.

QUEL GRAN GENIO DI RICCI. Deus ex machina assoluto del folle mondo di Striscia è Antonio Ricci, capace di anticipare i gusti del pubblico e di cavalcare il successo dei suoi programmi senza usurarli. “Lui per me è un Re Mida: tutto quello che tocca, si trasforma in oro. Quanto invidio la sua intelligenza” dice Ana Laura Ribas. “In tivù ce ne sono pochi come lui, forse solo Maria De Filippi ha la sua stessa abilità nel far diventare i suoi programmi dei veri e propri marchi di successo. Oltre a Striscia,penso a Paperissima o a Velone”.

I CONDUTTORI. “Per l’anno prossimo ci saranno grandi novità sui conduttori” ha anticipato Ricci in un’intervista a Sorrisi&Canzoni. Per ora i veterani si confermano Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, con 16 edizioni condotte in coppia. “Sono quasi un sub-brand di Striscia, capaci di mescolarsi o sovrapporsi perfettamente col programma” analizza Andrea Bellavita. “Il segreto sta forse nella durata limitata della coppia: condurre solo per un paio di mesi l’anno non logora la loro convivenza. Una buona alchimia c’è anche tra Greggio e Michelle Hunziker. Gli altri, penso ad esempio a Ficarra e Picone, segmentano molto i gusti del pubblico: sono indubbiamente bravi, ma meno trasversali di Greggio&Iacchetti”.

LE VELINE. Croce e delizia di Striscia, al centro di infinite polemiche, nel bene o nel male le Veline da venticinque anni fanno parlare. Costanza Caracciolo e Federica Nargi sono le più longeve con 903 puntate all’attivo, Elisabetta Canalis e Maddalena Corvaglia le più amate dal pubblico. Secondo Alessandra Menzani “sono le Veline per eccellenza anche se secondo me la più brava è Roberta Lanfranchi. Va detto che il gossip ha contribuito e non poco al successo di alcune ragazze. Basti pensare alle paginate sulla storia Canalis-Vieri, che diventò quasi una soap opera. Oggi il gossip è molto cambiato e la coppia calciatore-velina non è più al centro della cronaca rosa”.

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Francesco Canino