Andrea D'Alessio: "Soddisfatto del mio X Factor. Ora tifo per Michele"
(Ufficio Stampa)
Televisione

Andrea D'Alessio: "Soddisfatto del mio X Factor. Ora tifo per Michele"

Si ferma ad un passo dalla finale l'avventura del reuccio del beatbox. "Ma fatto un percorso che mi soddisfa tantissimo" racconta tracciando un bilancio della sua esperienza

Ha appena ventidue anni ma l’assennatezza di un adulto. Uscito giovedì ad un passo dalla finale di X Factor, questo pomeriggio Andrea D’Alessio ha incontrato per la prima volta i fans allo Spazio Enel, a Milano. Un gigante buono questo napoletano dall’anima soul e dal timbro originalissimo - maestro indiscusso del beatbox - che ha conquistato tutti i giornalisti presenti alla conferenza stampa con modi pacati e parole sempre ragionate (a differenza di qualche altro concorrente spocchiosetto che lo ha preceduto). Non si scompone mai e racconta la sua avventura lunga due mesi nel complesso meccanismo del talent di Sky Uno. 

Andrea, X Factor è stato il tuo esordio “di lusso” nel mondo della musica. Il bilancio di questa esperienza?

Sono soddisfatto. Sono partito un po' in sordina ma era il mio battesimo sul palco – i pre casting sono stati la mia prima vera esibizione - e questo un po' mi ha svantaggiato: ma credo di aver superato molte difficoltà e di aver fatto un percorso bellissimo. Io poi non ho mai avuto una strategia: quei due minuti sul palco non erano una competizione con gli altri ma due minuti tutti miei in cui dimostrare qualcosa.

Oggi, durante l’incontro con i giornalisti, non hai nascosto che è stato un percorso a tratti anche molto difficile.

E’ stato difficile e non lo nascondo: c’era un’ostilità inconscia, qualcosa che non mi spingeva a cambiare atteggiamento. All’inizio soprattutto sono stato molto chiuso, poi sono cambiato totalmente e ho cercato di apprendere il più possibile: credo di esserci riuscito.

Giovedì, al tuo primo ballottaggio “per direttissima”, sei stato eliminato e proprio ad un passo dalla finale. Te lo aspettavi?

Mi aspettavo l'eliminazione perché ero arrivato ad un punto in cui avevo costruito il massimo: giovedì sera avevo una sensazione negativa ma nonostante tutto ho affrontato la puntata in modo sereno: ora sono tranquillo e ho voglia di fare.

Rispondi con sincerità: Aba meritava più di te di arrivare finale?

Non so se Aba la meritasse più o meno di me, ma so che il pubblico è sovrano ed evidentemente ha trovato in lei qualcosa più, una luce negli occhi che forse non ha visto in me. Ma sono contento perché ho fatto un percorso che mi soddisfa tantissimo.

Il tuo inedito può averti penalizzato?

Il mio inedito forse è più complesso e di primo acchito può non piacere subito.

Sei soddisfatto del tuo brano?

Assolutamente sì. C'ho messo tutto me stesso e il lavoro che ho fatto con Gaetano Cappa, il vocal coach della mia squadra - che è stato indispensabile sia dal punto di vista umano che professionale - mi è molto piaciuto: nel tempo libero con lui veniva fuori il mio lato più leggero e divertente, quello che forse in trasmissione non è emerso, ed è questo l’aspetto che abbiamo cercato di sviluppare. La canzone è fresca e leggera, ma non banale.

Degli altri inediti, quale ti piace di più?

Mi piace quello degli Ape Escape, perché li rappresenta al cento per cento: è orecchiabile e radiofonico. E apprezzo quello di Michele: è intenso e solo lui riesce a dargli quei colori.

Dopo la tua esibizione è sembrato quasi che Morgan ci fosse rimasto male del tuo inedito, geloso del fatto che lo avessi scritto con Cappa…

Non credo che ci sia rimasto male più di tanto. Mi aveva chiesto di cambiare delle parole nel testo che però erano già state registrare in un certo modo: non potevo mancare di rispetto all’autore, che è Cappa, e dunque non ho inserito la sua modifica.

Che rapporto si è creato con Morgan?

Sono sempre stato sincero con lui e lui con me. Io sono abituato a fare i conti solo con le cose positive che una persona mi può dare: Morgan, anche con poche e semplici parole - non per forza davanti alle telecamere - mi ha sempre trasmesso la grinta e la voglia di andare avanti.

Degli altri giudici che idea ti sei fatto?

Ho confermato le impressioni positive che avevo prima di iniziare. Se devo essere sincero, ho cambiato idea su Simona Ventura. Dalla tivù si coglie il personaggio ma non la persona dal punto di vista umano: quest’esperienza mi ha fatto cambiare totalmente idea su di lei. E’ di un’umanità splendida e l'ho rivalutata tanto.

Sei stato molto rigido con te stesso tanto che all’inizio, quando ti hanno chiesto di giudicarti come cantante, ti sei dato la sufficienza: dopo due mesi che voto ti dai?

Rispetto all'inizio,come cantante mi darei un sette. Tecnicamente devo migliorare tantissimo, anche perché non ho mai studiato. Come “novità” forse un voto un po’ più alto perché penso di avere un briciolo di originalità.

Chiudiamo col consueto pronostico: chi vincerà e chi vorresti che vincesse?

Penso che vincerà Michele e vorrei che vincesse Michele. Ma sono di parte perché mi sono affezionato molto sia a lui che agli Ape Escape e dunque tifo anche per loro.

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Francesco Canino