Sorpresa: in tv la comicità è donna. Renzo Arbore spiega perchè
Da Geppy Cucciari a Luciana Littizzetto, da Teresa Mannino a Virginia Raffaele: funziona davvero così tanto la satira al femminile? Rispondono Arbore e la stessa Virgina Raffaele
Anche l'universo della comicità ha le sue quote rosa. Signore come Virginia Raffaele, Teresa Mannino, Geppy Cucciari, Luciana Littizzetto, Sabina Guzzanti con la sorella Caterina, Paola Cortellesi, sono diventate le protagoniste dell'intrattenimento televisivo, gestendo anche one woman show in prima serata. Contese a suon di cachet prestigiosi, le signore della comicità made in Italy, stanno rivoluzionando il mondo dell'ironia attraverso una differente visione del mondo e della società di oggi. Tradizionalmente, infatti, molti aspetti della realtà e molti problemi della vita quotidiana, erano stati prevalentemente affrontati dalla comicità maschile. Ora, con le donne al centro di una nuova ironia che investe il sociale, la politica e il costume, è arrivata anche la visione dell'altra metà del cielo, molto spesso agli antipodi, ma non certo meno interessante.
Trasmissioni come Zelig e Zelig off sono un serbatoio di giovani donne che, spesso anche in coppia o in gruppo, cercano l'altra frontiera della comicità in rosa. Il duo Katia e Valeria è un esempio di coppia al femminile. In altri casi, invece, la lady della comicità si avvale di una spalla come nella migliore tradizione del passato. Accade con Virginia Raffaele che, all'interno di Quelli che... ha come spalla Victoria Cabello. E con Luciana Littizzetto che si appoggia su Fabio Fazio all'interno di Che tempo che fa.
Siamo, però, in presenza di uno strano fenomeno, una sorta di ambivalenza spettacolare che fa, ad esempio, apprezzare (dati Auditel alla mano) Teresa Mannino nei suoi interventi a Zelig, ma non la fa scegliere dai telespettatori quando invece è la padrona di casa di un one woman show su La7, dal titolo Se stasera sono qui. E soprattutto chi sono le migliori comiche del piccolo schermo, in questo periodo?
Panorama.it lo ha chiesto a Virginia Raffaele che ogni domenica riscuote un gradimento personale di critica e di audience all'interno di Quelli che imitando Nicole Minetti e a un maestro del più fine umorismo made in Italy, Renzo Arbore, inventore negli anni '80 delle famose "ragazze Coccodè" e scopritore di personaggi comici al femminile come Simona Marchini e Marisa Laurito.
"Guardo con molta attenzione alla comicità al femminile" afferma Arbore. "Molte esponenti sono davvero brave, ma tutte pagano lo scotto di rappresentare un fenomeno relativamente giovane nella nuova tv. Invece, il pubblico più anziano ha come modelli signore che un tempo si chiamavano Franca Valeri, Bice Valori, maestre insuperabili di battute sagaci, mai volgari, perfettamente inserite in un contesto sociale molto amato dal pubblico femminile. Personaggi che provenivano dal mitico mondo della rivista quasi del tutto sparita. Oggi, invece, il palcoscenico per farsi conoscere è solo quello delle trasmissioni televisive. Ma c'è di più: se da un lato è difficile far digerire al pubblico la presenza di una donna che ironizza su eventi sociali e di costume, dall'altra, bisogna dire che alcune comiche sono caratterizzate da un'ironia non gradita a tutti. Mi spiego meglio: Luciana Littizzetto che pure è molto brava, arguta e intelligente, ha però un repertorio basato su una comicità a sfondo sessuale-erotico che può dar fastidio ad una platea più conformista. Geppy Cucciari adesso sta migliorando sempre di più e sembra essersi allontanata dalla visione comica surreale che inizialmente la caratterizzava, Riconosco alla Cucciari di essere la rappresentante di una comicità molto in avanti sui tempi, e questo le fa onore".
Arbore continua: "Teresa Mannino ha avuto il merito, nel suo programma Se stasera sono qui, di proporsi come una donna senza quegli orpelli spettacolari che ne appesantiscono le battute. E ha avuto il merito di aprire ad altre giovani comiche. Inoltre la Mannino è una delle poche che riesce ancora ad improvvisare, in un universo comico nel quale ogni battuta è scritta in precedenza e imparata a memoria.
Su Sabina Guzzanti, Renzo Arbore invece spiega: " è brava, ma fa uso di una satira poco familiare, con chiari significati politici che spesso può non essere gradita al pubblico tradizionale". Infine, secondo Arbore, che per la prima volta portò in tv una parodia della donna con le Ragazze Coccodè all'interno di Indietro tutta, "la comicità femminile ha tutti i numeri per potersi affermare, ma ha bisogno di tempo e c'è la necessità di fidelizzare il pubblico a specifici personaggi".
Ed uno dei personaggi ai quali il pubblico si è affezionato negli ultimi due anni, è senza dubbio Virgina Raffaele che, all'interno di Quelli che, ogni domenica propone la parodia del consigliere regionale lombardo Nicole Minetti. "E' davvero gratificante pensare all'esistenza di un trend che mette le donne al centro della comicità e le fa conoscere al grande pubblico per tutto quello che riescono a fare", dice la Raffaele. "Io credo molto nell'intelligenza delle donne che attraverso la lente dissacrante dell'ironia e della satira di costume, sono in grado di comunicare esperienze, sensazioni, umori, sentimenti che magari le altre donne avvertono ma non riescono a estrinsecare. Parlando, innanzitutto di me stessa, posso dire che i personaggi che imito devono dirmi qualcosa, comunicarmi un'emozione.
Io, insomma devo sentire di potermi calare in una determinata donna, per cercare di farne venir fuori quegli aspetti che il grande pubblico magari non vede. Per adesso ho scelto Nicole Minetti, ma in futuro tutto potrà accadere. La satira è un'intelligente strumento che consente di adeguarsi ai tempi e alle mode, ben sapendo che tutto può cambiare anche nel giro di qualche settimana, Sinceramente ammiro molte colleghe, Geppy Cucciari ad esempio, ha il dono della velocità e dell'immediatezza delle battute, una qualità molto interessante al giorno d'oggi soprattutto in televisione. E Teresa Mannino è una comica molto brava che avrà ancora molto da dire".