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Le wags della World Superbike

Un giro nel paddock del Mondiale delle derivate, alla scoperta delle più affascinanti mogli e fidanzate dei piloti. Con qualche curiosità sui loro uomini

Belle, intelligenti, vivaci e grintose, le wags del MondialeSuperbike non hanno nulla da invidiare alle compagne più celebri dei calciatori. E, senza dubbio, sono molto più simpatiche. "Mio marito è una frana con l'abbigliamento: coordina colori assurdi. Però è un padre e un marito eccezionale" sostiene una; "Il mio ragazzo mi fa divertire come nessuno ma poi mi sfinisce con l'ordine e la pulizia" replica un'altra. Scopriamo virtù e vizi dei rider.

Dario Aio

Philippa Morson, fidanzata di Eugene Laverty (Aprilia Racing Team)

Cosa l’ha conquistata di Eugene?
Gli occhi blu e l’accento irlandese. Non avevo capito subito che gli interessassi: è un tipo così riservato! Poi è venuto a trovarmi in Inghilterra e non ho più avuto dubbi di piacergli!
Il suo fidanzato è scaramantico, quando lo attende una gara?
Ha una routine calcolata al millesimo che gli dà fastidio cambiare. Tanto per dare l'’idea: si alza presto, fa colazione, va nel box e parla con i meccanici. Quindi mangia uno yogurt alla fragola, torna nel box e pranza con pasta e pollo.
Tre pregi di Eugene?
Gentile, premuroso e rilassato: credo di averlo sentito alzare la voce un paio di volte in otto anni.
E tre difetti?
Dice battute graffianti: colpa dell’umorismo irlandese che non va per il sottile. È troppo buono – si fa mettere i piedi in testa e non reagisce perché non se ne accorge nemmeno – e manca di buonsenso: è molto intellegente, avrebbe studiato ingegneria come quasi tutti nella sua famiglia, ma le considerazioni più logiche proprio non non gli passano per la mente.
Come se la cava Eugene con le faccende domestiche?
Molto meglio di me: sono io la casinista tra i due. Lui è ordinato, oltre a essere un cuoco eccellente.
Il regalo più bello che il suo compagno le ha fatto?
La vita insieme, che ci riserva tante emozioni e ci rende felici.

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Cristina Marinoni