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Var: Chievo-Juventus, Inter-Crotone e un caso esemplare in Lega Pro

Il rigore su Pellissier, la trattenuta su Higuain, il gol annullato a D'Ambrosio e... un episodio proprio da rivedere in Piacenza-Como

Chievo-Juventus: il rigore su Pellissier

pellissier_rigoreDino Panato/Getty Images

Rispetto alla decisione a favore del Chievo da parte dell'arbitro Valeri ci sono dubbi sia sul contatto sia sulla localizzazione. Al proposito va subito detto che la generica definizione utilizzata dal protocollo IFAB lascia ancora dubbi sul metodo di utilizzazione della Var per dirimere questioni relative al calcio di rigore. Come già evidenziato nelle precedenti moviole ragionate, ciò è dovuto alla necessità di sperimentare lo strumento lasciando il più ampio spazio entro cui, nel futuro, individuare le fattispecie concrete da sottoporre a eventuale rivisitazione.

In questo senso, il contatto tra Lichtsteiner e Pellissier entrerà senza alcun dubbio a far parte della casistica, trattandosi del classico episodio al limite sia per quanto concerne il contatto sia per quanto concerne sanzione disciplinare e posizione geografica. Nessun dubbio quindi sull'utilizzabilità della moviola immediata, che in questo caso avrebbe portato Valeri alle seguenti decisioni:

- Conferma dell'infrazione (molto bravo l'arbitro romano a individuarla, perché la visione "live" lasciava forti dubbi);

- conferma della sanzione disciplinare (per due motivi: mancato pieno possesso del pallone e possibilità concreta di Buffon di arrivare in anticipo);

- conferma della sanzione tecnica (penalty) poiché non vi sarebbe stata alcuna certezza sul contatto all'esterno dell'area di rigore. In tali circostanze (e sulla base delle esperienze in altri sport come il football americano della NFL), nel caso manchino certezze verrà infatti confermata la decisione iniziale.

Chievo-Juventus: la trattenuta di Dainelli su Higuain

dainelli_higuainGIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

Higuain resiste in piedi, ma poi si fa parare la conclusione dall'estremo difensore del Chievo. La Var avrebbe potuto assegnare il rigore, considerando non concretizzato il vantaggio di essere arrivato alla conclusione?

Secondo le indicazioni attuali (volutamente generiche), il contatto tra Dainelli e Higuain appartiene alla sfera valutativa. Non si tratta perciò di una svista della squadra arbitrale, dato che tanto Valeri quanto l'addizionale e l'assistente hanno valutato come regolare il contatto tra il difensore del Chievo e l'attaccante della Juventus. Ricordiamo al proposito che la Var potrà essere richiesta (stando all'indirizzo attuale) solo dall'arbitro oppure su impulso degli arbitri davanti alle telecamere per episodi completamente sfuggiti in campo.

Inter-Crotone: il gol annullato a D'Ambrosio

dambrosio_interPier Marco Tacca/Getty Images

Il replay mostra una situazione millimetrica, di difficile lettura. Escludo categoricamente che in queste circostanze un assistente non abbia perlomeno qualche dubbio, tanto più che nella fattispecie la valutazione è per lui particolarmente difficile dal momento che la posizione da valutare è del giocatore più vicino che, col proprio corpo, copre la visuale su eventuali altri difendenti in linea con l'attaccante. 


Rivista, la posizione pare (sottolineiamo "pare) regolare, ma non abbiamo alcuna certezza: potrebbe esserlo per qulche millimetro o al contrario irregolare sempre per la stessa misura. Ciò dunque avrebbe portato alla conferma della decisione in campo, non avendo elementi chiari e immediati che possano assicurare certezza sulla posizione del giocatore nerazzurro.

Piacenza - Como (Lega Pro): un caso esemplare

Come evidenziato dall'immagine sopra Rizzetti, attaccante del Piacenza, colpisce con l'avambraccio il difensore del Como Briganti, che un paio di secondi dopo rifila in area una ginocchiata alle spalle all'attaccante: l'arbitro, su segnalazione dell'assistente, fischia calcio di rigore e sanziona con l'espulsione il difensore del Como.

Questo il tipico caso da Var che avrebbe portato a una decisione finale completamente differente: in questa circostanza è infatti evidente che sia l'arbitro che l'assistente non abbiano visto nulla o comunque solo la fase finale della concitata azione.
Motivo per cui l'arbitro davanti al monitor avrebbe certamente richiamato l'attenzione degli arbitri in campo per segnalare la scorrettezza del giocatore del Piacenza, annullando di fatto il calcio di rigore assegnato.

Si sarebbe quindi ripartiti con un calcio di punizione diretto in favore del Como e, con ogni probabilità, con gli ospiti comunque ridotti in 10 uomini, dato che la condotta violenta non può essere sanata da un fallo precedente non rilevato. Il calciatore del Piacenza, inoltre, sarebbe stato punito con l'ammonizione per il fallo (robusto ma non violento) nei confronti del difensore comasco.

Perché questa rubrica

Ancora un anno e la moviola in diretta entrerà nel calcio a pieno titolo. Lo ha già fatto con la Goal line technology, che ha azzerato le discussioni sui gol-non gol e accadrà anche con la Var (Video Assistant Referees), ora in fase di sperimentazione sui campi della serie A e in altri campionati.

Un supporto per i direttori di gara, applicabile però solo per determinate tipologie e casistiche di gioco, come l'ex-arbitro di Serie A Luca Marelli spiega giornata dopo giornata in esclusiva ai lettori di Panorama.it, analizzando gli episodi più discussi o emblematici del turno.

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Luca Marelli

Arbitro dal 1994 al 2010, alla CAN (Commissione Arbitri Nazionale Serie A) dal 2005 al 2009. Avvocato, appassionato di regolamento, amante di calcio e basket con un insano innamoramento per l'Olimpia Milano. Il regolamento del calcio come unico punto di riferimento nel giudizio, l'obiettività assoluta come obiettivo.

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