Van Gaal, l'esonero beffa su Twitter e il mercato nell'era dei social
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Van Gaal, l'esonero beffa su Twitter e il mercato nell'era dei social

Un ex calciatore (ora collaboratore della BBC) annuncia la svolta al Manchester: tutti impazziscono, ma non era vero...

Trevor Sinclair è un ex centrocampista del Manchester City, ritiratosi nel 2008 dopo una buona carriera sui campi della Premier League e adesso collaboratore della gloriosa BBC. Perchè ne parliamo? Perché ha vissuto due ore di celebrità inattesa dopo aver annunciato al mondo dal suo account Twitter che il Manchester United aveva esonerato Louis Van Gaal e stava per annunciare Josè Mourinho. Notizia boba (in parte non inattesa), fonte credibile e la giostra è partita inarrestabile.

Il finto esonero di Van Gaal ha fatto il giro del mondo e non è servito a nulla che lo stesso Sinclair, evidentemente consapevole di cosa stava capitando, abbia ripreso in mano lo smartphone per fare una rapida retromarcia: "Ho fatto un errore da ragazzino! Ho lasciato il mio cellulare su un tavolo a una festa di Natale. Mi dispiace per gli ultimi due tweet". Messaggio postato 42 minuti dopo il primo. Inutile.

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Van Gaal è rimasto virtualmente esonerato per una sera prima che fosse chiaro a tutti che il vertice dei dirigenti dello United non aveva prodotto alcuno scossone. Magari accadrà presto, subito dopo Natale, ma non è successo nel momento in cui è stato incautamente annunciato sulla Rete mostrando con chiarezza i rischi dell'informazione 3.0, quella dell'era dei social. Non è solo un problema per i tifosi, ovviamente ingannati dal propagarsi geometrico del falso scoop, ma degli stessi addetti ai lavori, sempre più in difficoltà nel controllo delle notizie.

Quando il mercato si fa con il telefonino...

Non è la prima volta e non sarà l'ultima. Solo per restare all'ultimo mercato estivo, hanno fatto notizia i tweet con cui il presidente della Sampdoria Ferrero ha garantito ai tifosi della Sampdoria, a trattative aperte, che Eder non sarebbe mai passato all'Inter: affare saltato all'ultimo minuto con i dirigenti nerazzurri che l'hanno scoperto scorrendo la propria timeline.

Oppure lo spoiler di Cerci nell'agosto 2014: "Accordo raggiunto con @atleti ringrazio torino e i suoi tifosi per tutto". Maiuscole a parte, un clamoroso autogol poi giustificato con l'opera di un hacker e corretto in attesa che il trasferimento si realizzasse veramente. Dove? All'Atletico Madrid ovviamente.

Oppure Guus Hiddink, pescato da un tifoso all'aeroporto di Londra prima di incontrarsi con i dirigenti del Chelsea, spoilerato addirittura dalla federazione australiana e, infine, ingaggiato dai londinesi come tutto il mondo sapeva malgrado le smentite furiose dei diretti interessati.

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Giovanni Capuano