Uncini “Se Rossi vince si supera la crisi”
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Uncini “Se Rossi vince si supera la crisi”

Passato, sicurezza, futuro, mercato... Franco Uncini a cuore aperto

Il Motomondiale sta subendo l'ennesima metamorfosi, plasmato come un panetto di plastilina dalla crisi economica mondiale da cui, ovviamente, anche questa fetta di sport non è immune. E' già da qualche anno che si cerca la correzione del tiro sui costi, tentando di camminare in equilibrio sul filo sottile della tecnologia, del risparmio e dello spettacolo.

Sabato scorso la Grand Prix Commission si è riunita a Barcellona per discutere su vari temi, che potrebbero cambiare ulteriormente l'indole tecnica e, di conseguenza, il regolamento del Motomondiale. Alcuni di questi argomenti sono:

l'abolizione della seconda moto in MotoGP (forse per un risparmio chilometrico del motore ed economico, sullo stipendio dei meccanici),

l'abolizione dei freni in carbonio a favore di quelli in acciaio e la vendita delle moto 2012 ai team nel 2013, invece dell'affitto...

Ma si è solo discusso e nulla è stato ancora deciso. Vale comunque la pena di fare una chiacchierata a tutto tondo con l'ex iridato Franco Uncini (campione del mondo 1982 su Suzuki), spina dorsale della Safety Commission del Motomondiale.

Dove sta andando la MotoGP?
"Secondo me sta andando nella direzione giusta, perché non è più una classe riservata alle moto ufficiali o alle Case, ma delle moto elaborate da dei preparatori anche se hanno una base da moto di serie, così danno spazio a nuove idee, nuovi obiettivi e progetti e alla fine ad un'elaborazione della ciclistica".

Metti da parte la diplomazia: c'è chi dice che le scelte fatte ad oggi dal Ceo di Dorna Carmelo Ezpeleta si sono rivelate un fallimento. Tu cosa ne pensi?
"Un fallimento? Io penso che chi lo dice è uno stolto perché, per esempio, se ricordi quando è stata introdotta la Moto2, tutti dicevano che sarebbe stata un fallimento e che non si sarebbe mai potuta sostituire la 250, che era l'unica classe che portava divertimento. E invece hai visto che gare stupende? Anche se non hanno un contenuto tecnologico molto sofisticato, la formula funziona e c'è lo spettacolo, che è quello che dà piacere al pubblico".

Quindi, nonostante il forte calo di pubblico non solo in tv ma anche alle gare, seguire i dogmi della F1 è ancora premiante?
"Noi non seguiamo la F1, qualcosa potrà essere simile ma... La F1 ha alle spalle un'industria automobilistica che è di gran lunga superiore a quella motociclistica e buona parte del pubblico è invitato dalle case automobilistiche. Il rapporto è diverso, non si può fare un rapporto con il Motomondiale: noi siamo subito dopo, ma a un livello nettamente inferiore".

Non sarebbe meglio invece seguire lo schema americano, i cui eventi (di motori in genere, anche Nascar) richiamano milioni di appassionatie per intere settimane?
"Tocchi il tema di cui ho appena parlato: la Nascar non ha chissà quali motori sofisticati, ma dei “motoracci” che vanno forte per cilindrata e potenza; ma alla fine gli americani hanno puntato sullo spettacolo.

Appunto per questo forse bisognerebbe lavorare di più per lo spettacolo e il pubblico, magari abbassando il costo dei biglietti, intrattenendo il pubblico creando degli eventi nell'evento...
"...O ritornare a far vincere Valentino Rossi!".

Tirando le somme a cinque gare dall'inizio: la scelta di tornare ai propulsori 1000cc ha raggiunto il suo scopo?
"Sì perchè alla fine le 800 erano un po' troppo difficili da guidare quindi l'elettronica doveva essere superiore, per moto così complesse. Il passaggio alle 1000 con l'introduzione delle CRT nello stesso campionato è stata una scelta giusta, e alla fine il prevedibile distacco di 5 secondi tra una e l'altra oggi è ridotto a 2. Questo è un anno di approccio con le CRT e vedrai che l'anno prossimo saranno molto più veloci".

Il 2013 sarà un ulteriore anno di transizione per le CRT? Cambierà qualcosa? Si vociferava anche di CRT unica nel 2014...
"Son tutte cose allo studio; questo è il primo anno, l'anno prossimo vedrai che le CRT faranno un grande salto di qualità, com'è successo alla Moto2, basti vedere come sono migliorati i tempi rispetto all'anno scorso; ovvio che dopo un anno d'esperienza si lavora e si capisce esattamente quale direzione prendere. Il grosso dei cambiamenti sarà nel 2014".

Perché, cosa succederà?
"Ci saranno ulteriori cambiamenti che sono al vaglio Grand Prix Commission con la MSMA".

Le tue prime impressioni sulla Moto3: decisione vincente?
"Fantastica! Io dovrei difendere le due tempi perché vinsi il mondiale con la 500 due tempi e sono un fanatico del 2T, ma purtroppo il motore 2T è scomparso dall'utilizzo stradale e quotidiano e non ha pù senso correre con il 2T. Il 4 tempi è il motore attuale e mi sembra giusto introdurre una categoria con questi motori. Sono gare divertentissime e pensa che siamo solo all'inizio!"

So che state modificando il regolamento. Sei già in grado di anticiparmi qualcosa?
"Non è ancora stata fatta alcuna scelta precisa".

Probabilmente si deve partire dal decidere se ridurre le MotoGP da due a una, e da lì poi tutto il resto a cascata, perché a quel punto ad esempio la regola del flag-to-flag non potrebbe più esistere...

"Ovviamente! Se decideranno per la moto unica, come sembrerebbe, la regola del cambio di moto ai box durante la gara dovrà essere abolita, ma è meglio aspettare le decisioni per parlarne".

A che punto siamo quindi con l'ipotesi di fare una centralina unica per tutti?
"Anche questo è un argomento che è in discussione e che è molto probabile che possa avvenire, perché sarebbe un buon sistema per avvicinare le  prime moto alle ultime".

La situazione economica nel settore: la crisi c'è ma sta per finire o continuerà a lungo in MotoGP?
"Magari poterlo sapere! Lo si diceva anche un anno fa che oramai si era toccato il fondo, invece ancora stiamo scendendo".

In ottica di apertura al mercato, entreranno nuove marche nel mondiale? Non dico un ritorno di Kawasaki, ma magari l'arrivo di BMW che in SBK sta facendo molto bene, così come Aprilia...
"BMW è già da qualche anno che è dell' dea di entrare in MotoGP e ha anche fatto qualche prova attraverso Forghieri e Luca Cadalora, che ha fatto da tester. Ora stanno facendo bene in Superbike, ma io non penso che il loro obiettivo sia quello di restare in Superbike. Quando entreranno, e come, non te lo so dire, sono dei piani molto segreti che facciamo fatica a sapere".

Quante (e quali) Case ufficiali hanno già mostrato interesse, (oltre ovviamente ad Honda), a realizzare una propria moto con relativo motore per il mondiale Moto2 del prossimo anno?
"Intanto con Moto2 Honda ha ancora un contratto in essere quindi per adesso non è un tema che si sta discutendo; sicuramente ci saranno Case interessate a sostituire Honda per entrare in Moto2 ma dovremo aspettare quelli che saranno i regolamenti".

Come vedi il fatto che dal 2014 la MotoGP in Italia verrà trasmessa solo su tv a pagamento?
"Non lo so, sono scelte commerciali difficili per me da valutare. Vista in maniera semplicistica ti direi che non credo che sia una scelta giusta, però sembrerebbe che il futuro prossimo siano le tv a pagamento e che i contenuti interessanti si vedranno lì. Se così fosse ha una sua logica che anche la MotoGP vada su tv a pagamento".

Cosa ne pensi dell'abbandono di Stoner e delle sue dichiarazioni sulla mala gestione da parte di Dorna? Come l'avete presa?
"Parlo per me, come Franco Uncini: io non posso accettare una critica così forte al nostro mondo. Lui ha vinto tanto, è diventato famoso, si è arricchito non poco e potrà vivere di rendita lui e forse tutta la vita di sua figlia. Sputare in maniera così cattiva su tutto e tutti del nostro mondo non mi è piaciuto molto e soprattutto la trovo una mancanza di rispetto per chi sgobba dal mattino alla sera e fa fatica ad arrivare a fine mese. Lui, in un mondo in cui si è arricchito, si permette di dire che sono tutti incapaci e egoisti. E' stata una critica eccessiva, sarebbe stato più elegante se avesse detto che correre in moto non gli piaceva più e punto. Avrebbe detto la stessa cosa ma in un'altra maniera".

Da grande estimatore di Valentino (quale sei da sempre), secondo te che anno avrà Rossi dopo queste cinque gare?
"(ride) Però 'estimatore' mettilo tra parentesi perché non potrei dichiararlo così apertamente! Tutti siamo nella speranza di vederlo tornare competitivo perché oltre alla crisi che incide non poco sulla quantità di spettatori, c'è anche la crisi di Valentino che amplifica la crisi economica. Sapevamo che c'erano dei cambiamenti in corso in Ducati a livello di contenuti tecnologici, però sembra che non stia avendo i suoi effetti, o forse ci sta impiegando più tempo di quello che ci si aspettava".

Mercato piloti nel 2013: è ipotizzabile un ritocco a quella regola che vieta agli esordienti di accedere il primo anno ad un team di MotoGP ufficiale (con vantaggio per Marquez, magari Iannone...)?
"Io credo che sia giusto così perché quella regola serve per fare in modo che gli esordienti che arrivano in MotoGP non siano gravati dal peso e dalle aspettative del risultato. Su  una moto semi ufficiale hanno la tranquillità di fare esperienza".

Tu quest'anno hai un collaboratore in più, Loris Capirossi. Com'è collaborare con lui nella sicurezza?
"E' bello! Lui è stato pilota come lo sono stato anch'io anche se qualche anno prima e ci capiamo al volo, parliamo la stessa lingua e mi trovo d'accordo con tutte le sue scelte. Lui principalmente ha seguito l'evoluzione delle gomme ed è riuscito a mediare con Bridgestone per ottenere una gomma che sta piacendo un po' a tutti".

Molto è stato fatto per la sicurezza, airfence, vie di fuga più ampie, vernici antiscivolo, riasfaltatura delle piste... State lavorando su qualcos'altro di nuovo a livello di sicurezza per il futuro?  
"Qualcosa di particolare no, stiamo cercando una soluzione alternativa al letto di ghiaia. Fortunatamente oramai tutti i circuiti hanno uno spazio di fuga sufficiente e laddove è extra sufficiente, noi chiediamo una parte di spazio di fuga in asfalto".

Per esempio: non è il caso di ristudiare le varianti visto che le moto cadute e i piloti tendono a tagliarle e rientrare in pista pericolosamente?
"Le varianti sono sempre state un nostro punto debole e quello che noi chiediamo è maggiore distanza tra una curva e l'altra e che diventino due curve sufficientemente distanti, in modo tale che se un pilota cade in una curva, non invada mai la seconda parte della variante. Quando un circuito  vuole fare una variante di questo tipo, noi partecipiamo al progetto e tendiamo a chiedere un allungamento tra la curva 1 e la 2".

Gira voce che è in progetto l'introduzione di un sistema di bandiere luminose...
"Non è vero, perché l'abbiamo già studiato e ha diversi limiti: a volte la distanza è tale che la visibilità dipende dalla luce che c'è di giorno, poi c'è il problema del back up perché se poi qualcosa non funziona... Piuttosto preferiamo mettere le bandiere più all'interno".

Parliamo di gomme: viste le condizioni meteo sempre più imprevedibili e variabili, le intermedie Bridgestone verranno rispristinate?
"Son tutte cose da decidere e valutare. Si decideranno a breve ma non c'è ancora nulla di certo".

Cosa ha insegnato la tragedia di Simoncelli?
"Non ci ha dato insegnamenti. Ci ha dato un gran dolore che ancora viviamo. Quello che è successo è stata una tragica fatalità che ha lasciato tanto dolore".

Come sono cambiati i rapporti nei confronti della Superbike da quando Bridgepoint ha acquisito anche il controllo sulla Infront: amici, nemici o come prima?
"Uguale a prima perché si tratta di manovre politiche che sono proprio all'esterno, noi non ce ne siamo neanche accorti di aver cambiato padrone".

Chi vincerà il mondiale?
"Jorge Lorenzo"

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Alice Margaria