Turrini: "La sentenza Fia? Una presa per i fondelli"
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Turrini: "La sentenza Fia? Una presa per i fondelli"

Solo una reprimenda per Mercedes e Pirelli. Questa la decisione del tribunale internazionale della F1 riguardo al caso dei test segreti di Barcellona. Il commento del giornalista del Resto del Carlino

Un buffetto sulla guancia e amici come prima. Il tribunale internazionale della Federazione internazionale dell'automobile (Fia) ha deciso che il test segreto condotto da Mercedes e Pirelli va derubricato a missunderstanding di poco conto. Per la serie, hanno sbagliato, ma non così tanto da meritare una punizione esemplare. La sentenza parla chiaro: Mercedes e Pirelli sono state ammonite ufficialmente, un cartellino giallo e nulla più. Anzi, sì, la casa tedesca è stata esclusa anche dai test per giovani piloti che si svolgeranno dal 17 al 19 luglio sul circuito inglese di Silverstone. Proprio come aveva chiesto la difesa del team di Brackley. Così è, se vi pare. Con buona pace della Red Bull e della Ferrari, che escono da questa vicenda con le ossa a pezzi.

"Siamo di fronte a uno scandalo gigantesco - spiega a panorama.it il giornalista Leo Turrini, tra i più attenti osservatori delle vicende della Formula 1 -. Quello della Mercedes, comunque lo si voglia vedere, è un illecito sportivo. C'è una regola molto precisa che impone alle scuderie il divieto di effettuare test nel corso del campionato mondiale. Bene, questa norma è stata violata ed è stato pacificamente ammesso pure dai diretti interessati. Oggi il tribunale internazionale ci dice che la punizione pesantissima e gravissima per tutto questo è che i giovani piloti della Mercedes non potranno partecipare al rookie-test di Silverstone. Roba da non credere, al limite dell'assurdo".

Una carezza in confronto alle condanne che ci si poteva attendere. Nessuna multa, nessun ritiro di punti, né tanto meno una sospensione della Mercedes per uno o più gran premi...

Semplicemente, pazzesco. E' come se in Italia-Brasile di domani Balotelli tirasse un pugno in pieno volto a Thiago Silva e la Fifa squalificasse il centravanti della Primavera del Milan. E' la stessa cosa. E' una gigantesca presa per i fondelli.

Le possibili conseguenze della sentenza di Parigi?

Mi permetto di ricordare una scena il film "Gli intoccabili". De Niro interpreta Al Capone e dice a Kevin Costner: 'Tu sei solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo'. La Ferrari esce da tutto questo cornuta e mazziata. Si è sentita dire dalla Federazione internazionale che è solo chiacchiere e distintivo. Come la Red Bull. E' un dato di fatto, la Ferrari ormai conta pochissimo. Tutte le decisioni che sono state prese negli ultimi anni dalla Fia in materia di regolamenti sono sempre state negative per Maranello. Questa è stata soltanto l'ennesima dimostrazione che le cose vanno ormai in questo modo. 

Presidente per un giorno. Cosa farebbe ora Turrini se fosse presidente della Ferrari? Quale il consiglio da girare a Montezemolo?

Nulla di più facile. Stasera convocherei Alonso e Massa per una sessione di tre giorni di test al Mugello con la macchina di quest'anno. In pista per mille chilometri di prove, che ci sarebbero senz'altro utili per migliorare la monoposto. Tanto la sanzione sarebbe quella che abbiamo letto. La Ferrari non potrebbe provare i suoi giovani collaudatori a Silverstone. Come dire, ce ne faremo una ragione. La verità tanto è una sola...

Prego...

Un nome e un cognome, Bernie Ecclestone. Dietro questa storia c'è lui, l'immortale capo della Formula 1, che si è fatto carico di pilotare l'esigenza della Mercedes di sistemare i guai con le gomme, evitando che a Stoccarda si stufassero prima o poi di arrivare dietro agli altri. Charlie Whiting (ndr, il direttore corsa della F1, è lui che ha dato il via libera al test di Barcellona) è un suo uomo. Che dire, hanno allestito un bel teatrino in cui hanno mischiato un po' le carte e fine della storia. La sanzione, e qui sta la cosa più assurda, non c'è. Meglio, c'è quella suggerita dalla stessa Mercedes. Roba da matti. 

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Dario Pelizzari