La batosta di Londra e la scelta dell'Inter
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La batosta di Londra e la scelta dell'Inter

Stramaccioni (e Moratti) puntano tutto sul campionato. Sicuri che sia la cosa giusta? - Cassano sovrappeso, ecco perché -

Tottenham-Inter è finita ancor prima di cominciare, più precisamente il giorno prima, durante la confrenza stampa della vigilia.

Perché se l'allenatore, Andrea Stramaccioni, dice: "Daremo il massimo, ma conta di più il terzo posto in campionato" significa che hai la testa e le gambe a casa.

Se poi metti in campo una formazione che vede in avanti Cassano in versione "sovrappeso" (almeno 5 kg, ma nessuno ad Appiano dice nulla?) affiancato dal solito evanescente Alvarez e dal giovane Kovacic, bravino, si, ma di sicuro troppo acerbo per questo tipo di partite e campi, e lascia a riposo Guarin e Palacio, allora sai già come va a finire. Perché i giocatori, sono tutto, tranne che stupidi. Capiscono al volo l'aria che tira e si adeguano (in campo).

Lo si vedeva negli occhi della squadra. Dalle distrazioni sulle palle da fermo, dalla dormita di Cambiasso sul gol del 3-0, a quelle di Pereira, dal fatto che i nerazzurri (in rosso) hanno perso tutti, ma proprio tutti i contrasti. Dal fatto che il Tottenham correva, me ntre l'Inter trotterrellava per il campo.

Adesso al ritorno ci sarà uno scatto di orgoglio, magari un successo risicato con il seguente commento nel dopo partita: "La qualificazione ce la siamo giocata all'andata, peccato, perché all'Europa ci tenevamo... etc etc etc".

L'errore principale però (oltre a quelli tattici e di mercato) è un altro. Un gruppo, un nuovo progetto parte e si fonda sulla mentalità. Se quella di Stramaccioni e della società prevede addirittura la brutta figura in Europa allora il male è davvero profondo.

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