Testa a testa sui saliscendi di Portimao
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Testa a testa sui saliscendi di Portimao

Sesto round di stagione del Mondiale delle derivate di serie: è la volta del tecnicissimo tracciato portoghese

Portiamo, nella regione portoghese dell'Algarve, sesto round della stagione. Si tratta di un circuito molto tecnico, caratterizzato da scollinamenti da cardiopalma e diverse curve di difficile interpretazione, un tracciato da piloti veri, insomma, apprezzatissimo all'unanimità.

LE FORZE IN CAMPO - Il favorito, senza se e senza ma, è Tom Sykes che l'anno scorso qui ha conquistato la Superpole ed è salito per due volte sul podio, sul gradino più alto in Gara 1 e in terza posizione nella seconda manche. E' anche il pilota più in forma del momento, reduce dalla straordinaria doppietta di Donington .

Dovrà vedersela con il capoclassifica, Sylvain Guintoli che, dopo la vittoria nel prologo di Phillip Island (l'unica della stagione) ha racimolato punti preziosissimi stringendo sempre ottime relazioni con il podio. Occhi puntati anche sul compagno di squadra Eugene Laverty, che su questo asfalto, lo scorso anno, ottenne il suo primo e unico successo stagionale.

Round decisivo anche per i due alfieri Bmw, Melandri e Davies, che devono assolutamente fare risultato per erodere il vantaggio - divenuto ormai importante - dalle vette della classifica.

Honda ripone tutte le sue speranze su Rea, visto che Haslam è ancora in pieno recupero e ancora non ha la certezza di riuscire a prendere parte alle gare portoghesi.

Problemi di salute anche per Checa, che qui vinse Gara 1 nell'anno del suo titolo mondiale. Per l'occasione, il Team Ducati Alstare schiererà anche Niccolà Canepa.

IL CIRCUITO E LE GOMME - Inaugurato nel 2008, il circuito portoghese si distinse fin da subito per gli incredibili saliscendi e per l'aggressività dell'asfalto, caratteristica - quest'ultima - che però è andata via via scemando. Di conseguenza, con il tempo, si è passati dalla necessità di adottare mescole molto dure a quella di optare per le soluzioni più morbide. 

Considerando anche il caldo pre estivo, sarà dunque molto importante bilanciare grip della mescola, resistenza all’asportazione di materiale ed elasticità dello pneumatico a caldo, questo per impedire effetti di decompattamento, movimento in percorrenza e perdità di supporto.

"Sarà il primo anno che correremo su questa pista nel mese di giugno - sottolinea il Racing Director di Pirelli Moto Giorgio Barbier - e questo ovviamente costituisce una incognita da non sottovalutare, perché potremmo trovare delle temperature particolarmente elevate a cui non siamo abituati che potrebbero mettere in crisi gli pneumatici causando blister. Il nostro scopo, oltre a puntare a migliorare costantemente in termini prestazionali, è anche quello di poter mettere sempre a disposizione dei piloti almeno una soluzione che permetta di concludere la gara anche in caso di condizioni limite".

La parte del tracciato che mette maggiormente alla prova gli pneumatici è l’ultima curva che ha una lunghezza di 350 metri e un tempo di percorrenza di circa 6 secondi e mezzo: per via dell’ampio raggio di curvatura, circa 150 metri, la moto è in costante accelerazione e passa da 150 a 250 Km/h con un angolo di piega di 50° circa. Questo provoca un incremento molto importante della temperatura sul lato di pneumatico interessato dalla piega, in particolare per quello posteriore che è chiamato a resistere al forte calore e a garantire al contempo una forte forza laterale e la possibilità alla moto di accelerare.

Al contrario le curve 5, 8, 11, 13, e 14 hanno un raggio di curvatura molto piccolo, approssimativamente 30 metri, che costringe il pilota a frenare fino ad una velocità molto ridotta. Percorsa metà curva, la moto richiede allo pneumatico posteriore, che è molto freddo, una forte accelerazione longitudinale fino a 1G con un angolo di piega di 50°.

Gli pneumatici sono particolarmente freddi soprattutto quando si inseriscono nelle curve a sinistra, le numero 5 e 13. Ancora una volta i piloti che riescono ad accelerare con un po’ di anticipo rispetto agli altri possono trarne un vantaggio importante.

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Luciano Lombardi