Tenerife, il nuovo circuito. Walter Sciacca: "Ricomincio da qui" - L'INTERVISTA
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Tenerife, il nuovo circuito. Walter Sciacca: "Ricomincio da qui" - L'INTERVISTA

La nuova avventura dell'ex amministratore delegato e direttore dell'Autodromo di Imola sull'isola principale delle Canarie

Siciliano, 43 anni, ex pilota di buon livello, direttore di alcuni tra i principali autodromi del Paese (vedi Imola) nonché organizzatore di importanti eventi motoristici internazionali.

Questo, in estrema sintesi, il Walter Sciacca del passato. Nel presente, invece, c'è Londra e ci sono, soprattutto, le Isole Canarie, Tenerife per l'esattezza, dove il 29 di agosto è stata posata la prima pietra del nuovo Circuito del Motor di Tenerife, del quale Sciacca sarà il nuovo direttore generale.

E' passato un po' di tempo dalla nostra ultima chiacchierata e, da allora, sono successe un po' di cose… Partiamo dalla fine e ripercorriamo a ritroso questi anni?

Quest'ultima è stata una fase molto intensa della mia vita professionale, vissuta principalmente nella veste di consulente per diverse strutture e sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti. Ho viaggiato molto e visitato più di 50 autodromi tra Europa, Russia Americhe e Asia. Ci sono stati i progetti di Pontedera e di Salmour, per esempio, i dialoghi con il governo albanese per la realizzazione del primo autodromo del Paese, un altro paio di progetti top secret e oggi Tenerife… 

A proposito dell'ultimo arrivato, sarà consulente per la realizzazione dell'impianto e direttore generale poi, ma in realtà il suo ruolo, a quanto sembra, sarà molto più ampio...

Esattamente: ho sviluppato un modello di business innovativo per gli autodromi e il modello gestionale di Tenerife l’ho predisposto in questa direzione. Il Circuito del Motor di Tenerife avrà al suo interno numerose attività industriali e commerciali che stiamo definendo e che lo renderanno unico nel settore. Tra le altre cose, tanto per fare un esempio, all’interno della nostra struttura stiamo cercando di realizzare il primo Centro Internazionale Automotive e Motorsport collegato all’Università e alle tante realtà presenti in tutto il mondo, con laboratori di ricerca e metodologie di sviluppo all'avanguardia.

In sostanza, definirlo "autodromo" è riduttivo: sarà un polo tecnologico di assoluta eccellenza nell’automotive e nel motorsport.

Quali saranno i passaggi chiave delle sua attività pre-realizzazione e quelli della fase "post" una volta che la struttura sarà inaugurata??

Al termine degli incontri istituzionali con le autorità locali a tutti i livelli procederò con le aziende del territorio, l’Università e tutte le realtà che potranno essere inserite nel progetto di gestione dell’autodromo.

Quello che ci attende, è un lavoro molto complesso, innanzitutto perché questo impianto nasce in un luogo atipico: sarà il primo e unico costruito su un’isola dell’oceano Atlantico e per questa ragione sarà necessario innanzitutto formare tutte le figure professionali necessarie.

E’ nostra intenzione dare la priorità agli abitanti di Tenerife generando così nuova occupazione oltre a contribuire ad aumentare l’indotto economico dell’isola stessa. Seguiranno le fasi di comunicazione, marketing e commerciale che ci porteranno alla programmazione di tutte le attività.

Dopodiché entreremo nel vivo con la gestione e lo sviluppo delle attività e degli eventi.

Un ruolo così articolato e complesso avrà in sé anche qualche criticità. Ha già un'idea degli ostacoli e delle difficoltà che le si potranno presentare?
E’ sempre difficile che progetti di questa natura non abbiano ostacoli, difficoltà e criticità. Il mio compito e quello di Onda Rossa SL, società a cui fa capo sia la proprietà che la gestione del progetto, è anche (e soprattutto) quello di trovare soluzioni ai potenziali problemi.

D'altro canto, però, la soddisfazione di centrare l'obiettivo sarà superiore a ogni altra attività del settore di tipo "standard", per così dire.

Ha centrato il punto. Riuscire in questa impresa centrando tutti gli obiettivi che ci siamo posti ci darebbe una soddisfazione incommensurabile. Per quanto mi riguarda, la difficoltà di questa "missione" è stato l’elemento determinante che mi ha fatto decidere di accettare l'incarico.


Tenerife è già terra di test e di prove per le Case motociclistiche e per tutto l'indotto che vi ruota attorno. Tra i suoi obiettivi ci sarà anche quello di integrare le attività dell'Autodromo con questa realtà? 

Assolutamente si. I test, le prove delle Case automobilistiche, motociclistiche, di pneumatici, così come le presentazioni stampa dei nuovi modelli, gli incentive, le scuole di guida, e tutte le attività legate alla sperimentazione e allo sviluppo saranno certamente un punto importante.

Contiamo di costruire anche delle strutture permanenti per permettere alle aziende di avere la loro base all’interno del nostro autodromo.


Ancora prima di essere realizzato, il circuito di Tenerife si distingue già per la sua dimensione internazionale, in considerazione del fatto che il progetto prevede le omologazioni di massimo grado delle federazioni mondiali del motorsport, sia in ambito auto che moto.
Il progetto è stato revisionato e ulteriormente migliorato dall’ing. Adamo Leonzio, figura di spicco per la progettazione di impianti sportivi motoristici, già progettista di diversi altri autodromi. Lui è una certezza. E l’intera opera sarà realizzata dal colosso italiano delle costruzioni Axia, azienda di comprovata esperienza internazionale.

Sarà una pista tecnica, divertente e sicura.

E poi certo, non avremo limiti strutturali per poter ospitare le principali competizoni internazionali e, anche se a momento è prematuro parlare di gare, il fatto di poter ottenere le omologazioni auto (FIA) e moto (FIM) di massimo grado ci consentirà di poter valutare con molta attenzione i calendari dei vari campionati per inserire anche una nostra eventuale richiesta.

Tra le ipotesi stiamo valutando anche la possibilità di proporre noi una gara internazionale ma ripeto è ancora presto per parlarne.

Naturalmente valuteremo anche le competizioni nazionali e, perché no, la possibilità di creare un campionato delle Canarie.

Quali saranno le prospettive per gli utenti che vivono sull'isola?
Tenerife e le altre sei isole dell’arcipelago delle Canarie hanno un numero di appassionati molto significativo che ci consente, numeri alla mano, di ipotizzare una loro fattiva partecipazione sia come utilizzatori del circuito sia come spettatori di gare ed eventi.

Aldilà di questo aspetto, il dato più importante è dato dal turismo dell’isola: più di 6 milioni di persone l’anno e dalle indagini da noi condotte questo numero rappresenta, in termini percentuali, una risorsa molto importante. Quindi utenza locale, utenza data dal turismo e nuova offerta per attrarre appassionati di auto e di moto da tutto il mondo.

Parliamo di questi ultimi...

Avranno la possibilità di accedere a un pacchetto turistico completo, cioè potranno venire con la famiglia e trovare qui sul posto moto e/o auto sportive di varie marche oltre all’abbigliamento tecnico che consentirà loro di divertirsi senza pensieri mentre le fidanzate, le mogli e i figli avranno modo di fare attività turistiche già programmate.

La nostra struttura avrà diverse aree tematiche e stiamo lavorando per creare il primo parco adrenalinico tematico al mondo, l'AdrenalinMotorPark.

Planimetria del tracciato alla mano, quali saranno i suoi punti di forza? 

Ci sono aspetti soggettivi e altri oggettivi. Personalmente trovo che il tracciato sia tecnico e allo stesso tempo divertente. La sua bellezza intrinseca, aldilà del luogo, è data dai diversi saliscendi con pendenze in salita e discesa che mediamente staranno intorno al 5%, e un rettilineo che consentirà di raggiungere oltre 300 Km/h sia con le auto che con le moto.

Sarà possibile utilizzare il circuito in 9 diverse configurazioni, che potranno essere usate anche in contemporanea arrivando fino all’utilizzo di 3 piste indipendenti con 7 differenti possibilità di configurazione.


Neppure un lato debole?
Quelli che abbiamo individuato sono stati elaborati e con grande lavoro trasformati in punti di forza. Lascio che siano gli utenti, gli spettatori, le aziende e le industrie a segnalarcene di eventuali.

Da parte nostra, siamo aperti alle critiche costruttive e siamo sempre pronti a metterci in discussione per migliorare quanto stiamo realizzando.

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Luciano Lombardi