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Claudio Villa/Getty Images
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Svezia-Italia: Ventura a caccia del Mondiale con la nazionale di Conte

A Solna andata dello spareggio per Russia 2018. In campo il modulo e sette giocatori dell'Europeo 2016 (quando battemmo gli svedesi)

Friends Arena di Solna, Stoccolma, ore 20 e 45. L'Italia si gioca la prima delle due carte per il Mondiale di Russia contro la Svezia nello spareggio d'andata. Dentro o fuori, senza più possibilità di appello. Per il ct Ventura è il momento più importante di una carriera fin qui vissuta senza grandi acuti internazionalie per gran parte della sua nazionale è l'appuntamento con il destino.

Non è un caso che nella conferenza stampa della vigilia il tecnico sia stato sollecitato molto meno di Gianluigi Buffon, icona di questo gruppo più di un allenatore che negli ultimi tre mesi ha attraversato polemiche, critiche e scossoni riuscendo a restare in piedi anche nei momenti più difficili. La sconfitta del Bernabeu contro la Spagna ha lasciato in eredità un calo di autostima che è stato pericoloso nella fase decisiva del girone. Ora è il momento di cancellare tutto e far valere una supposta superiorità nei confronti degli svedesi.


Modulo e formazione di Ventura

Per farci salire sull'aereo che porta al Mondiale di Russia, Ventura sceglie di tornare al passato. A Stoccolma gioca l'Italia di Conte, quella dell'Europeo chiuso tra gli applausi in Francia pur partendo con una qualità media del gruppo forse inferiore anche a quella che abbiamo a disposizione adesso al netto degli infortuni.

Si gioca con il 3-5-2 che era stato abbandonato in fretta nell'autunno di un anno fa dopo le prime quattro prove e con una formazione che in larga parte ricalca quella contiana. Basta mettere in fila i nomi: Buffon in porta, Bonucci-Chiellini-Barzagli a ricostituire la BBC e poi Candreva esterno di destra e Parolo-De Rossi in mezzo. Cambia la catena di sinistra e, se Belotti prenderà il posto dell'infortunato Zaza lasciando ad Eder il compito di fare il jolly, cambia l'attacco.

Un passo indietro dopo un percorso nel quale il ct aveva cercato di valorizzare i giovani, ma non si può fargliene una colpa: contro la Svezia ci giochiamo davvero tutto e in queste occasioni conta più la qualità umana di mille discorsi. Poi, se qualificati, ci sarà tempo per correggere e proseguire ringiovanendo una nazionale che a Solna schiera sette calciatori oltre i trent'anni d'età.

Cabala e scaramanzia per uno spareggio storico

La Svezia è un avversario da rispettare e temere, capace di mettere fuori dal Mondiale l'Olanda in declino e di contendere sino alla fine alla Francia il primo posto nel girone. Non solo: nell'ultimo anno abbondante ha battuto entrambe le finaliste dell'Europeo in amichevole (Portogallo) o gara ufficiale (Francia). Gioca un calcio organizzato, fisico e basilare che ci si augura sia stato studiato a fondo prima del doppio confronto.

La cabala ricorda che vent'anni fa fummo capaci di superare la Russia nell'unica occasione in un playoff mondiale. Allora la squadra era indubbiamente più forte e c'erano minori paure, ma fu comunque una battaglia e questo deve suonare come campanello d'allarme adesso.

La statistica dice che mai nessuna nazionale uscita vincente dalla roulette degli spareggi è stata poi capace di conquistare il Mondiale. Una sola (Scozia 1962) arrivò alla finale e la maggior parte (53%) non hanno nemmeno superato il girone eliminatorio. 

L'Italia ha in testa un percorso diverso. Ventura è convinto di poter portare in Russia una squadra competitiva per fare bella figura ma ha bisogno prima di arrivarci cancellando paure e perplessità di queste settimane. Si parte proprio a Stoccolma, tappa obbligata e da non sbagliare.

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Giovanni Capuano