Superbike 2015: il Mondiale secondo i piloti
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Superbike 2015: il Mondiale secondo i piloti

I protagonisti della Sbk giudicano il nuovo regolamento, rivelano gli obiettivi di stagione e danno i loro pronostici sul vincitore finale

Leon Haslam (Aprilia Racing Team Red Devils)

"Come ogni anno, punto a vincere e sento che in questa stagione potrebbe arrivare l'occasione migliore. Fisicamente non sono al meglio, ma non posso lamentarmi: durante l'inverno non ho subito nessuna operazione e questo è già un ottimo punto di partenza... Mi sono innamorato della Aprilia RSV4 alla prima prova e ho guadagnato fiducia in me stesso giro dopo giro: stiamo ancora lavorando per trovare il miglior setting con le nuove regole, ma tutto si sta sistemando. La moto ha due caratteristiche straordinarie: l'erogazione dolce della potenza e l'elettronica e stiamo mettendo a punto il nuovo motore e adattando lo chassis. L'atmosfera e la professionalità sono fantastiche, è davvero un team vincente e Jordi (Torres, ndr) sarà utilissimo nel box: grazie all'esperienza nella Moto2, il suo approccio alla guida darà informazioni importanti. La Ducati sarà dura da battere: sembra l'unica moto in grado di guadagnare potenza dove tutte le altre la perdono. Come Jonathan Rea: la Kawasaki possiede un pacchetto vincente e lui saprà adeguerà molto bene alla moto".

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Tom Sykes (Kawasaki Racing Team)

"All'inizio ero contrario alle nuove regole, ma alla fine mi sono arreso. La novità peggiore, secondo me, è quella che non permette più di avere a disposizione due moto nel box, ma una sola. Questo, comunque, consentirà ai team privati di competere con quelli ufficiali e sarà un bene per lo spettacolo. Il mio obiettivo è migliorare i risultati che ho ottenuto in questi quattro anni con la Kawasaki e vincere il Mondiale: mi sento bene e credo che tutto sia ok per farcela. Abbiamo sviluppato la ZX-10R in tutti i settori e stiamo perfezionando il set up per ottenere dalla moto il massimo con meno potenza. Vedo bene la Ducati: in pratica la Panigale è la moto dell'anno scorso omologata e costa quattro volte di più della ZX-10R standard... Johnny (Rea, ndr) va davvero veloce, ha una grande esperienza e abbiamo circa la stessa età: la nostra scuderia sarà tosta e spero che condivideremo i dati dei test per spingere ulteriormente la moto in gara, così da lottare anche per il titolo costruttori".

Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team)

"Il mio obiettivo è arrivare alla fine di tutte le gare e non farmi male. Un voto su come mi sento? Direi 7: ho svolto molto seriamente la preparazione atletica. Devo migliorare la tecnica di frenata, il cambio di velocità e il grip: mi rendo conto che ho bisogno di macinare chilometri per sfruttare appieno le potenzialità della mia Kawasaki ZX-10R. Sono molto soddisfatto della moto: quando ho firmato il contratto con la Kawasaki l'anno scorso, avevo aspettative altissime e la prima volta che sono salito sulla 'verdona' sono rimasto entusiasta delle prestazioni. Aver cambiato scuderia è una decisione di cui sono convinto al 100%: ho grande fiducia nella moto e di sicuro siamo competitivi. Con la Ducati sarà una bella sfida: grazie al nuovo regolamento gli ingegneri non hanno dovuto apportare modifiche minime e anche Tom (Sykes, ndr) sarà un avversario molto pericoloso. Non mi ha passato nessuna informazione e non ci siamo confrontati su setting e messa a punto perché abbiamo stili di guida diversissimi e i nostri team lavorano indipendenti. Lo aspetto in pista".

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Sylvain Guintoli (Pata Honda World Superbike Team)

"Sulla carta il nuovo regolamento dovrebbe rendere la lotta più agguerrita e il campionato più appassionante. Il Mondiale che ho vinto l'anno scorso mi ha regalato emozioni uniche e intendo riprovarle: non ho perso la voglia di vincere e punto al secondo titolo. Mi aspetta poi una grande sfida: riportare al vertice la Honda, la mia nuova squadra. Dopo l’incidente a Jerez de la Frontera fisicamente non sono al 100% ma devo provare a gareggiare per capire il mio reale stato di forma. Sin dai primi test, a novembre, abbiamo fatto passi notevoli, però devo imparare a tirare fuori il meglio dalla mia moto. In questi mesi ho espresso le mie perplessità su alcuni aspetti tencici e i meccanici hanno apportato diverse modifiche: sono molto contento del lavoro che abbiamo svolto. Non temo nessuno: il principale avversario sono io, per questo mi sto concentrando su me stesso. Io e Michael (van der Mark, ndr) ci bilanciamo, siamo una buona combinazione. Lui, giovane, è un’esplosione di energia; io metto a frutto l'esperienza. Spero che Michael vada forte perché la sfida mi spingerebbe a dare il meglio, come è successo l'anno scorso con Marco Melandri".

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Michael van der Mark (Pata Honda World Superbike Team)

"Il nuovo regolamento porterà i suoi frutti, specialmente per noi della Honda. Metterò a fuoco il mio obiettivo dopo un paio di corse, in modo da avere chiara la situazione; ho trascorso qualche anno in sella alla 600 CBR e sono contento di avere firmato un contratto biennale, perché dà la possibilità a me e alla squadra di sfruttare al meglio la moto. Come voto al pacchetto, io più la moto, aseegno un bel 9. Per quanto riguarda me, debutto nella categoria: devo imparare a dosare le energie nelle due manche e utilizzare bene il tempo tra una e l'altra; a proposito della moto, sono ancora tanti dettagli tecnici da sistemare. Lo chassis è uno dei punti di forza: troviamo sempre in tempi rapidi un buon setup con le sospensioni e così possiamo focalizzarci sull'elettronica, che richiede maggiore attenzione. Sylvain (Guintoli, ndr) è il campione del mondo in carica e, si sa, il primo avversario da battere è il compagno di scuderia. Con lui condividerò le informazioni e imparerò un sacco, insieme faremo un ottimo lavoro".

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Niccolò Canepa (Team Hero EBR)

"Più le moto si avvicinano alla serie e sono simili l'una all'altra, più c'è spettacolo: quindi sono favorevole al nuovo regolamento, sarà di sicuro una stagione divertente. Il mio obiettivo è sviluppare la EBR 1190 RX, dimostrare il mio valore e arrivare a punti ogni domenica. Fare da collaudatore e da pilota non è un compito facile, però ho un compagno di squadra (Larry Pegram, ndr) che mi aiuta. Non sono mai stato così in forma: fisicamente sono al 100% e non avrò difficoltà a finire le due gare ogni domenica. Mentalmente sono carico perché esco da una stagione dove sono andato fortissimo e mi sono laureato vicecampione del mondo. Nel box c'è una ottima atmosfera e il team è veramente unito: è stata una sorpresa bellissima e gran parte del merito va a Larry, che è anche il mio team manager, avere il team manager in pista è l'ideale per me. La EBR è molto equilibrata, leggera e intuitiva: sono doti che apprezzo molto perché mi permettono di guidare rilassato. Ora devo fare in modo di adattarla al mio stile e lavorare sull'elettronica: è tutto nuovo e lo sviluppo richiede tempo. La moto che è migliorata di più? La mia: nei test a Jerez de la Frontera sono riuscito a cancellare 3 secondi dai tempi che aveva segnato nel 2014, direi che è uno step incredibile. Jonathan Rea credo sia il rider più forte: ha corso diversi anni con una moto che forse non era all'altezza, ma con la Kawasaki può sicuramente lottare per il titolo”.

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Chaz Davies (Aruba.it Racing-Ducati Superbike Team)

"Sono favorevole alle nuove regole: riportano la Superbike alle origini, con moto più simili a quelle in produzione; in più, nei test abbiamo riscontrato che le novità hanno avuto un impatto minimo sulle prestazioni. Il mio obiettivo è vincere e conquistare una posizione che mi permetta di lottare per il titolo. Parto fiducioso al massimo: ho lavorato duro durante l'inverno e qualche risultato è già arrivato, ora devo migliorare la concentrazione e la resistenza; della Ducati Panigale R bisogna aumentare le prestazioni sulla distanza di gara per mantere tempi competitivi per almeno metà corsa. La passata stagione non ci eravamo riusciti ma quest'anno abbiamo l'occasione per sviluppare ulteriormente il pacchetto e i costanti miglioramenti mi fanno ben sperare. Non temo nessuno ma sono curioso di vedere cosa combinerà la Buell: ha fatto progressi enormi. La sfida con Davide (Giugliano, ndr) non appena recupererà dall'infortunio sarà tosta: ha talento ed è veloce. Anche se abbiamo stili di guida diversi, le nostre richieste e le analisi che riportiamo ai nostri tecnici si assomigliano e questo ci tornerà utile nella stagione".

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Davide Giugliano (Aruba.it Racing-Ducati Superbike Team)

"Il regolamento, secondo me, si adatta bene alle derivate di serie. La sfida è superare i miei limiti per migliorarmi e lottare in ogni gara per il podio. Della moto sono soddisfatto: nei test è andata bene e mi ha entusiasmato l'elettronica, davvero valida, che mi permette di guidare bene: voglio perfezionare i setup base per fare in modo che la Panigale R rimanga sempre uguale nel corso della stagione. La Kawasaki e l'Aprilia restano le moto da battere, ma credo che molti i piloti potranno giocarsi la vittoria. Chaz (Davies, ndr ) è molto veloce e molto aggressivo: proviamo lo stesso pacchetto e riceviamo sensazioni simili e questo è un valore aggiunto per quanto riguarda lo sviluppo".

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Randy De Puniet (Voltcom Crescent Suzuki)

"Le nuove regole saranno utilissime, perché renderanno il Mondiale più equilibrato. Questa è la mia prima stagione nel Mondiale Sbk: voglio essere costante per tutto il campionato e finirlo con il piazzamento migliore. Sono soddisfatto della mia forma fisica e ho fiducia nella mia Suzuki perché le sensazioni in sella sono state buone. Da debuttante, mi affido al team, che lavora davvero tantissimo. La moto è competitiva e abbiamo ancora un buon margine per migliorarla: lo chassis è eccellente, mentre l'elettronica ha bisogno di ulteriori modifiche. Alex (Lowes, ndr) è un ottimo compagno di squadra: è veloce e ha già fatto esperienza sulla moto l'anno scorso".

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Alex Lowes (Voltcom Crescent Suzuki)

"Il nuovo regolamento? Ogni team dichiara che le moto hanno prestazioni inferiori, mentre dai test è emerso che le squadre più forti restano le più competitive: vedremo in pista come funziona. Corro per il secondo anno nel Mondiale e vorrei vincere la mia prima gara nella categoria; il mio obiettivo è lottare al vertice e, a fine stagione, essere soddisfatto del mio lavoro. Con il team sto andando nella direzione giusta per mettere a punto il pacchetto e sono soddisfatto: nel 2014 ho imparato molto e ora ho più fiducia nelle mie capacità, non vedo l'ora di iniziare a correre e a divertirmi. Della Suzuki GSX-R1000 mi piacciono tantissimo le sensazioni dell'anteriore nell'inserimento in curva, mentre dobbiamo aumentare la velocità in uscita dalle curve lente: per farlo, la potenza va sfruttata in altro modo. L'Aprilia e la Kawasaki hanno girato forte ai test di Jerez de la Frontera, forse la Ducati è la moto migliore, però: sarà un’impresa lottare contro le moto factory ma daremo il massimo. La lunga esperienza di Randy (De Puniet, ndr) nella MotoGP sarà indispensabile nel box: credo che saranno sei i piloti che si daranno battaglia per la vittoria in ogni round e noi due cercheremo di mettere sempre il bastone tra le loro ruote".

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Matteo Baiocco (Althea Racing)

"Il nuovo regolamento ha penalizzato le 4 cilindri, che negli ultimi anni avevano raggiunto potenze elevate: per il Mondiale è un ottimo punto di partenza, perché così le moto saranno più vicine tra loro e le gare saranno più incerte. Essere con una scuderia importante e che ha una mentalità vincente come il team Althea è già una grande soddisfazione: la sfida sarà dimostrare quanto valgo, come uomo e come pilota. Il mio obiettivo sarà conquistare un posto fisso tra i migliori: mi piacerebbe centrare la top 5, ma so che bisogna fare un passo alla volta. Sono felice del mio percorso prestagionale: mi sono preparato molto e sto lavorando sodo per scendere da 69 kg a 67 kg. Conosco bene la Ducati Panigale R: l'ho sviluppata come tester e ho piena fiducia nel pacchetto. La frenata e l'ingresso in curva sono incredibili: riesco a frenare tardissimo e con i progressi nell'elettronica tutto funziona meglio. Ci sono cinque-sei piloti molto veloci, non voglio fare nomi e mi auguro che tra i migliori compaia il mio. Nicolas (Terol, ndr) è un pilota che mi assomiglia molto, nell'atteggiamento e nella gestione del lavoro. È un bravo ragazzo e porta tanta esperienza ad alti livelli".

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Nicolas Terol (Althea Racing)

"Penso che il nuovo regolamento regalerà gare più competitive e le squadre avranno a disposizione materiali migliori. Negli ultimi test ho fatto molti progressi; con il team mi trovo molto bene, lavoriamo sodo e nulla è lasciato al caso. L'obiettivo è ripagare Genesio Bevilacqua (titolare del team, ndr), Ducati e la squadra della fiducia che hanno riposto in me: credo molto nel mio potenziale e voglio ottenere buoni risultati. Nel box ricevo ottimi consigli e la giusta pressione, ma ho bisogno di capire come funzionano alcuni dettagli della moto: in particolare, devo imparare il funzionamento dell'elettronica, perché a volte sono lento in uscita di curva, e capire il comportamento delle gomme per sfruttarle al massimo. La stabilità nelle curve veloci, invece, è pazzesca: la moto si lancia come un missile ed è una bellissima sensazione. Matteo (Baiocco, ndr) è una persona stupenda e siamo andati d'accordo da subito: ha moltissima esperienza, è molto veloce e motivato. La Kawasaki ha il pacchetto più forte, ma non sottovaluto nemmeno la Honda e l'Aprilia".

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Larry Pegram (Team Hero EBR)

"Le nuove regole sono ottime per livellare la competizione e sono favorevoli alla mia moto, perché è molto simile a quelle in produzione e la EBR da strada non è inferiore a nessun'altra. Sono orgoglioso del fatto che sia una moto costruita in America e che il sogno di Erik Buell si sia avverato: è la prova delle grandi cose che riesce a fare un uomo. Punto a due obiettivi in contemporanea: come pilota imparare i nuovi tracciati e, come team manager, gestire la scuderia. Mi sono occupato del box per anni nel campionato americano ma nel Mondiale il livello è superiore. Poi voglio dimostrare che il pacchetto della moto è buono: firmerei per finire nella top 10 in qualche gara e terminarle tutte senza problemi di meccanica. La mia squadra, anche grazie al supporto di Niccolò (Canepa, ndr), sorprenderà tutti, ne sono certo. La moto ha bisogno di essere sviluppata nell'elettronica, il problema è che a differenza delle grandi case costruttrici le nostre risorse economiche sono limitate. Abbiamo un motore solido, però, e Niccolò ci darà delle soddisfazioni: apprezzo il suo atteggiamento e il talento, secondo me è tra i piloti più forti del campionato. Sono il più anziano in pista ma fisicamente mi sento al massimo: mi alleno tutti i giorni e sto bene. Tecnicamente, dovrò adattare la mia guida alle gomme Pirelli e ai circuiti, diversissimi rispetto agli Usa".

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Santiago Barragán (Grillini Sbk Team)

"Con le nuove regole i team privati hanno l'opportunità di utilizzare moto più competitive e più vicine a quelle delle squadre ufficiali: sarà un Mondiale spettacolare e competitivo. Quanto ai miei obiettivi: imparare, alzare il mio livello, finire con regolarità tra i top 15 e, a lungo termine, correre tra le derivate tanti anni e lottare per i primi posti. Ho fiducia nelle mie capacità, ma mi rendo conto che quest'anno è tutto nuovo: il feeling con la squadra e la ZX-10R (che guiderò dal round di Aragón) è però eccellente e questo mi permette di lavorare al meglio. So che le prime gare saranno dure, ma credo che faremo una buona stagione. Fisicamente sto abbastanza bene: sono un personal trainer e studio Scienza dello sport all'Università, quindi so come allenarmi. Tecnicamente devo invece capire in che modo tenere la traiettoria corretta, come si comportano le gomme Pirelli e come funziona la Sbk, perché ho sempre guidato le Superstock. Tom Sykes e Jonathan Rea sulle Kawasaki lotteranno per il titolo, ma anche la Ducati con Davide Giugliano, che spero rientri presto, e le Aprilia saranno a mio avviso fortissime".

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Imre Toth (BMW Team Toth)

"Il campionato sarà più difficile rispetto all'anno scorso, ma per me è un pregio: le nuove regole torneranno utili a tutti i team, anche se credo che le scuderie ufficiali saranno un passo avanti, come sempre. Sono alla seconda stagione in Sbk, il mio obiettivo è fare meglio del 2014: tanto per cominciare, voglio conquistare punti a ogni gara. Dopo l'infortunio alla spalla e al piede dell'anno scorso non sono ancora al massimo, però mi sento abbastanza bene; dall'anno scorso mi porto dietro i problemi dell'elettronica e del controllo di trazione. Non ho provato la moto in inverno perché ho saltato i test ma sono fiducioso, perché la mia Bmw è una bomba. Non a caso temo il mio compagno di box: e pensare che Gábor (Rizmayer, ndr) è mio amico da un pezzo, visto che ci conosciamo dal 1991".

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Gábor Rizmayer (BMW Team Toth)

"Spero che le nuove regole abbassino i costi per le scuderie più piccole come la nostra e rendano il Campionato più competitivo. Punto a imparare tutto sulla BMW S1000 RR e sui tracciati, in particolare quelli in cui non ho corso nel 2014: con il team l'obiettivo è entrare nella Superpole, guadagnare punti con entrambe le moto e ottenere qualche buon risultato nella Top 10. Finalmente torno a correre a tempo pieno, non mi capitava da un po' e ne sono entusiasta: so però che dovrò lavorare sodo perché non abbiamo svolto i test prestagionali e la moto non è al livello delle altre. L'elettronica è uno dei punti deboli; il telaio, invece, è eccellente. La moto che è migliorata di più? La EBR 1190 RX: la Buell ha realizzato una derivata competitiva partendo da zero e con un rider d'esperienza come Niccolò Canepa non mancheranno le sorprese. Divide il box con Imre (Toth, ndr) è il massimo: ci conosciamo da una vita e il nostro rapporto va quindi oltre la semplice collaborazione".

Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia Superbike Team)

"Considero positive le nuove regole: torneremo a essere tutti riuniti in un'unica categoria e sono certo che, grazie alle capacità tecniche della mia squadra e alla competitività della mia Bmw disputerò una stagione ai massimi livelli. L'obiettivo è sviluppare la moto: è completamente nuova sia per quanto riguarda il motore sia per la parte elettronica, curata direttamente dalla casa. Dovremo focalizzarci proprio sull'elettronica per trovare un buon setup di base su cui lavorare di gara in gara; il motore, invece, è uno dei punti di forza. Sono felice di essere ancora nel team e vorrei che quest'anno fosse meno travagliato: la scorsa stagione era stata difficile a causa degli incidenti e degli infortuni che mi avevano costretto a rinunciare a molte gare. La mia scuderia, però, mi è sempre rimasta vicina e questo mi ha aiutato a superare i momenti complicati. Ho recuperato bene anche dall'operazione alla mandibola che ho subìto a dicembre e darò il massimo per conquistare le migliori posizioni e più punti possibili".

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Leon Camier (MV Agusta Reparto Corse)

"Le nuove regole toglieranno il distacco tra la maggior parte moto e i team satelliti della Ducati e della Kawasaki avranno la stessa dotazione delle squadre factory, quindi la lotta sarà ancora più dura. Io punto a migliorare round dopo round: sono realistico e continueremo a lavorare sulla moto per entrare nei primi 10. Il team mi dà grande fiducia perché si impegna al massimo, anche se siamo al debutto e dobbiamo partire da zero: la parola d’ordine è sviluppare, eppure credo che proprio la mia MV Agusta 1000 F4 e la Panigale abbiano già fatto i progressi più grandi. Fisicamente sono in forma, mi sono preparato bene; tecnicamente sto lavorando sullo chassis, sul motore e sull'elettronica, che credo migliorerà parecchio quando riceveremo il nuovo kit per il round di Aragona. In Spagana il pacchetto della moto diventarà senz'altro più performante. Non ho compagni di squadra e sento una bella responsabilità, però credo di avere accumulato una buona esperienza guidando diverse moto nel 2014 e darò il massimo".

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Roman Ramos (Team Go Eleven)

"Con il nuovo regolamento le moto saranno più simili, di conseguenza il Mondiale sarà livellato. Punto a entrare nella Superpole e restare tra i primi 10 piloti: sarà dfficile, ma stiamo lavorando un sacco per riuscirci. Allo stesso tempo cercherò di imparare dalla categoria e dai piloti, visto che sono al debutto. Mi sento molto bene e forte psicologicamente e penso che riusciremo ad avvicinarci ai team migliori. La mia Kawasaki ZX-10R è splendida, ha buoni freni e un chassis ottimo: la sfrutterò al massimo per accorciare il gap con le moto ufficiali, in particolare le due Kawasaki, che sono state velocissime nei test".

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Leandro Mercado (Barni Racing Team)

"Le nuove regole mi piacciono: il Mondiale sarà più combattuto e sono sicuro che la mia Ducati Panigale R sarà competitiva. Il team è per me tutto nuovo, ma so che faremo grandi cose. La mia sfida personale è diventare più competitivo gara dopo gara, stare vicino ai migliori e piazzarmi tra i primi dieci piloti. E' la mia prima stagione in Sbk e devo imparare tutto, visti anche alcuni circuiti per me inediti. Ho il massimo della fiducia perché ho lavorato duramente, sulla moto ho buone sensazioni: far parte di questo campionato è un sogno e sono carico a mille".

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David Salom (Team Pedercini)

"Con le nuove regole, che rendono simili le prestazioni delle moto, sarà un campionato ricco di sorprese. Il mio obiettivo è entrare nella top 10 ma so che la strada è lunga: per spingere al massimo la mia Kawasaki ZX-10R devo ancora imparare a guidare nello stile Superbike. Il team e la moto, però, mi danno una grande mano; ci metteremo d'impegno per perfezionare elettronica, motore e sospensioni, diverse dal 2014. Chi temo in pista? Tom Sykes e Jonathan Rea, due piloti eccellenti. E l'Aprilia, moto incredibile".

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Cristina Marinoni