Stefano Maniscalco: "Sul Monte Bianco vi mostro i valori del Karate"
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Stefano Maniscalco: "Sul Monte Bianco vi mostro i valori del Karate"

Il pluricampione di arti marziali protagonista da questa sera del reality su Raidue per portare alla ribalta la sua disciplina

Nel post weekend di campionato e motomondiale, con le solite polemiche sugli arbitri e quelle (più inedite) sulla condotta di gara dei piloti della Moto Gp – negli occhi abbiamo ancora il "biscottone" di Marquez e Lorenzo ai danni di Rossi –, il pluricampione di Karate Stefano Maniscalco prova a fare un parallelo con il suo sport: “No, è impossibile che sul tatami accadano cose simili. Il Karate, ancor prima che uno sport, è una tradizione millenaria dove si insegnano la disciplina e il rispetto per l’avversario”.

Gli stessi valori Maniscalco li metterà in mostra da questa sera nel reality di Raidue “Monte Bianco”, nel quale personaggi del mondo dello sport e una manciata di vip – tra i più noti, Arisa, Enzo Salvi e l’ex calciatore Gianluca Zambrotta – si sfideranno in una competizione ad alta quota, verso la vetta della montagna più alta d'Europa. Un modo, per Stefano, di mettere alla prova le abilità tipiche del suo sport, ma anche di raggiungere un pizzico di notorietà in più che sarebbe dovuta a chi nella sua carriera ha vinto due campionati del mondo (e 5 bronzi). “E invece il nostro sport viene snobbato anche perché percepito come violento, mentre nella realtà il karate si è voluto da 'arte della guerra' a vera e propria disciplina sportiva, che quasi sicuramente verrà inclusa (manca solo l’ufficialità delle federazione internazionale, ndr) nel programma olimpico a partire da Tokio 2020”.

Conciliare karate e arrampicata è nella pratica tutt'altro che semplice, in particolare per un atleta come Maniscalco alto 1,90 per 100 chili: “Era proprio la sfida che cercavo. Se da un lato l’esposizione mediatica di un reality farà sicuramente bene a me e al mio sport, dall’altra l'obiettivo sportivo che volevo raggiungere era proprio quello di dimostrare che grazie alle mie qualità umane e mentali, merito anche del karate, potevo essere in grado di affrontare pareti a 2.800 metri nonostante il mio peso e la mia potenza, che in alta montagna possono essere davvero una svantaggio”.

I riflettori di "Monte Bianco” si accenderanno per un mese di puntate settimanali seguendo tutti i movimenti, le parole e le emozioni di Stefano, cresciuto a Palermo in una famiglia di appassionati di arti marziali – il padre è insegnante di karate, la sorella Laura è campionessa europea di Judo – affascinato dalle mosse dei film hollywoodiani con Bruce Lee e Jean Claude Van Damme, campioni di arti marziali prima che attori. “Mi sarebbe piaciuto fare dei film, ma in Italia si fanno solo commedie e cinepanettoni. Peccato perché il karate ormai si è evoluto verso una forma di spettacolo assoluto, che unisce le dinamiche di punteggio tipiche dello sport alla tecnica e alla tenacia degli antichi samurai”. 

La carriera stessa di Maniscalco potrebbe essere degna di essere raccontata in un film. In particolare per quanto riguarda l'incontro con il maestro Fujioka, il suo mentore nel karate, trasferitosi a Palermo per uno “scherzo” fortunato del destino dopo il matrimonio con una palermitana. La Sicilia tra l’altro vanta tre campioni del mondo e un campione europeo nella disciplina. Dalla Sicilia a Tokio (2020), passando per il Monte Bianco, chissà che un giorno la storia di Stefano non finisca davvero su pellicola.

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Teobaldo Semoli