Da Stamford a Twickenham. Il Chelsea cambia casa
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Da Stamford a Twickenham. Il Chelsea cambia casa

L'idea dei dirigenti dei blues per permettere la ristrutturazione dello stadio nel 2016

Dal calcio al rugby a volte la strada è breve. Soprattutto in Inghilterra dove il Chelsea potrebbe traslocare (temporaneamente) nello stadio di Twickenham, la roccaforte del XV della rosa, per consentire il lavori di ristrutturazione di Stamford Bridge.

Attualmente lo stadio di casa dei Blues – per quanto storico e avvolto in un'aura di leggenda – è in grado di contenere poco più di 40 mila persone (41.800 per la precisione). Davvero troppo pochi per gli standard attuali, ancor più in era di fair play finanziario in cui non bastano i versamenti di Abramovich per rimettere a posto i conti del club. 

Per "fare cassa" la dirigenza inglese sta pensando di portare Stamford vicino ai 60 mila posti di capienza. Ecco che quindi durante i lavori di restyling – che potrebbero iniziare nel 2016 dopo la fine della coppa del mondo di rugby del 2015, che avrà luogo proprio in Inghilterra – i blues potrebbero traslocare temporaneamente nell'altrettanto leggendario stadio di Twickenham, casa della nazionale inglese della palla ovale e in grado di contenere fino a 82 mila persone. 

I giornali inglesi riferiscono di un contatto già avvenuto tra i portavoce del Chelsea e i responsabili di Twickenham, sebbene lo stadio del rugby non abbia mai ospitato un match di football e dopo la candidatura dell'Inghilterra alla Coppa del Mondo 2018 aveva persino rifiutato di essere incluso tra le strutture della competizione.

Numeri a parte, resta l'incognita di come i tifosi dei blues potrebbero prendere il cambio di casa che implicherebbe un trasferimento dal centro di Londra (dove si trova Stamford) alla periferia a sud ovest della città. Di certo c'è che il colpo d'occhio degli 80 mila tifosi del Chelsea potrebbe fare la differenza. Anche per le casse del club.

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Teobaldo Semoli