Solo 10.000€ per la vergogna su Superga. Speziale a San Siro? Dimenticato
Ancora multe leggere dal Giudice sportivo per gli striscioni negli stadi. Una scelta dettata anche dal Viminale che vuole evitare l'effetto-ricatto
Niente stangata nemmeno questa volta e uno strano silenzio sugli striscioni che innegiano all’innocenza di Speziale e al gesto del calciatore del Cosenza Arcidiacono. Era accaduto con la Lazio e si è ripetuto con l’Inter i sui tifosi avevano esposto a San Siro una scritta che richiamava la vicenda processuale del giovane condannato in via definitiva per l'omicidio dell'ispettore Raciti. Il Giudice Sportivo è invece intervenuto sulla vergogna del derby di Torino. Multa di 10.000 euro alla Juventus per lo striscione su Superga (per il quale Andrea Agnelli si è scusato) e di 25.000 euro per la devastazione del settore ospiti da parte degli ultrà granata con danni per 100.000 euro che pagherà la società bianconera.
La Juventus è stata punita “per avere suoi sostenitori esposto per una decina di minuti, dal 20° del primo tempo e fino alla rimozione da parte degli stewards su disposizione della Società ospitante, uno striscione di una ventina di metri, insultante per i tifosi avversari e per la memoria di ogni sportivo”. Sanzione attenuata per la collaborazione della Juventus che si sta muovendo attraverso le telecamere a circuito chiuso anche per identificare gli autori del gesto.
Il Torino invece paga 25.000 euro “per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, gravemente danneggiato nel proprio settore un centinaio di seggiolini, un separatore di settore nonchè locali adibiti a servizi igienici”. Al Napoli era andata meglio dopo il big match di qualche settimana fa: solo 7.000 euro. Evidentemente Tosel ha fatto la conta del numero dei seggiolini divelti e nel caso del derby il bilancio era certamente più pesante tanto che la Juventus ha fatto sapere che, se invece che a Donetsk si fosse giocato a Torino, difficilmente la situazione sarebbe stata ripristinata in tempo per mercoledì.
In generale si tratta di sanzioni troppo lievi, come del resto già sottolineato dopo il caso-Pessotto. L’Osservatorio del Viminale, però, ha spiegato che serve anche per evitare l’effetto ricatto nei confronti dei club. Sembra un’aberrazione, ma è così e alcune vicende processuali recenti lo hanno confermato. E adesso speriamo che la Juventus riesca a dare un segnale buttando fuori dal suo stadio chi ha macchiato la notte del derby.