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Christian Petersen/Getty Images
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Settimana Nba: il record da tre di Curry, ma anche quello di San Antonio

Le 12 triple in una partita del leader dei Warriors, ma anche la miglior regular-season di sempre degli Spurs. E a Est occhio ai Celtics

Il nostro punto settimanale del basket Nba è a cura del sito The Basketball Post

Qui Est

La squadra. Continua l'ottimo momento dei Boston Celtics, la formazione guidata da coach Brad Stevens nel mese di febbraio ha messo insieme il miglior record della Eastern Conference con 9 vittorie e 3 sconfitte e soprattutto è rimasta imbattuta nelle 6 partite disputate al TD Garden. In queste 12 partite, inoltre, per ben 10 volte i Celtics hanno superato quota 100 punti, guidando la conference con un'impressionate media di 110.8 punti a incontro. Tutti numeri che spiegano alla perfezione il momentaneo 3° posto in classifica nell'equilibratissimo Est.

Il giocatore. Se i Toronto Raptors sono a sole due partite di distacco dai Cleveland Cavaliers nella classifica della Eastern Conference, buona parte del merito va data a Kyle Lowry. Il playmaker della formazione canadese nell'ultima settimana ha viaggiato ad oltre 28 punti di media, conditi da 9 assist e 6 rimbalzi, il tutto con il career high di 43 punti proprio contro LeBron e compagni.

La partita. Venerdì 26 febbraio gli Charlotte Hornets battono gli Indiana Pacers 96-95 con una spettacolare giocata vincente di Kemba Walker a meno di 3 secondi dal termine del match in un importantissimo scontro diretto per la griglia playoffs. Ecco il canestro che certifica tutto il talento e la personalità del giovane play degli Hornets...



Il caso. I buoni di inizio stagione si stanno lentamente trasformando in tante insicurezze in casa Indiana Pacers. Fatto salvo il grande talento di Paul George, si faticano a intravedere segnali di crescita da quello che dovrebbe essere il supporting cast. In particolare, Monta Ellis e George Hill dovrebbero prendere in mano la situazione quando il leader designato soffre di alcuni naturali cali di rendimento: invece il loro apporto sta decisamente latitando, con i Pacers che lentamente si stanno sfilando dalle posizioni buone per la post-season.

Da non perdere. All'1.00 di domenica 6 marzo i Cleveland Cavaliers ospitano i Boston Celtics, un bel test per valutare lo stato di forma traballante dei padroni di casa e per monitorare l'impetuosa crescita degli ospiti. Sempre domenica 6 marzo ma alle 2.30 si sfidano i Chicago Bulls e gli Houston Rockets in una partita importantissima per il futuro di due squadre molto attese a inizio stagione, ma che sinora stanno deludendo le aspettative.

Qui Ovest

La squadra. In una stagione condizionata dalle incredibili prestazioni dei Golden State Warriors è quasi fisiologico che tutto il resto del panorama Nba passi in secondo piano. Ma non può passare inosservato il fatto che i San Antonio Spurs con un record di 50-9 stanno vivendo la miglior regular season della loro storia. Sì, avete letto bene, nemmeno gli Spurs inarrestabili della prima era Duncan, capaci di vincere una lunga serie di titoli, erano riusciti a tenere un ritmo di questo tipo. Avversari avvisati...

Il giocatore. Non si può fare a meno di nominare giocatore della settimana per l'ennesima volta Stephen Curry. Nella subito divenuta storica sfida contro gli Oklahoma City Thunder il n°30 dei Golden State Warriors ha messo a segno in un solo colpo il massimo di triple mai realizzate nella stessa partita (12) e portato il suo totale stagionale a 288, superando così il suo precedente record di 286 della scorsa stagione (il tutto con 23 incontri di regular season ancora da giocare). Serve altro? Probabilmente ce lo regalerà presto...



La partita.
La vittoria dei Golden State Warriors per 121-118 dopo un overtime sul campo degli Oklahoma City Thunder non passerà alla storia solo per i record di Steph Curry, ma anche per gli innumerevoli colpi di scena offerti dalle due squadre. In una sfida tanto bella ed equilibrata non possono passare in secondo piano le prestazioni individuali di Russell Westbrook e Kevin Durant, usciti sconfitti ma capaci di mettere a referto rispettivamente 26 e 37 punti.

Il caso. Lo spogliatoio degli Houston Rockets è chiaramente pronto a esplodere, le frizioni tra James Harden e Dwight Howard sono ormai di dominio pubblico, con i due presunti leader della squadra che prima della "trade deadline" del 18 febbraio scorso hanno chiesto alla dirigenza di cedere l'altro, ritenuto un collega "scomodo". La squadra si sta così stancamente trascinando verso la fine della stagione, prima di un'estate che si preannuncia ancora più bollente di quella imposta dal sole del Texas.

Da non perdere. Alle 4.30 di venerdì 4 marzo si tornano subito a sfidare i Golden State Warriors e gli Oklahoma City Thunder: dopo lo spettacolo offerto la scorsa settimana, le aspettative per il match sono altissime. Alle 21.30 di domenica 6 marzo Steph Curry e compagni andranno invece a far visita ai Los Angeles Lakers di Kobe Bryant: sulla carta il divario tra le due formazioni è enorme, ma la voglia di competere del "Black Mamba" potrebbe regalarci una bella partita.

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