Serie A: i top & flop della 3a giornata
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Serie A: i top & flop della 3a giornata

Florenzi commuove l'Italia, Cassano rilancia il Parma. Benitez affonda con il turn over. Ecco la "top 5" del terzo turno


I 5 TOP DELLA 3^ GIORNATA DI SERIE A

Alessandro Florenzi (Roma) - Il mediano ripaga la fiducia di Garcia giocando una buona partita e segnando il gol del 2-0 sul Cagliari. Una rete speciale e festeggiata con una corsa fino in tribuna per abbracciare la nonna. Decima realizzazione con la maglia giallorossa in 77 presenze, una giornata speciale nella terza vittoria dei giallorossi che vanno sempre più forte. 

Carlos Tevez (Juventus) - L'argentino ha iniziato la sua seconda stagione in bianconero nel migliore dei modi e con la stessa vena realizzativa. Dopo la doppietta in Champions League con il Malmoe arriva il gol vittoria con il Milan, 25^ rete in bianconero in appena un anno solare. L'Apache è sempre più fondamentale per il gioco di Allegri che sta iniziando a piacere anche ai più scettici.

Mattia Perin (Genoa) - Il portiere rossoblù si conferma tra gli estremi difensori più forti e affidabili della serie A. Anche contro la Lazio è fondamentale per sbarrare la via del gol alla Lazio e permettere alla squadra di Gasperini di trovare la prima vittoria in campionato con il gol di Perotti.

Antonio Cassano (Parma) - Famtantonio si prende sulle spalle i ducali di Donadoni e raddrizza una partita che si era messa male dopo il gol di Izco. Segna due reti con colpi di classe e dedica la vittoria al compagno Biabiany: "Chi meglio di me può capirlo? Speriamol che torni presto con noi perché è fondamentale per il Parma. A livello tecnico ma soprattutto umano".

Rafael (Verona) - Partita spettacolare dell'estremo difensore nato a San Paolo, cresciuto nel Santos, ma buteo adottivo. Contro il Torino fa almeno quattro interventi determinanti, prima su Quagliarella, due volte su El Kaddaouri (compreso il rigore) e una nel finale su Sanchez Mino. 

I 5 FLOP DELLA 3^ GIORNATA DI SERIE A

Nemanja Vidic (Inter) - Nella prima giornata di campionato è stato espulso per aver applaudito l'arbitro. A Palermo invece inizia con un blackout clamoroso che offre a Vazquez la palla per il vantaggio rosanero. La sua esperienza non si discute così come la sua tecnica, l'approccio al campionato italiano è stato però più difficile del previsto. Dati alla mano dopo tre giornate gli errori sembrano pesare di più sulla bilancia delle sue prestazioni.

Rafa Benitez (Napoli) - L'allenatore paga per tutti in uno dei momenti più complicati nella storia recente del Napoli. Seconda sconfitta consecutiva in campionato e il tecnico spagnolo finisce attraversa il suo primo ciclone. Perché rincorrere al turn over in un momento così complicato? La squadra vista in Friuli ha fatto infuriare De Laurentiis che adesso inizia a considerare anche decisioni clamorose.

Sulley Muntari (Milan) - I rossoneri perdono la sfida con la Juve e rimandano il sogno di sentirsi di nuovo all'altezza dei più grandi. Tra i più deludenti c'è il mediano ghanese, nervoso e spesso in ritardo. Non fa quello che Inzaghi gli chiede e insieme a Poli alza bandiera bianca a centrocampo contro Pogba e Marchisio. 

Joao Pedro (Cagliari) - Zemanlandia non ingrana in terra sarda. Solitamente le squadre del boemo danno spettacolo in avanti e soffrono dietro ma al nuovo Cagliari sembra mancare proprio la prima certezza. In avanti c'è tutto ma non spettacolo e tra i meno brillanti ecco il brasiliano, arrivato dal Portogallo e lanciato a sorpresa dal primo minuto sulla sinitra. Dovrebbe saltare l'uomo ma non lo fa quasi mai, senza soluzioni avanzati per i sardi si preannuncia un campionato difficile. 

Ivan Radovanovic (Chievo Verona) - Giornata no per il serbo che conferma le perplessità suscitate nei suoi ultimi anni a Novara, Bergamo e Bologna. Spesso sembra ancora troppo lento e macchinoso per i ritmi della serie A. Nonostante la buona tecnica se pressato va spesso in difficoltà ed è proprio da un suo errore che nasce il contropiede che porta al gol di Cassano che cambia la partita. Esce poco dopo per lasciare spazio a Cofie. Corini lo ringrazia ma la prova non convince.  

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Matteo Politanò