Serie A: i top & flop della 4a giornata
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Serie A: i top & flop della 4a giornata

In attesa di Lazio - Udinese ecco i migliori e peggiori del quarto turno di campionato

Top 5: Andrea Belotti (Palermo)

L'attaccante nato a Calcinate segna la sua prima doppietta in serie A e lo fa nel palcoscenico del San Paolo. Classe 1993, sembra destinato a diventare l'attaccante del futuro anche in chiave azzurra. Finora con la primavera di Luigi Di Biagio ha raccolto 10 presenze e 6 gol, un bottino di tutto rispetto a cui si sommano le 12 reti in 28 partite con il Palermo. Zamparini lo ha acquistato dall'Albinoleffe nel 2013, squadra dove era stato scoperto da Emiliano Mondonico che lo ha paragonato a Gianluca Vialli: "Appena l'ho visto giocare ho capito che aveva grandi opportunità. E' un attaccante muscolare e di vecchio stampo, può fare tutti i ruoli in attacco, dalla prima alla seconda punta passando per l'esterno". Il suo valore di mercato aumenta settimana dopo settimana e il presidente rossonero gongola: il gallo è pronto per esultare ancora. 

Top 5: Arturo Vidal (Juventus)

Il Re è tornato e si sente. Doppietta contro il Cesena per la gioia di Massimiliano Allegri che sa di aver ritrovato una delle pedine fondamentali per il suo gioco. Per il mediano di San Joaquim si tratta del 30° gol con la maglia bianconera, un felling con la porta avversaria che non è mai sbiadito nonostante gli ultimi problemi fisici. La nuova Juve di Allegri piace e convince anche per le novità introdotte dal tecnico che ha spostato Marchisio nella posizione di Pirlo e inserito al meglio le nuove pedine arrivate in estate (Evrà e Pereyra). Il ritorno del cileno aggiunge potenza ad un reparto offensivo già prolifico con Llorente e Tevez, la Vecchia Signora viagga a punteggio pieno. 

Top 5: Alessio Romagnoli (Sampdoria)

Nel dopo partita contro il Chievo Verona Sinisa Mihajlovic è raggiante: "E' un nuovo Nesta, sarà il difensore della nazionale per i prossimi 10/15 anni, peccato non sia nostro". Già, peccato per la Sampdoria ma fortuna per la Roma che sa di avere in casa un talento assoluto. Il centrale classe 1995 viene lanciato dal primo minuto e offre una prestazione convincente e impreziosita dalla seconda rete in serie A. Bravo in anticipo, attento e anche in grado di far ripartire la squadra si spinge spesso in attacco diventando pericoloso sulle palle ferme. Se ne sentirà sicuramnte parlare. 

Top 5: Nicola Leali (Cesena)

Il portiere classe 1993 arriva allo Juventus Stadium da avversario e nonostante la giornata difficile riesce a mettersi in mostra per interventi che ne sottolineano il talento di fronte a quello che potrebbe diventare un giorno il suo pubblico. Marotta ha puntato forte su di lui per il dopo Buffon e l'ex estremo difensore del Brescia sembra essere già all'altezza della serie A. Dopo le 38 presenze nello scorso campionato con lo Spezia in serie B Leali, nato a Castiglione delle stiviere e cresciuto in provincia di Mantova, non sembra aver patito troppo il salto di categoria. Erede di Buffon? Lui mantiene i piedi per terra: "Non lo so, il mio obiettivo è andare alla Juventus e so che per farlo dovrò impormi con il Cesena". Chi bene inizia...

Top 5: Maurizio Sarri (Empoli)

I toscani sono la sorpresa della 4^ giornata. Contro il Milan l'Empoli di Sarri ci mette corsa e cuore e nel primo tempo i rossoneri di Inzaghi non possono che incassare (grazie anche agli svarioni di Bonera). La squadra di Sarri non ha grandi nomi ma fa girare la palla e mette in difficoltà gli avversari. La pecca è il tasso tecnico sotto la media della serie A, deficit a cui l'Empoli compensa con una rosa giovane che vuole stupire nella massima categoria. Dopo una lunga carriera tra Lega Pro e serie B finalmente l'occasione di mettersi in mostra nella serie più importante. Peccato per l'espulsione nel finale. 

Flop 5: Zdenek Zeman (Cagliari)

Il Cagliari perde la terza partita su quattro e dimostra di essere ancora molto indietro nella comprensione degli schemi del boemo. L'attacco fatica troppo e la difesa concede troppo spazio come nel primo gol di Glik per il Torino. A fine partita la società conferma l'allenatore ma la preoccupazione è evidente. "Dobbiamo ancora capire i meccanismi, nel primo tempo siamo partiti male e abbiamo concesso troppo al Torino. Nell'ultima mezzora invece ho visto buoni spunti e giocate che fanno ben sperare. Dobbiamo lavorare per rimediare ai nostri errori". Le voci su un esonero iniziano a farsi spazio ma dalla società arriva la smentita: "Abbiamo un progetto con Zeman, serve pazienza". La prossima giornata sarà però già un crocevia per il futuro boemo dei sardi. 

Flop 5: Khouma el Babacar (Fiorentina)

Più che una critica alla prova dell'attaccante viola è un campanello d'allarme per l'incapacità dell'attacco viola di far male. Contro il Sassuolo la punta senegalese deve sostenere sulle spalle il peso del reparto avanzato e le assenze di Gomez e Rossi impongono a Montella di puntare tutto sull'ex punta della primavera. Quel che restano sono però i numeri della squadra: 1 sola rete fatta in 4 partite, troppo poco per non preoccuparsi. Babacar ci mette cuore e anima anche contro gli emiliani, gioca sul filo del fuorigioco e prova a crearsi da solo le occasioni. Niente da fare, il tabellino viola resta a zero reti dopo due partite in casa. 

Flop 5: Daniele Bonera (Milan)

Altra giornata da incubo per il centrale rossonero che anche ad Empoli offre una prova gravemente insufficiente. Nel primo gol dell'Empoli perde totalmente la marcatura su Tonelli e anche in occasione del raddoppio scivola su Pucciarelli. Tanti, troppi errori per la Serie A in un match da dimenticare. L'ennesimo in una stagione non facile per un difensore a 33 anni sembra ormai troppo lento e macchinoso per le punte giovani e veloci che vogliono emergere. Inzaghi gli chiede di mettere la sua esperienza al servizio della squadra ma il Milan non può più permettersi di pagare così caro le sue giornate no. 

Flop 5: Felipe Mendes (Parma)

Dopo quattro giornate restano ancora tanti dubbi sull'effettiva capacità del portoghese di ricoprire il ruolo di terzino. Dopo il prestito a Sassuolo nella scorsa stagione l'ex dello Sporting Lisbona è stato lanciato titolare da Donadoni in questo avvio di campionato. Contro la Roma però si perde Ljajic in occasione del primo gol e non offre quella spinta sulla fascia che Donadoni vorrebbe per il suo Parma. Da rivedere. 

Flop 5: Raul Albiol (Napoli)

Il momento no degli azzurri passa anche e soprattuto per le forti difficoltà in difesa. Tra i più in difficoltà c'è lo spagnolo ex Real Madrid che contro il Palermo va spesso in difficoltà e perde la posizione. Dopo quattro partite la squadra di Benitez ha subito 6 reti segnandone 5, è la sesta peggior difesa del torneo e la sensazione è che qualcosa si sia rotto nell'ingranaggio del tecnico spagnolo. I terzini non aiutano, Ghoulam ed Henrique spingono poco e in contropiede il Palermo diventa inarrestabile. Allarme rosso, De Laurentiis sta finendo la pazienza? I tifosi si...

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Matteo Politanò