italia_calcio_femminile
Gabriele Maltinti/Getty Images
Lifestyle

Calcio, Serie A femminile: a rischio il via del Campionato

Tramite l'Aic, le giocatrici minacciano uno sciopero per la mancanza di risposte su vincolo sportivo, accordi pluriennali e fondo di garanzia

Non c'è pace per il calcio femminile italiano: dopo le polemiche della scorsa primavera per le infelici dichiarazioni dell'ex-presidente della Lega nazionale dilettanti Felice Belloli sul movimento ("Basta dare soldi a queste quattro lesbiche"), ora c'è il serio rischio di un rinvio per il Campionato di Serie A 2015-2016. L'Aic (Associazione italiana calciatori) ha infatti preso posizione sui problemi del settore, minacciando uno sciopero delle giocatrici.

I motivi della protesta
"Nel corso del consiglio federale dello scorso 31 agosto è stato formato un comitato esecutivo che avrebbe dovuto prendere decisioni virtuose sul Calcio Femminile", si legge in una nota della stessa Aic, "ma ad oggi non è arrivata alcuna convocazione ufficiale, nonostante il fermento e l'evidente malcontento che il movimento ha continuato a mostrare nei vari incontri. Si respira un forte desiderio di seguire la linea della protesta collettiva, arrivando a bloccare le partite qualora i problemi che attanagliano questo movimento non dovessero essere risolti: vincolo sportivo, accordi economici pluriennali, fondo di garanzia".

Le critiche proseguono poi dettagliate: "La finale di Coppa Italia è stata giocata il 23 maggio scorso. Ora, a distanza di quattro mesi, ci apprestiamo a seguire la SuperCoppa del 26 settembre con gli stessi presupposti: carenza organizzativa e di attenzione per un trofeo che vedrà in campo 13 azzurre tra Brescia e Verona... Crediamo sia doverosa una programmazione federale seria e condivisa per lo sviluppo di questo sport ormai stanco di essere considerato una 'ruota di scorta' rispetto al resto d'Europa''.

In campo anche la politica
"Auspico che il presidente Tavecchio e tutti quelli che hanno competenza in questo campo, possano convocare l'esecutivo e dare risposte al calcio femminile che ha assolutamente bisogno di essere valorizzato": queste le parole di sostegno alle calciatrici di Serie A da parte della deputata del Pd Laura Coccia. "Ricordo che è una disciplina olimpica", ha poi aggiunto l'esponente politica ed ex-atleta paralimpica, "e anche in prospettiva di Roma 2024 è il caso di cominciare a investire seriamente sul calcio femminile. Se le giocatrici dovessero intraprendere la strada dello sciopero, mi auguro possa portare a delle risposte concrete. Nel 2015 è ora di fare un passo avanti e di combattere contro gli stereotipi. Io sono dalla parte delle calciatrici, per i loro diritti, e ne è testimonianza la proposta di legge per la parità di genere nel professionismo sportivo di cui sono prima firmataria".

La replica di Tavecchio
"L'attenzione verso il calcio femminile nel nostro Paese non è mai stata così alta, e non dobbiamo disperdere questo patrimonio": con queste parole il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha replicato alla nota dell'Aic e alla collegata minaccia di uno sciopero delle calciatrici. Il n°1 del calcio italiano ha poi aggiunto: "I progetti della Figc per lo sviluppo del calcio femminile in Italia hanno avviato un'evidente crescita del movimento a livello giovanile e dilettantistico, favorendo inoltre per la prima volta un impegno diretto da parte dei club professionisti". Tuttavia, le problematiche contrattuali indicate dall'Aic rimangono aperte e in attesa di una soluzione, anche se non tutte le giocatrici la pensano allo stesso modo...

"Pro" e "contro"
"Siamo tutte unite in questa situazione. Noi vogliamo che le cose cambino e faremo il possibile perché ci sia una crescita, perché rispetto agli altri paesi d'Europa siamo indietro. Non chiediamo la luna ma piccole cose che però non vengono fatte. Credo che questo movimento abbia bisogno di un cambiamento, questo è il momento di fare le cose. Teniamo questa linea perché siamo convinte che si può sempre migliorare e crescere, ma vogliamo che arrivi qualcosa anche dall'altra parte": così l'attaccante dell'Italia e dell'Agsm Verona, Melania Gabbiadini, ha commentato all'Ansa il possibile sciopero della Serie A di calcio femminile minacciato dall'Aic.

Diversa invece la posizione di Patrizia Panico, centravanti della Fiorentina e della nazionale: ''Sinceramente sono sorpresa da questa presa di posizione dell'Aic", la sua dichiarazione sempre all'Ansa. "Sono dinamiche che esistono, ma credo che in questo momento avrebbero dovuto rimanere al nostro interno. Di sciopero non avevo in ogni caso sentito parlare, e non mi sembra il momento adatto. Abbiamo aspettato tanto, potevamo aspettare ancora. Mi sembrano più che altro dinamiche politiche".


I più letti

avatar-icon

Redazione