Patrick Schick visite mediche
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Intrigo Schick tra Juve e Inter: come funziona l'idoneità sportiva

Il ceco bocciato alle visite mediche bianconere ma acquistabile per altri club. Italia all'avanguardia nella prevenzione

E' il caso dell'estate sul calciomercato. Non come portata della trattativa, ampiamente superata dalla cessione di Bonucci dalla Juventus al Milan, ma per i risvolti medico-legali di una vicenda che appassiona e divide. Patrick Schick, giovane attaccante ceco della Sampdoria, è stato scartato dalla Juventus dopo le visite mediche per un problema (pare cardiaco) che gli ha negato temporaneamente l'idoneità sportiva ed è tornato immediatamente sul mercato. Per finire nel mirino dell'Inter.


Domanda che viene al tifoso da ombrellone: come è possibile che un calciatore professionista sia inabile per un club e a posto per un altro? Non esistono regole e parametri uguali per tutti? La risposta è sì. E in Italia i controlli sono al massimo livello in giro per il mondo, tanto che in passato proprio da noi sono state scoperte problematiche di sportivi che altrove erano sfuggite come nei casi Kanu, Fadiga e Biabiany giusto per ricordarne alcuni.

Come funziona l'idoneità sportiva

Al netto di valutazioni di mercato, insomma, è difficile che l'Inter possa prendere un giocatore che rischia scendendo in campo. Ma allo stesso tempo è giustificabile che la Juventus abbia cercato di rivedere un investimento da 30 milioni di euro su un atleta uscito non perfetto dai riscontri medici.

Due visioni differenti dello stesso problema, compatibili anche perché alla fine Schick tornerà a giocare solo se e quando sarà in possesso della definitiva idoneità sportiva e non correerà alcun rischio su un campo di calcio. In questa materia l'Italia è all'avanguardia in Europa e nel mondo e i nostri controlli non hanno nulla da invidiare a quelli di altri paesi.

La legge che regola l'ideoneità sportiva - La normativa italiana prevede che chi pratica attività agonistica debba sottoporsi a visite mediche presso centri di medicina sportiva specializzata. Vale per milioni di persone, ma chi è atleta a livello professionistico lo screening deve essere più approfondito.

La legge lo prevede ormai da oltre trent'anni e in questi decenni sono stati numerosi i casi di calciatori e non solo fermati, temporaneamente o in maniera definitiva, per problemi al cuore. Spesso le decisioni dei medici sono state oggetto di polemiche e pressioni, ma va detto che altri paesi europei si stanno avvicinando al modo di affrontare i test in Italia.

Ogni atleta professionista è costantemente curato dal medico sociale del proprio club che è responsabile del suo stato di salute. Non si può ottenere un tesseramento senza aver raggiunto l'idoneità sportiva che deve essere reiterata stagione dopo stagione. Le visite meiche così approfondite non riguardano solo il cuore ma tutte le tipologie di potenziale rischio per la salute e per lo sviluppo della carriera agonistica di un atleta professionista.

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Giovanni Capuano