L'anno scorso c'era stato un test pilota contro il Palermo, terminato con esito soddisfacente. Ora l'idea che a Reggio Emilia si possa fare calcio senza mobilitare le forze dell'ordine come per andare in guerra diventa strutturale e Sassuolo-Chievo, gara della 6° giornata del campionato di serie A, diventa la prima in Italia a 'Polizia zero'. Agenti ridotti al minimo e controlli di sicurezza interamente demandati al club.
Un'idea che spinge il Mapei Stadium in una dimensione all'avanguardia e l'avvicina ad altri sistemi europei più avanzati. Il Sassuolo è facilitato da una tifoseria tranquilla e che mai in passato ha dato problemi, ma lo sforzo di rendere lo stadio il più possibile un luogo di aggregazione amichevole e non di contrapposizione segna, comunque, un passo avanti notevole.
A renderlo possibile anche gli interventi di ammodernamento sugli strumenti di controllo a partire dal circuito di telecamere di videosorveglianza interna. Sulla linea di quanto accade già altrova (ma purtroppo non ovunque), il Mapei Stadium è stato dotato di telecamere Ultra HD con definizione a 96 milioni di pixel praticamente raddoppiata rispetto al vecchio sistema. Strumenti che consentiranno di identificare senza ombra di dubbio chiunque dovesse rendersi protagonista di comportamenti illegali.
Anche gli ingressi e le tribune saranno monitorati in tempo reale attraverso le immagini ad alta definizione rilanciate dalle telecamere. Così il Sassuolo e i vertici delle forze dell'ordine locali si possono permettere una o più partite a 'Polizia zero'. Certo, dipende anche da chi arriva a Reggio Emilia: contro il Chievo la possibilità di incidenti è bassissima, quasi nulla, mentre in altre occasioni non si potrà. Però il segnale è stato lanciato.