La guerra persa (e smentita dai numeri) di Sarri contro il calcio moderno
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La guerra persa (e smentita dai numeri) di Sarri contro il calcio moderno

Il tecnico del Napoli si sente penalizzato dalle partite alle 12,30: "Orario che mi fa schifo". Ma per i diritti tv conviene farsi vedere in Asia...

A Maurizio Sarri non piace giocare a calcio alle 12,30. "Questo orario fa schifo, l'unica differenza è che io lo dico e gli altri no" ha detto dopo il successo ad Empoli, faticoso solo nel finale quando i suoi ragazzi hanno tirato i remi in barca rischiando la beffa. Il tema dell'orario non è nuovo, nel senso che il tecnico toscano lo ha spesso portato avanti, ma mai come in questo momento è di retroguardia.

La Lega ha appena piazzato all'ora di pranzo il derby di Milano alla vigilia di Pasqua aprendo al futuro, che nel concreto significa anche provare a mettere una pezza in vista di un'asta per la cessione dei diritti tv domestici che si annuncia meno ricca del passato stante la posizione di Mediaset Premium. E il mercato asiatico fa sempre più gola a tutti, Napoli compreso come dimostra la missione cinese dei mesi scorsi di De Laurentiis.

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I numeri che smentiscono Sarri

In futuro i club chieranno sempre più spesso di giocare alle 12,30 con buona pace dei puristi e dei tradizionalisti. Tutti, Napoli compreso. L'uscita di Sarri è, dunque, intempestiva e antistorica oltre che contenente alcune inesattezze. L'allenatore partenopeo lamenta, infatti, di aver dovuto fare due o tre volte il sacrificio del matinée nelle ultime 5 giornate. Cosa che non è vera, perché Empoli-Napoli è stata preceduta solo dalla trasferta a Cagliari alla 16° (11 dicembre 2016) e sarà seguita da quella contro il Sassuolo alla 33°. Tre volte in tutto. 

E le altre? Se si prende il calendario fino alla 33° (ultima di cui si conoscono anticipi e posticipi) c'è un equilibrio quasi perfetto: Inter 4 volte, Milan, Fiorentina e Napoli 3, Juventus, Roma e Lazio 2. Più o meno come l'anno scorso: Inter 4, Napoli, Juventus e Milan 3, Roma 2 e Lazio 1. Insomma, da quando è sbarcato sulla panchina del Napoli, Sarri ha giocato nell'orario odiato lo stesso numero di gare di Juventus e Milan, una in meno dell'Inter e una in più della Roma.

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Giovanni Capuano