Sampdoria - Roma diventa un derby
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Sampdoria - Roma diventa un derby

La viglia del match vive di sfottò in romanesco e per alcuni è già come una stracittadina. Con il clima di festa offuscato però dal dolore comune

"Presidè, fateve i c... vostri che pe sta settimana amo giá dato". La vigilia di Sampdoria - Roma passa un'altra volta per Twitter e per il messaggio post Bayern di un tifoso giallorosso al concittadino Massimo Ferrero, eccentico presidente blucerchiato. Epica risposta del patron: "Aripiate". Il dialetto romano la fa da padrone in una sfida di vertice che non si vedeva da anni. Roma seconda e Sampdoria terza a tre punti di distanza, "sapore di derby", citando gli sfottò dei tifosi genoani nell'ultima stracittadina di Genova. "Noi unica squadra di Genova, la più antica squadra d'Italia, voi terza squadra di Roma". Frasi che risvegliano l'orgoglio degli oltre 18 mila abbonati sampdoriani che ogni domenica, puntualmente, partono dalla capitale per riempire lo stadio di Marassi. Tuscolano, Parioli, Tor di Quinto, Prenestino, Cento celle, Pinciano. Daje. Il popolo romano di fede blucerchiata si prepara al grande esodo, pronto a riempire lo stadio Luigi Ferraris con numeri che, se riguardassero i genovesi, lo renderebbero portabandiera della prima squadra di Genova per presenze e risultati. 

Aria da derby dunque, un match ancor più sentito se si pensano agli incroci con l'altra squadra di Roma, la Lazio. Tra il tecnico blucerchiato Mihajlovic e i tifosi giallorossi non scorre infatti buon sangue, antipatia che si somma alla più recente rabbia dei romanisti per l'epocale sgambetto del 2010 quando la Sampdoria di Cassano e Pazzini strappò dalla maglia giallorossa uno scudetto già cucito per metà. Samp e Roma sono però più simili di quanto possano sembrare, protagoniste del calcio italiano contemporaneo con pagine di spettacolo puro e intrecci che raccontano belle storie. Come quella di Francesco Totti che alla Samp sarebbe dovuto passare in prestito nel 1996, durante la gestione Carlos Bianchi alla Roma, e che contro i blucerchiati ha messo a segno uno dei suoi gol più belli: il sinistro al volo del 2006 inserito nella top ten dei gol impossibili del tabloid inglese "The Sun". 

Sfottò a parte, scherzi a parte, Sampdoria - Roma faticherà ad esseere una festa. Sabato sera si dovrà cercare nel calcio un effetto placebo per non pensare a ciò che fa più male. A quelle ombre che i tifosi romanisti e sampdoriani hanno visto troppo da vicino nell'ultima settimana. A Genova le lacrime dell'alluvione che ha portato distruzione e morte, a Roma l'incomprensibile sciagura che ha colpito Christian e Stefano De Amicis, un bimbo di 7 anni che con il padre stava tornando a casa dopo Roma - Bayern. Un incidente li ha portati via per sempre, lasciando solo vuoto e disperazione negli occhi e nel cuore di tanti. Al lutto per i due tifosi giallorossi si è unita pubblicamente anche la Sampdoria, consapevole di come la partita di sabato sera avrà il sapore amaro a prescindere dal risultato. In 90' minuti ci saranno fischi, sfottò, tensioni, gioie. Nella speranza che il simpatico derby improvvisato possa innalzare l'immagine dello sport senza dimenticare il dramma. Rispetto e maturità, sorrisi e riflessioni, spettacolo e voglia di ripartire. 



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Matteo Politanò