Rugby 6 Nazioni, Italia-Inghilterra: l'obiettivo è rimanere nel match
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Rugby 6 Nazioni, Italia-Inghilterra: l'obiettivo è rimanere nel match

In un Olimpico esaurito gli azzurri sono chiamati per prima cosa a ripetere la buona prova dell'esordio in Francia

Un amico che non ama particolarmente la palla ovale, quando si va sull'argomento non perde occasioni per buttarla ironicamente lì: "La nostra Nazionale di rugby è davvero unica, non ho mai visto nessuna squadra raccogliere un simile entusiasmo senza vincere mai niente".

Una perplessità condivisa da tanti appassionati di altri sport, che questa domenica avranno una nuova occasione per stupirsi: per Italia-Inghilterra del Sei Nazioni 2016 (ore 15, diretta Dmax), ecco infatti l'ennesimo tutto esaurito all'Olimpico, pronto ancora una volta a sostenere gli azzurri in una sfida impari, chiedendo loro - prima ancora della vittoria - di dare il meglio che possono. E la risposta all'amico e agli altri scettici sta in effetti lì: finché la Nazionale saprà far sentire orgogliosi i suoi tifosi, come accaduto ad esempio con l'onorevole (e per certi versi beffarda) sconfitta a lo Stade de France nel match d'esordio, avrà una dose di credito dai suoi tifosi capace di contagiare anche un pubblico più vasto.

Primo, non farsi travolgere!
Il rischio da scongiurare è quindi quello corso nello scorso Sei Nazioni, in cui gli azzurri hanno rimediato tre pesanti sconfitte a Roma (26-3 dall'Irlanda, 29-0 dalla Francia e addirittura 61-20 dal Galles) e una altrettanto dolorosa proprio contro gli inglesi a Twickenham (47-17), cui fece seguito la storica vittoria in Scozia che salvò di fatto il torneo e la faccia agli azzurri del ct Brunel.

Ecco allora che l'obiettivo del giorno di San Valentino sarà quindi innanzitutto quello di rimanere in partita, senza farsi travolgere dal XV della Rosa, che come l'Italia è in piena fase di rinnovamento dopo la delusione dei Mondiali giocati in casa e che non è apparso così irresistibile nel vittorioso debutto a Edimburgo sotto la guida del nuovo ct Eddie Jones, già passato alla storia sportiva per aver guidato il Giappone a un'incredibile vittoria sul Sudafrica proprio nella Rugby World Cup 2015. Obiettivo indicato in fase di presentazione dallo stesso ct azzurro: "L'Italia non ha mai battuto gli inglesi e domenica non parte favorita. Sono un avversario molto, molto duro ma la sfida, l'ambizione, deve essere quella di rimanere a contatto nel punteggio per 70 minuti. Se ci riusciremo, tutto potrà succedere", ha infatti affermato Jacques Brunel.

Quasi come allo Stade de France
Riscossa la scommessa di far esordire sei azzurri (quattro dal primo minuto) contro la Francia, l'allenatore dell'Italia conferma lo schieramento di sabato scorso, con un solo cambiamento obbligato: sarà infatti Luke McLean a ricoprire il ruolo di estremo al posto di David Odiete, infortunatosi alla caviglia proprio in occasione del suo primo "cap" in Nazionale. E a proposito di esordienti, ce ne sono potenzialmente altri due tra quelli portati in panchina dal ct: il flanker della Benetton Treviso Abraham Steyn, ex campione del mondo U20 con il Sudafrica nel 2012, e il giovane mediano d'apertura delle Zebre Edoardo Padovani, mentre il centro della Benetton Treviso Andrea Pratichetti avrà la possibilità di bissare la sua unica apparizione in azzurro contro il Canada nel tour estivo del 2012.

L'Inghilterra invece cambia
Tre invece le novità nel XV di Eddie Jones: rispetto alla vittoria contro la Scozia partiranno infatti dal primo minuto il pilone dei Saracens Mako Vunipola, che ha avuto un grande impatto dalla panchina a Maurrayfield, la seconda linea Courtney Lawes (Northampton Saints) e il mediano di mischia Ben Youngs (Leicester Tigers). "Sono convinto che questo sia il 23 più forte per andare a Roma e avere la prestazione e il risultato che cerchiamo", ha dichiarato al proposito il ct Jones. "Mako, Ben e Courtney hanno lavorato duro per conquistare il posto, ma sono anche perfettamente adatti al piano di gioco che vogliamo sviluppare contro l'Italia. Care, Marler e Launchbury potranno invece essere fondamentali a partita in corso".

Italia: 15 McLean, 14 Sarto, 13 Campagnaro, 12 Garcia, 11 Bellini, 10 Canna, 9 Gori, 8 Parisse (capitano), 7 Zanni, 6 Minto, 5 Fuser, 4 Biagi, 3 Cittadini, 2 Gega, 1 Lovotti. In panchina: 16 Giazzon, 17 Zanusso, 18 Castrogiovanni, 19 Bernabò, 20 Steyn, 21 Palazzani, 22 Padovani, 23 Pratichetti.

Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Jack Nowell, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 James Haskell, 6 Chris Robshaw, 5 George Kruis, 4 Courtney Lawes, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley (capitano), 1 Mako Vunipola. In panchina: 16 George, 17 Marler, 18 Hill, 19 Launchbury, 20 Itoje, 21 Clifford, 22 Care, 23 Goode.

 

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Paolo Corio