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Ronaldo-Lukaku: la sfida scudetto (e gol) tra Juventus e Inter

Sarri e Conte trascinati dalle imprese dei loro attaccanti. Chi è il più decisivo? Chi sta dando il massimo? Corsa al titolo di campione d'inverno

Non sono ancora macchine perfette, ma hanno ingranaggi che le stanno spingendo a girare a ritmi folli. Così veloci che, se la velocità media (2,5 a partita) non dovesse calare a fine maggio servirebbero 96 punti per vincere lo scudetto. Non uno di meno. Juventus e Inter stanno correndo un campionato a parte rispetto a tutti, con la straordinaria eccezione della Lazio di Inzaghi e Immobile, anche quella una storia di attaccanti e di calcio spettacolare oltre che di record: 9 le vittorie consecutive come mai era accaduto prima nella storia biancoceleste.

L'Olimpico e la Roma (contro la Juventus) e l'Atalanta (Inter) diranno chi tra Sarri e Conte merita il titolo di campione d'inverno, ma già da questa ripresa di stagione nel 2020 entrambi sanno di avere per le mani squadre imperfette eppure fortissime. Trascinante da attaccanti e attacchi che si possono racchiudere in due uomini simbolo: Ronaldo e Lukaku. Così diversi, agli antipodi se possibile per stile e rapporto con il resto del gruppo, così decisivi.

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Ronaldo, l'ex 'finito' è rinato

Cristiano, l'egoista per definizione, si è ripreso il centro della scena nel momento peggiore. Da deluso e deludente, si è ricostruito nel fisico e nella testa, segnata dallo smacco del Pallone d'Oro finito a casa del rivale Messi. Sarri lo ha prima schiaffeggiato e poi coccolato, ottenendo da lui una striscia record (per il portoghese in Serie A) di 8 gol in 5 partite di fila, 9 con la Champions League. Un dicembre d'oro che ha spazzato via tutti i dubbi anche se Sarri non ha ancora trovato il filo sufficientemente robusto per farlo giocare con continuità nel tridente con Higuain e Dybala.

Ronaldo sbocciato a stagione in corso è la migliore notizie possibile per la Juventus, considerato come il mirino sia posizionato sull'Europa oltre che su un campionato incertissimo, in cui l'Inter di Conte mette pressione e agita anche qualche fantasma se si pensa alle vicende del recente passato dell'ex tecnico bianconero.

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Lukaku e la cancellazione di Icardi

Inter trascinata da Lukaku e Lautaro Martinez. I numeri non dicono tutto, ma avere una coppia gol che a inizio gennaio ha già trovato la via della porta avversaria 30 volte tra campionato e Champions League aiuta molto a coltivare sogni di gloria. L'Inter non è solo i suoi due attaccanti chiaramente, ma arrivati a metà stagione nessuno più si chiede perché Conte abbia combattuto contro i mulini a vento pur di avere il belga dal mercato estivo.

Giocatore totale, fisicamente debordante e tatticamente utilissimo. L'esplosione di Lautaro Martinez al suo fianco è in parte anche merito suo oltre che del tecnico che, a differenza di Spalletti un anno fa, non ha avuto remore a lanciarlo con continuità. E' vero che Lukaku si presta meglio di Icardi ad avere un partner sul fronte offensivo, ma alzi la mano chi - questioni esterne a parte - non aveva dubbi sull'immediata funzionalità del nuovo numero 9 al calcio italiano e nerazzurro.

Le speranze scudetto passano molto dal rendimento di questi due e di Ronaldo e dei suoi fratelli a Torino. Il mercato di gennaio potrà portare qualche utile rinforzo, soprattutto a Conte che cerca un centrocampista di qualità e un esterno già pronto. Se Suning ha deciso di provare ad accontentarlo è perché si è convinto di poter accorciare il processo che porta alla competitività fino a maggio. Sarà un campionato bellissimo e all'insegna dei grandi attaccanti.

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Giovanni Capuano