Roma tra il sogno dell'impresa con il Barcellona e l'incubo Bayern
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Roma tra il sogno dell'impresa con il Barcellona e l'incubo Bayern

Giallorossi contro Messi, Neymar e Suarez: "Rispetto, non paura". Un anno fa il crollo contro i tedeschi cambiò la stagione

Siccome l'esperienza insegna sempre e soprattutto dagli errori si può imparare, Roma e la Roma hanno vissuto una vigilia della sfida con il Barcellona profondamente diversa rispetto a quanto accadde un anno fa prima di incrociare il Bayern.

Allora c'erano stati proclami, oggi solo attenzione a basso profilo.

Allora Garcia aveva spinto sull'acceleratore per stimolare un ambiente già euforico nella convinzione di essere nell'annata giusta.

Oggi le parole chiave sono "rispetto" e "paura", nel senso che la seconda è lo stato d'animo che il francese cerca di cancellare dalla testa e dal cuore dei suoi.

Paura di avere di fronte una squadra quasi imbattitibile e timore di tornare con le lancette dell'orologio indietro di un anno all'umiliazione che i tedeschi imposero ai giallorossi all'Olimpico e che spaccò in due la stagione.

La lezione è servita
Dimenticare il Bayern
per fare un passo avanti, insomma.

Che la lezione sia stata capita lo dimostrano non solo le parole, ma anche le azioni di Garcia che per la sfida dell'Olimpico (tutto esaurito) ha progettato una versione più attenta ed equilibrata della sua Roma, senza farsi ammaliare dalle parole provenienti dalla Catalogna. Mascherano ha fatto i complimenti perché la Roma è abituata a comandare in campo? Bene, però all'Olimpico ci sarà una Roma diversa.

Un prudente 4-1-4-1
L'idea è abbandonare per una notte il 4-3-3 che ha schiantato la Juventus e virare su un più prudente 4-1-4-1 con De Rossi difensore aggiunto davanti alla linea. Niente catenaccio, ma la ricerca di un equilibrio obbligato contro il tridente magico di Luis Enrique e i palleggiatori di centrocampo che, come ha provato la Juventus sulla sua pelle nel primo tempo di Berlino, sono in grado di portare a spasso chiunque.

Totti in panchina
Equilibrio e fase offensiva delegata a Dzeko, Salah e Iago Falque
i cui ripiegamenti difensivi lo rendono funzionale più di tutti gli altri esterni della rosa.

Totti si siederà in panchina e la novità è che non si tratta più di un tema su cui Roma si divide.

Lo stesso Capitano pare aver capito e accettato il ruolo part time di questa stagione, può rendersi ugualmente utile e magari uno spezzone di partita lo avrà per confrontarsi con Messi, col quale c'è sempre stato grande rispetto e ammirazione reciproca e che illuminerà l'Olimpico con le sue giocate.

La difesa del Barcellona non è priva di difetti
Si può battere il Barcellona? Sulla carta no.
Però anche i marziani hanno qualche difetto di costruzione. La difesa, ad esempio, ha mostrato qualche crepa evidente in cui si sono inseriti sia il Siviglia nella Supercoppa europea che l'Athletic Bilbao in quella spagnola.

Si può cominciare da lì per dimenticare il Settebello del Bayern.

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Giovanni Capuano