Tornano i cori contro Napoli: adesso Tosel cosa fa?
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Tornano i cori contro Napoli: adesso Tosel cosa fa?

Prima all'Olimpico, poi a San Siro e Torino. Galliani: "Frammenteremo la curva". Subito un caso di applicazione delle nuove norme. La tolleranza zero esiste ancora? - la notte dell'Olimpico  - i titoli dei giornali

E adesso il giudice sportivo Tosel come si comporterà? Le nuove norme della Figc in tema di discriminazione territoriale arrivano alla prima applicazione dopo due giorni scarsi dal loro varo. Sarà un test immediato per capire se ha ragione il presidente Abete, secondo il quale la guardia non è stata abbassata, o chi invece dice che il passo indietro davanti al ricatto degli ultras è stato totale. La supersfida dell'Olimpico tra Roma e Napoli ha lasciato in eredità una serata da cancellare dal punto di vista dell'ordine pubblico e della civiltà da stadio e quelle di San Siro e dell'Olimpico di Torino hanno rilanciato in termini crudi il problema. Tutto sotto gli occhi del ministro Cancellieri che, forse in maniera improvvida, si era avvicinata a Milan-Udinese definendo "una vittoria per tutti" lo stadio aperto.

I fatti si sono incaricati di dargli torto. A San Siro si è sentito nuovamente (e in maniera ben distinta) il coro contro i napoletani ("Senti che puzza scappano anche i cani...") e nemmeno lo speaker ha arrestato la deriva. Anzi, si è saldata pure la curva dell'Udinese presente a Milano. Una sfida totale che era stata annunciata nei giorni scorsi. Galliani sconsolato ha chiesto che la Curva Sud non sia chiusa nuovamente: "Segmenteremo la curva: i cori arrivano sempre dallo stesso settore. Non credo che una società possa essere continuamente punita se 50-60 persone continuano a fare cori". Il Milan rischia una stangata: la Curva Sud è recidiva (chiusura contro la Samp) e con una sanzione già sospesa in attesa di valutazione da parte della Corte di Giustizia federale. I cori della serata contro l'Udinese sono stati uditi in maniera distinta, tanto da aver provocato l'intervento dello speaker. Possibile uno stop al settore per 2 turni avendo già bruciato la condizionale.

Problemi ci sono stati anche in Torino-Inter. La protesta della Curva Nord dell'Inter è stata ben udibile e registrata anche da quarto uomo e direttore di gara. Gli ultras nerazzurri prima hanno messo in scena l'auto insulto, chiedendo beffardamente di sospendere la gara, poi hanno riproposto più volte il solito coro sui napoletani che varrà una nuova sanzione. Quale? La curva è già stata chiusa una volta dopo i buu razzisti di Inter-Juventus. Con le nuove norme scatterà un'altra squalifica e potrebbe anche esserci la condizionale, se il giudice sportivo considererà l'intervento della Figc sul regolamento una sorta di punto di nuova partenza. Oppure stop e basta in occasione di Inter-Verona.

Napoli-Roma, invece, era una gara a rischio e si è confermata tale, con scontri all'interno dell'impianto, lancio di razzi e fumogeni tra le opposte tifoserie e il solito campionario di cori. Sono stati sentiti e riportati sia dall'Ansa che dai giornali. Partiti da diversi settori dello stadio (Curva Sud e Curva Nord) con nel mirino i 'napoletani colerosi' e il richiamo al 'Vesuvio lavali col fuoco'. Tutta materia da giudice sportivo se il direttore di gara e gli ispettori federali avranno scritto nei loro referti. Parte dei cori (cui la tifoseria napoletana ha risposto con 'Romano bastardo') sono avvenuti prima del fischio d'inizio della gara.

Fin qui la cronaca. Ora cosa accadrà? A stretta norma di regolamento, quanto udito all'Olimpico e negli altri stadi dovrebbe essere finito nei referti degli ufficiali di gara e degli ispettori della Procura federale. Però, rispetto al passato, le nuove norme hanno introdotto un livello di discrezionalità da parte del giudice sportivo. E' quello richiamato al comma 3 dell'articolo 11 per il quale "... le società sono responsabili per cori, grida e ogni altra manifestazione che siano, per dimensione e percezione reale del fenomeno, espressione di discriminazione". Il nodo sta qui, nell'inciso "per dimensione e percezione reale del fenomeno". Quale sarà il giudizio sui cori dell'Olimpico?

La scelta di Tosel è delicata. Lasciar correre significa certificare che la Figc si è arresa agli ultras. Punire duramente rimette le società sotto scacco, anche se la nuova normativa prevede la possibilità di continuare a colpire i singoli settori degli stadi prima di arrivare alla chiusura degli impianti e alle penalizzazioni in classifica. Dimensione e percezione reale del fenomeno: sarà Tosel a decidere e, in caso di squalifica, è certo che gli avvocati di Roma, Milan e Inter si appelleranno al precedente di Juventus-Milan (cori contro i napoletani) che la Corte di giustizia federale ha 'congelato' proprio per capire quale è il limite sotto il quale vengono considerati leciti.

In caso di sanzione la Curva Sud della Roma e la società (compresi altri settori dello stadio) rischiano lo stop per un turno con applicazione della condizionale, altra novità varata dalla Figc. La squalifica scontata in Roma-Verona, prima giornata di questo campionato, si riferiva ai cori anti-Balotelli della 38° della scorsa stagione. Allora la Roma era plurirecidiva (multe e diffida a ottobre, febbraio e maggio in occasione di Milan-Roma sospesa da Rocchi per qualche minuto) e scattò la blindatura della Sud. Adesso si riparte da zero. La Curva Sud (e forse anche la Nord) chiuse ma con la condizionale, Roma sotto osservazione per un anno e alla prossima violazione pena da scontare in aggiunta a quella nuova. Cosa deciderà Tosel?

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Giovanni Capuano