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Rio 2016: Rossetti oro nello skeet nel nome del padre

Strepitosa vittoria a Rio de Janeiro del figlio d'arte (papà fu bronzo nel '92). Ha centrato gli ultimi 94 piattelli

Nel nome del padre, ma facendo anche meglio di papà Bruno, che ai Giochi del 1992 a Barcellona aveva centrato il bronzo sparando dalla fossa. Gabriele Rossetti si è vestito d'oro a Rio de Janeiro e lo ha fatto al termine di una gara pazzesca, nella quale era entrato male (sbagliando 4 piattelli e precipitando oltre la ventesima posizione) e che ha rimesso in piedi con una serie senza fine di centri.

Aveva bisogno di un miracolo per non tornare a casa a mani vuote. Lo ha compiuto: 50 su 50 nelle ultime due serie delle eliminatorie, poi 12 su 12 negli spareggi per entrare nella finale a sei e, quando ogni sparo pesava il doppio perchè poteva valere la medaglia oppure una cocente delusione, un altro 16 su 16. L'ultimo ad arrendersi è stato lo svedese Svensson mancando il piattello finale. Ma l'impressione era che Rossetti non si sarebbe mai fermato.

Rio 2016 si sta rivelando un'Olimpiade storica per il nostro tiro a volo e, in particolare, per lo skeet azzurro. La medaglia conquistata da Rossetti è la 5° di questa edizione dei Giochi e segue di poche ore la magnifica doppietta Biacosi-Cainero nel femminile. Poi bisogna conteggiare gli argenti di Pellielo e Innocenti.

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Getty Images Sport
il podio della gara di skeet maschile vinta da Rossetti a Rio 2016

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Giovanni Capuano