Real k.o. e Mou va alla guerra del calendario. Come contro Galliani...
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Real k.o. e Mou va alla guerra del calendario. Come contro Galliani...

Madrid sconfitto dal Betis e il tecnico attacca: "Altri controllano il campionato e come al solito parlo solo io, il cattivo del film"

L'ultimo k.o. che chiude la Liga a novembre consegnando il calcio spagnolo a una stagione di noia, regala quanto meno un Mourinho vecchio stile. Furioso con i suoi per l'ennesima brutta figura, arrabbiato con l'arbitro per un paio di decisioni controverse ma, soprattutto, con il suo club colpevole di non essere abbastanza attento ai dettagli che in questo caso si chiamano calendario e la necessità per il Real Madrid di riposare qualche ora in più dopo la partita di Champions League contro il Manchester City.

L'ANTEFATTO - Il Real Madrid è sceso in campo mercoledì sera in Inghilterra pareggiando 1-1 una gara molto intensa con il City. Il calendario della Liga lo ha obbligato a ripresentarsi sul terreno di gioco sabato sera a Siviglia contro il Betis: 96 ore contro i cinque giorni pieni concessi al Barcellona che in Champions ha giocato martedì a Mosca e in campionato domenica sera a Levante. Nulla di scandaloso, ma la sconfitta contro il Betis ha fatto infuriare Mourinho.

"ALTRI CONTROLLANO I CALENDARI" - Il suo è stato un attacco in piena regola con due obiettivi: il solito Barcellona e il suo Real Madrid, colpevole di non essersi attivato per evitare che succedesse. Mourinho è stato un fiume in piena: "E' ovvio che se si gioca di mercoledì non si dovrebbe giocare di sabato. E' ovvio che ci sono altri club che hanno il controllo sul calendario che noi non abbiamo, però parliamo di giocatori professionisti di primo livello che dovrebbero avere forza mentale, ambizione e spirito di sacrificio".

Mou ha scaricato anche la sua squadra: "Quando vedo un tennista come Stepanek a 34 anni morire per il suo Paese giocando tre partite di Coppa Davis in tre giorni, penso che calciatori di 23 o 24 anni possano giocare due gare in quattro giorni". Poi il finale dedicato ai suoi dirigenti: "Come sempre parlo io. L'unico che ha detto qualcosa sono io che sono il cattivo del film. Quando vinciamo, vinciamo tutti. Quando perdiamo la colpa è dell'allenatore. Quindi è colpa mia"

IL PRECEDENTE CONTRO GALLIANI - Uno sfogo che acuisce la distanza tra Mourinho e il mondo-Real e che ricorda da vicino quello del gennaio 2010 contro l'amministratore delegato del Milan Galliani. In gioco allora c'era lo spostamento di date tra la partita di Coppa Italia (Milan-Udinese) e il recupero di campionato (Fiorentina-Milan) a cavallo del derby poi vinto 2-0 dall'Inter malgrado due espulsioni.

Il Milan chiese e ottenne l'inversione degli impegni per preparare meglio il confronto con i nerazzurri e Mou sbottò: "Noi organizziamo il nostro lavoro sui calendari e ci dispiace quando arriva qualcuno dalla luna a cambiare i programmi". Seguì botta e risposta, ma il dente avvelenato in casa-Inter sulla questione calendari rimane tuttora.

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Giovanni Capuano