10 domande su come il razzismo sconvolgerà la serie A
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10 domande su come il razzismo sconvolgerà la serie A

Guida rapida per capire cosa accadrà nei prossimi mesi e perché in primavera scudetto e lotta-Champions potrebbero essere decisi dal Giudice sportivo... - il regolamento - Inter, chiusa la Nord

La chiusura per una giornata causa razzismo della Curva Nord dell'Inter ha avuto il merito di accendere i riflettori sulle nuove norme varate tra giugno e agosto dall'Uefa e recepite dalla Figc in tema di discriminazione razziale negli stadi. Non era accaduto per lo stop alla Nord della Lazio dopo la Supercoppa perché tutti ignoravano gli automatismi del regolamento attuale che ora, dopo Inter-Juve, sono diventati palesi. C'è però ancora grande confusione e, soprattutto, nessuno ha spiegato sinora qual è lo scenario che attende il campionato italiano nei prossimi mesi per effetto del nuovo Codice.

Attenzione, non si tratta di proiezioni astratte ma semplicemente della lettura degli articoli e dei commi cui il Giudice sportivo Tosel si deve attenere. Ecco, allora, una guida in 10 domande e 10 risposte sulla tolleranza zero al razzismo negli stadi italiani. Leggere e meditare.

1 - PERCHE' L'INTER (E LA LAZIO) SONO STATE PUNITE SUBITO CON LA CHIUSURA DELLA CURVA?

Inter e Lazio sono state punite al primo buu senza alcuna diffida o multa precedente perché la circolare della Figc del 5 agosto scorso ha cancellato per l'articolo 11 del Codice di Giustizia sportiva (quello che riguarda cori e striscioni rappresentanti discriminazione) ogni esimente per i club stabilendo, in caso di prima violazione, la sanzione della chiusura del settore responsabile.

2 - MA INTER E LAZIO COMBATTONO DA SEMPRE IL RAZZISMO...

Non conta nulla. Zero. Collaborazione con le forze dell'ordine, annunci dello speaker, iniziative di beneficenza, magliette, striscioni, interviste, fischi del resto dello stadio a coprire i buu. Nulla di nulla. Ogni esimente è stata cancellata e si passa direttamente alle sanzioni partendo, come detto, da quella minima della chiusura del settore. E' stata fatta confusione da molti giornali leggendo il dispositivo di Tosel che le esimenti le cita ma riferendole alla sanzione (15.000 euro) per i laser e uno striscione insultante Conte. Non per i buu razzisti.

3 - COSA SUCCEDE SE I TIFOSI DI INTER E LAZIO CI RICASCANO?

Il tariffario è chiaro e non consente alcuna interpretazione da parte del Giudice sportivo. In caso di seconda violazione scatta la chiusura dell'intero stadio più una sanzione da 50.000 euro. E se in quell'occasione cori e buu razzisti sono particolarmente gravi e ripetuti si può già arrivare a una squalifica del campo a giornate o a tempo, alla penalizzazione in classifica e alla retrocessione o esclusione dal torneo. Qui, però, valuta il Giudice sportivo ed è evidente che le manifestazioni di discriminazione razziale devono essere particolarmente gravi.

4 - DICIAMO CHE NEMMENO QUESTO BASTA A DISSUADERLI E SUCCEDE UNA TERZA VOLTA. ANCHE SOLO POCHI IDIOTI. COSA ACCADE?

Molto semplice. Dalla terza violazione in poi (e non interessa nulla se siano stati pochi o tanti) il Giudice Sportivo applica come sanzione la sconfitta a tavolino per la società 'colpevole' e a questa aggiunge, con sua valutazione, la squalifica del campo a tempo, la penalizzazione, la retrocessione o l'esclusione dal torneo. Diamo per scontato che si parta col minimo. Alla terza violazione scatta - senza alcuna possibilità di mediazione di Tosel - lo 0-3 a tavolino con chiusura dello stadio per una giornata.

5 - MA PENSANDO A COME E' ANDATA LA STAGIONE SCORSA SIGNIFICA CHE A NATALE MOLTI CLUB SARANNO SOTTO SPADA DI DAMOCLE DI SCONFITTE A TAVOLINO...

Non solo. Anche pensando che il Giudice sportivo si limiti allo 0-3 con squalifica del campo alla terza violazione, è difficile credere che dalla quarta in poi non arrivino le penalizzazioni e tutto il resto. E, lo ripeto per chiarezza, i club non hanno nessuna arma a disposizione per evitare punizioni così dure. Non esiste multa in questo tariffario a parte i 50.000 euro della seconda violazione.

6 - LE REGOLE VALGONO SOLO PER I BUU RAZZISTI?

No. Queste norme vengono applicate per punire tutte le condotte che, direttamente o indirettamente, comportino offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine territoriale o etnica. E' chiaro? Vale per tutto ciò che ha a che fare con il concetto di discriminazione.

7 - 'LAVALI TUTTI, VESUVIO LAVALI TUTTI'...

Appunto. L'anno scorso più volte il giudice Tosel ha multato le società che ospitavano il Napoli e i cui tifosi si rendevano protagonisti di questo e di altri cori (o striscioni). Vesuvio, colera, mafia, camorra e amenità varie: da quest'anno niente multa e si va direttamente al sodo anche per questa serie di violazioni del regolamento. Vale ovviamente anche per tutti gli atteggiamenti antisemiti. Attenzione.

8 - CHI DECIDE CHE C'E' STATO UN CORO RAZZISTA O DISCRIMINATORIO?

Perché le sanzioni scattino ci deve essere traccia di quanto accaduto nel referto dell'arbitro, dei suoi assistenti e del sestetto dei direttori di gara in generale, oppure deve essere segnalato dagli ispettori che la Procura della Figc invia in tutti gli stadi ogni volta che si gioca. Sono tanti e hanno l'ordine di guardare e ascoltare con particolare attenzione. Difficile scamparla anche se si tratta di pochi imbecilli...

9 - LE SOCIETA' POSSONO FARE RICORSO?

Certamente, ma le possibilità di vederlo accolto sono quasi nulle. In caso di prima violazione, la sanzione può essere solo confermata o cancellata ed è impossibile che la Corte di Giustizia federale sbugiardi il Giudice sportivo. Idem per la seconda violazione. Qualche chance in più c'è dalla terza perché nella modulazione della pena (sempre e comunque durissima come abbiamo spiegato) entra anche una valutazione di merito di Tosel e qualche sconto si può provare ad ottenerlo.

10 - PERCHE' SI E' ARRIVATI A TANTO?

Questa è la domanda più difficile. Ufficialmente la tolleranza zero l'ha voluta la Fifa insieme all'Uefa dopo il clamore dei fatti dell'anno scorso. In realtà questo tariffario esisteva già, solo che il sistema delle esimenti rendeva la stagione un susseguirsi di multe e diffide quasi sempre senza arrivare alla chiusura dei settori. L'anno scorso è successo solo alla Roma e all'ultima giornata (scontata quest'anno). Ecco, diciamo che se si fosse stati un po' più rigidi allora, forse oggi non saremmo a questo punto. Però cambia poco. Le regole sono queste e non si discute. Da marzo in poi attenzione alla classifica...

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Giovanni Capuano