Censis 2014: gli italiani vogliono stadi nuovi
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Censis 2014: gli italiani vogliono stadi nuovi

L'annuale rapporto evidenzia la voglia di poter disporre nelle nostre città di impianti più accoglienti. Nell'attesa, spalti vuoti dal 40 al 70%

Una "irresistibile voglia di nuovi stadi nelle città italiane": questa la frase che contrassegna il capitolo del rapporto Censis 2014 dedicato agli italiani e a quella che - malgrado tutto - rimane una delle loro grandi passioni, ovvero il calcio di Seria A.

Nel documento si sottolinea quanto l'enorme divario economico che esiste oggi fra i club stranieri e quelli italiani dipenda anche e soprattutto dall'incapacità delle nostre società di ottenere significativi incassi dalle vendite di biglietti e abbonamenti, oltre che da tutte le altre attività commerciali (a partire ovviamente dal merchandising, ma pure dalla ristorazione) legate alle partite giocate in casa. L'esatto opposto di quello che avviene in altri paesi, con un dato su tutti: il Manchester United nella stagione 2012-2013 ha incassato dallo stadio 127,3 milioni di euro, in aggiunta agli introiti per diritti Tv, contratti pubblicitari e altre attività di co-marketing. Il maggiore club italiano, la Juventus, nello stesso anno ne ha incassati invece soltanto 38, cioè meno di un terzo della squadra britannica...


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Anche le altre big d'Europa giocano su cifre impensabili per la nostra Serie A: sempre secondo quanto evidenziato dal rapporto Censis, nella stessa stagione 2012-2013 il Barcellona ha incassato 117,6 milioni, il Real Madrid 119, il Bayern di Monaco 87,1. Con non solo la Juventus lontanissima da queste cifre: il Milan mette a bilancio 26,4 milioni, la Roma 20,1, l'Inter 19,4. "Ecco perché", commentano gli esperti dell'Istituto di ricerca, "nelle città italiane si fa sempre più strada una irresistibile voglia di nuovi stadi. Mentre la convinzione dei club è che solo stadi di proprietà, più piccoli e confortevoli, gestiti come grandi attrattori nel tempo libero, possano garantire i consistenti ricavi aggiuntivi necessari per il rilancio del settore". Al proposito, unica eccezione al vuoto domenicale nei nostri impianti è lo Juventus Stadium, rimepito in media al 93%, mentre negli altri stadi i tassi di riempimento medi oscillano tra il 30% e il 60%.

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Redazione