Goal o no? La differenza tra Serie A e Premier
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Goal o no? La differenza tra Serie A e Premier

La rete fantasma di Rami fa discutere, mentre in Inghilterra la tecnologia mette tutti d'accordo. Facendoci scoprire ancora una volta in ritardo

Fermo immagine uno: Rami colpisce di testa, Karnezis si tuffa e ribatte il pallone. Dentro o fuori? Valeri e Massa decidono per il non-gol e hanno ragione, anche se con una buona dose di fortuna perché l'addizionale posto lungo la linea di fondo è impallato dalla schiena del portiere dell'Udinese e, dunque, non può avere certezza di quello che vede. La buona sorte, poi, è doppiamente benevola perché nel prosieguo della partita il Milan vince (e con un aiutino notevole del direttore di gara) e del gol fantasma di Rami restano solo le discussioni da bar sport e l'arrabbiatura di Galliani che, chissà per quale motivo, spara a zero annunciando una lotta all'ultimo sangue per introdurre la tecnologia dalla prossima stagione. Obiettivo sacrosanto con motivazione un po' debole, perché nell'occasione i rossoneri hanno poco da lamentarsi. In ogni caso se ne parla e si andrebbe avanti per settimane se il Milan non avesse vinto.

Fermo immagine due: Smalling conclude verso la porta dell'Hull City, il portiere si getta all'indietro e blocca il pallone nei pressi della linea. Il signor Taylor consulta l'orologio che gli rimanda il verdetto del sistema messo a guardia della linea di porta. E' gol, Manchester United in vantaggio. Sono passati non più di 5 secondi. Poi la tv trasmette l'elaborazione del computer e si va avanti. Zero polemiche e zero proteste. Che poi finisca con una vittoria larga dei Diavoli rossi non cambia di una virgola la situazione. La tecnologia ha tolto ogni dubbio in tempo quasi reale e al direttore di gara insieme ai suoi assistenti non è stato chiesto di travestirsi da indovini.

Qual è la differenza tra noi e loro? Noi spendiamo 1,6 milioni di euro per i giudici di porta, Abete li ha voluti per primo per mettersi in linea con l'Uefa di Platini e ora Tavecchio vorrebbe toglierli. Ha scritto una lettera a Blatter candidandosi per sperimentare (sic!) la tecnologia e si è aperto il dibattito interno. Non tutti sono d'accordo e chissà quando accadrà, anche se episodi come quello di San Siro avranno certamente un effetto acceleratore. E loro? Nel luglio 2012 l'Ifab ha approvato l'uso di sistemi di controllo delle linee di porta. Nel dicembre dello stesso anno la Fifa ha annunciato la presenza al Mondiale di Brasile con sperimentazione nella Confederations 2013. Gli inglesi hanno fatto qualche test e sono partiti con la stagione 2013-2014. Poche chiacchiere e via. La distanza siderale tra noi e loro si misura anche così, nei centimetri (dentro o fuori) di cui si nutre il carrozzone italiano. In attesa che la Fifa risponda a Tavecchio.

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Giovanni Capuano