Prandelli, 3 certezze e 3 dubbi dopo Spagna - Italia
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Prandelli, 3 certezze e 3 dubbi dopo Spagna - Italia

La sconfitta per 1-0 con gli spagnoli impone riflessioni a tre mesi dal mondiali. La sorpresa è Paletta, i dubbi restano però tanti...

Le tre certezze dopo Spagna - Italia 

E' l'anno di Alessio Cerci? - In tanti erano pronti a scommettere: Cerci gioca solo nelle squadre di Ventura. L'esterno del Toro sembra invece in un anno di grazia, quello della maturità definitiva. Oltre all'ottimo ruolino in serie A anche contro la Spagna il romano è il migliore degli azzurri. Dopo pochi minuti da una sua cavalcata nasce il pericolo più grande per la porta di Casillas e per tutta la partita l'esterno sembra lottare da solo contro la difesa iberica. Per un Maggio in difficoltà la fascia destra può contare su un granata pronto per il Brasile. 

La sorpresa è Gabriel Paletta - Chi lo avrebbe mai detto? L'ennesimo oriundo della nazionale italiana risulta il migliore in campo nella sfida di Madrid. La sfida tra lui (argentino) e Diego Costa (brasiliano) mette confusione ma premia il centrale del Parma. Il ct aveva le idee chiare quando lo ha convocato e la prima chance in maglia azzurra moltiplica di fatto le possibilità di vederlo partire per il Brasile. 

Un risultato che carica l'ambiente - A meno di 100 giorni dal mondiale brasiliano gli azzurri tornano a casa con una sconfitta minima e la consapevolezza di aver gestito senza eccessivo patimento il gioco dei campioni del mondo. Con tanti giocatori nuovi e molti in uno stato di forma non esaltante la trasferta del Vicente Calderon avrebbe potuto trasformarsi in un incubo. Prandelli ne esce invece con più certezze che dubbi e note positive dagli esordienti. 

I tre dubbi dopo Spagna - Italia 

La condizione di Cristian Maggio - E' ormai un campanello d'allarme. In Italia i terzini sono pochi e il calo dell'esterno azzurro è una delle prime preoccupazioni di Prandelli per la fascia destra. Sulla sua corsia Jordi Alba fa il bello e il cattivo tempo e Maggio sembra più spaesato e lento del solito. Non riesce a stare in linea con i suoi compagni e con due movimenti sbagliati applica male il fuorigioco dando il via libera agli avanti spagnoli. Il ct spera si tratti solo di un momento ma il mondiale brasiliano si avvicina e l'ex terzino della Samp sembra in un momento di forte difficoltà. 

Emanuele Giaccherini, chi? - La sua presenza in nazionale resta un mistero degno di X-Files. Anche contro la Spagna entra per vivacizzare il gioco ma si fa notare solo per l'assordante rumore del suo nulla. Sembra fuori posizione e incapace di saltare l'uomo, avulso dal gioco e mai in grado di fare breccia tra i difensori spagnoli. La sua convocazione per il mondiale sembra scontata ma dati alla mano le sue ultime prestazioni in nazionale mettono più di un dubbio. Perché Prandelli lo reputa così indispensabile?

Davanti c'è un reparto da inventare - Le certezze azzurre si chiamavano Giuseppe Rossi e Mario Balotelli. Ora la situazione è cambiata con il giocatore viola fermo ai box e il milanista che attraversa un momento difficile, troppo per far gravare su di lui tutto il peso della responsabilità offensiva. Ecco perché Prandelli vuole vederci chiaro su chi portare al mondiale. Tra i candidati c'è bagarre: Osvaldo, Destro e Immobile scalciano per farsi notare ma anche contro la Spagna i dubbi sulle bocche di fuoco azzurre resistono. Troppo tardi per reinventare il reparto più importante?

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Matteo Politanò