Polemiche, insulti, accuse: Mourinho nel ciclone
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Polemiche, insulti, accuse: Mourinho nel ciclone

Crujiff lo critica mentre in Spagna esce la sua biografia che svela: "Chiamò i giocatori del Real 'figli di...'". Stasera il ritorno con il Psg - Ibra, premio milionario in caso di Champions

La stagione agonistica del calcio europeo giunge al termine e tra critiche e polemiche in tanti iniziano già a tirare le somme, forse troppo in anticipo. In attesa della gara di ritorno tra il Psg di Laurent Blanc e il Chelsea di Josè Mourinho in tanti danno già per scontata l'eliminazione dei blues. Alla luce del 3-1 rimediato a Parigi in pochi sono disposti a scommettere sul recupero del Chelsea anche se Mourinho si è dimostrato ottimista di fronte ai giornalisti: "Possiamo vincere, dobbiamo dare il massimo". La realtà interna al club sembra però differente soprattutto perché lo spogliatoio dei londinesi è uscito da Parigi scottato e non solamente per al sconfitta. La sfuriata del tecnico portoghese verso i suoi, soprattutto per il terzo gol subito da Pastore "una rete ridicola con una difesa che faceva ridere", è stata riportata da tanti tabloid come una vera e propria crisi di rabbia.

Crisi che ricorda quella raccontata nel libro di Diego Torres "Preparatevi a perdere. L'era Mourinho 2010-2013", biografia del tecnico portoghese che in questi giorni è uscita nell'edizione spagnola. Al suo interno si racconta di un Mourinho esplosivo e in preda a manie di persecuzione. Sempre convinto di avere spie e informatori alle calcagna l'ex tecnico dell'Inter avrebbe vissuto la sua esperienza spagnola nella paura e nello stress. All'interno del libro anche il riferimento al post clasìco di aprile 2011 con lo sfogo negli spogliatoi del Real conclusosi con l'accusa di tradimento ai suoi giocatori e insulti forti tra cui "figli di...". 

Tantissimi gli aneddoti. Nell'hotel Sheraton Mirasierra dove alloggiava il Real era solito far perlustrare tutto il perimetro dai membri del suo staff alla ricerca di cimici. Nel 2010 si sarebbe messo a piangere scoprendo che Ferguson aveva scelto Moyes come suo successore allo United, le risse con Ballesteros del Levante, quella nel Clasìco con Puyol che stende Pepe. Zidane che rompe con Mou e consiglia due volte a Florentino Perez di mandarlo via e prendere Marcello Lippi. Tante rivelazioni in un libro che fa scalpore e mostra un uomo diverso da quello conosciuto in Italia, molto più nervoso e scontroso, con i media e con i collaboratori. 

"Io non sono scontroso, solo un po'" ha risposto Mou ai giornalisti che lo incalzavano sulla questione. Dopo le sconfitte con il Psg e il Crystal Palace ritrovare la bussola per guidare in porto la nave Chelsea non sarà facile. Come se non bastasse il tecnico è preso di mira anche da colleghi o presunti tali che non perdono occasione per tentare di scalfirne l'immagine. L'ultimo di tempo è una bandiera del calcio mondiale come Johan Crujiff che dall'Olanda ha sparato a zero sulle gestioni Mourinho. "E' sempre la solita storia e in questa stagione la bacheca europea del Chelsea resterà vuota come quella del Real lo scorso anno. Mourinho chiede molto ai suoi giocatori ma quando perde il controllo perde anche la presa sullo spogliatoio. Inoltre chiedere senza batter ciglio un attaccante da 58 milioni di sterline è un atteggiamento che non riesco a capire". 

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Matteo Politanò