Più che l’idea conta la voglia di crederci

Più che l’idea conta la voglia di crederci

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- Zero punti in casa in tre partite. Zero gol fatti e sei subiti. Terzo peggiore attacco della serie A con 4 gol fatti (peggio solo Sassuolo e Catania) e seconda peggiore difesa con 10 gol subiti (insieme ad Atalanta, Chievo e Milan). A prescindere da moduli, miglioramenti, progressi e voglia di riscatto questi sono i dati che riguardano la Sampdoria nelle prime cinque giornate e poche volte come quest’anno siamo tra le squadre che rischiano di più la serie B.

- La partita contro la Roma parla di 41% di possesso palla della Sampdoria contro il 59% dei giallorossi. La Sampdoria ha fatto 3 tiri in porta, la Roma 4. Noi 3 tiri fuori, la Roma 4. 7 tiri verso la porta respinti, la Roma 2. I giallorossi hanno fatto 507 passaggi contro i 329 dei blucerchiati. Di questi per la Roma l’85% è andato a buon fine, per la Sampdoria il 79%. Tra i problemi di questo avvio c’è l’apporto mancato di due “certezze” della scorsa stagione come Obiang e Krsticic: Pedro è più lento, meno reattivo ed esplosivo, prevedibile. Nenad è irriconoscibile, è solo in ritardo di condizione o c’è altro?

- Nessuna squadra di Serie A ha mai venduto il portiere titolare promuovendo il secondo. Tuttavia, alla luce di ciò che si è visto in queste prime cinque uscite, l’accanimento su Da Costa mi risulta incomprensibile. Nel caso del gol su punizione di Conti a Trieste e nelle due reti di ieri sera in molti hanno parlato di portiere “scandaloso” che ha compromesso i risultati. A tal proposito vorrei sapere quali sono le colpe di Da Costa sui due gol della Roma. Ieri il brasiliano è stato sicuro ogni volta che chiamato in causa.

- Il cambio al 4-4-2 ha mostrato una Sampdoria più compatta e legata tra i reparti ma due giocatori come Wszolek e Gavazzi, che fino a poche settimane fa sembravano anche ai margini della panchina, sono diventati titolari. A prescindere dal budget di mercato quali sono state le conversazioni tra Osti e Rossi in estate? O ancor meglio: si sono sentiti prima di acquistare certi giocatori?  L’idea è che il mister stia cercando ancora di capire come mettere in campo dei ragazzi che per la serie A sono un azzardo. Quale è il progetto tecnico della società?

- L’ultima intervista di Pasquale Sensibile a Il Secolo XIX impone una riflessione in attesa di una presa di posizione della Samp. E’ assurdo che un ex dirigente possa minare la credibilità di un club per cui non lavora più con dichiarazioni che, se vere, getterebbero non poche perplessità sull’attuale gestione. Mi riferisco alla vicenda Palombo “mi chiesero di escluderlo dalla rosa”, alle promesse non mantenute da Garrone “il rinnovo di Sensibile è una formalità” e ai misteri di mercato “perché spendere 3 milioni di dollari per Rodriguez che non si è mai visto”. Un problema marginale a cui non bisogna dare troppo peso, tuttavia l’idea di scoprire quanta verità c’è nelle sue parole mi spaventa non poco.

- Fare dei passi indietro, ammettere gli errori e correggerli in corsa è una qualità rara. Così come si è cambiato modulo nel 4-4-2 e così come lo scorso anno si è scelto di rivoluzionare la parte tecnica con l’addio a Ferrara e il reintegro di Palombo oggi un giocatore come Enzo Maresca potrebbe tornare utile in un centrocampo che soffre troppo. Quali sono i reali motivi dell’epurazione dell’ex juventino? L’unico modo di risolvere i problemi è di conoscerli, di sapere che ci sono. Il semplicismo li cancella e così li aggrava. Ignorare di avere in rosa un giocatore di caratura internazionale e pensare di risolvere la stagione con solamente i nuovi è come tentare di fare il cubo di Rubik con una mano legata dietro la schiena. Pensiamoci.

- La partita con la Roma, la reazione, la voglia di combattere e i miglioramenti con il nuovo modulo sono il punto di partenza per alimentare la speranza. Nonostante le critiche alla società il calcio moderno non permette ad una realtà come la Sampdoria di essere padrona di sé stessa. Si è costretti ad investire sui giovani rischiando non poco e quest’anno più di altri servirà l’amore e la voglia di sostenere l’eterna ragazza del ’46. Già dalla sfida contro il Milan si potranno tirare le prime somme: i rossoneri vengono da un momento difficile e hanno subito gli stessi gol della Sampdoria. San Siro potrebbe essere l’occasione giusta per ricominciare a fare punti e alimentare la voglia di lottare. Come per Ezra Pound, più che l’idea conta la voglia di crederci. Questi ragazzi hanno 20 mila motivi per sudarsi la maglia fino a giugno e salvare questa Sampdoria. Aiutiamoli più che possiamo.

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Matteo Politanò