Wang
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Il Pavia calcio è fallito, naufragato il progetto cinese

Il presidente Zhu era arrivato nel 2014 promettendo la serie A in cinque anni. Accumulati debiti milionari, il club ripartirà dall'eccellenza

Si conclude con il fallimento l'avventura cinese del Pavia, squadra lombarda di Lega Pro che nel 2014 era stata acquistata dal fondo Pingy Shanghai Investement, facente capo al presidente Xiandong Zhu e dal vicepresidente David Wang. Dopo le promesse di gloria i tifosi pavesi hanno dovuto constatare l'inconsistenza dei nuovi proprietari, spariti nell'ultimo anno che ha decretato il fallimento del club.

L'inizio aveva fatto ben sperare

Xiadong Zhu era arrivato nel 2014 promettendo a Pavia una squadra di calcio in serie B. L'inizio aveva fatto sognare i tifosi con tanti progetti in ballo: dalla collaborazione con l'Università di Pavia per la formazione di allenatori cinesi in Italia fino all'ingaggio di Maria Grazia Cucinotta come testimonial per portare turisti in città anche in vista di un film (mai realizzato) con Arnold Schwareznegger girato proprio sulle rive del fiume Ticino. In centro città, in piazza Vittoria, era stato anche aperto uno store ufficiale del club: ha resistito 35 giorni dopodichè i 5 dipendenti sono stati licenziati. 

Club già rifondato, ripartirà dall'eccellenza

Il giudice Paola Filippini del Tribunale di Pavia ha accolto l'istanza presentata da diversi ex giocatori e da sei ex dipendenti del club per la mancata commissione di circa 2,6 milioni di euro di stipendi. L'Ac Pavia non esiste più ma dalle sue ceneri è già nata una nuova società, l'Fc Pavia 1911, che partecipa al campionato d'eccellenza. Dopo la fuga cinese la scorsa estate la società è stata comprata a 1 euro da Alessandro Nuccilli, costruttore romano che poi però non ha mantenuto la promessa di iscrivere il Pavia al campionato di Lega Pro. 

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Matteo Politanò