Olimpiadi, la carica dei "nuovi Balotelli"
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Olimpiadi, la carica dei "nuovi Balotelli"

Sono 27 gli atleti di origini straniere, ma naturalizzati italiani, che prendono parte alle Olimpiadi di Londra con la delegazione azzurra. Un record per l'Italia

Hanno le origini piu' disparate, dal Brasile, all'Africa, passando per l'Ucraina e la Croazia. Sono 27, un record per l'Italia, che a Londra e' sbarcata con una delegazione che vanta tanti "nuovi Balotelli", italiani a tutti gli effetti, ma che nel nome portano il ricordo di origini piu' lontane.

Tra loro ci sono pallavoliste, ginnaste, judoke e persino un'arciera. Molte sono infatti donne. Sono lontani i tempi in cui la mitica canoista Josefa Idem era un'eccezione, lei che avendo sposato il suo allenatore italiano ha in qualche sposato anche il nostro Paese, lasciando la bandiera tedesca che aveva portato fino a quel momento.

Ora e' il momento di Natalia Valeeva, che di professione fa l'arciere, ovvero tira con l'arco. Ha origini moldave, ma e' naturalizzata italiana. Ha invece un cognome "nostrano" la Monfardini, che pero' di nome fa Wenling Tan. E' una giocatrice della nazionale di ping pong, ha origini cinesi essendo nata nella provincia meridionale della Cina, nello Hunan, ma e' sposata con un italiano e ne ha preso cognome e nazionalita'.

In squadra con l'italianissima Tania Cagnotto c'e' poi Noemi Batki, tuffatrice di origini ungheresi. E con la Cagnotto condivide anche il fatto di avere per allenatore un genitore. In questo caso e' la madre, arrivata nel nostro Paese con la piccola Noemi e qui rimasta, mentre il coach di Tania e' la sempre il padre, anch'egli ex tuffatore. Dall'acqua alla pedana, si chiama Edwige Gwend la judoka italiana di origini camerunensi. Pelle piu' scura, ma accento tipicamente emiliano, visto che e' arrivata a Parma quando aveva appena 6 mesi.

E' invece nata a Villafranca di Verona, Gloria Hooper, velocissima atleta specializzata nei 200 metri di corsa, i cui genitori si sono trasferiti in Veneto dal Ghana. Tipico esempio di come il mondo non abbia confini e' invece Nathalie Moellhausen: nata a Milano, ha genitori tedesco-brasiliani e fa la scermitrice con il tricolore cucito addosso. E se la ginnastica e' storicamente terreno degli atleti della ex Unione Sovietica, non stupisce che indossi i colori azzurri un'atleta come Anzhelika Svrayuk, selezionata per la squadra di danza ritmica italiana, ma con origini dell'est Europa.

E gli uomini? Si trovano soprattutto nei sport di squadra come pallavolo o pallanuoto. Proprio nel Settebello azzurro esordira' per la prima volta a Londra 2012 Amaurys Perez, di origini brasiliane. E' nato invece nella ex Jugoslavia e precisamente in Croazia, Dragan Travica, oggi pallavolista della nazionale italiana. Arrivano dalla Russia, poi, i genitori di Ivan Zaytsev, altro pallavolista nato pero' a Spoleto, in Umbria. Insomma, nel lungo elenco dei 276 atleti azzurri a Londra c'e' posto per tanti ragazzi printi a stupire e magari a conquistarsi il titolo di  "nuovo Balotelli".

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Eleonora Lorusso